(o Kierzy o Kiersy; anche Q.-sur-Oise) Centro della Francia settentrionale, nel dipartimento dell’Aisne, 10 km a E di Noyon, presso la riva sinistra dell’Oise.
I sovrani dell’età merovingia e carolingia vi avevano una loro residenza (Carisiacum palatium).
Capitolare di Q. Promulgato nel giugno 877 da Carlo II il Calvo, fu a lungo ritenuto la carta costitutiva del feudalesimo medievale: molto più modestamente, l’imperatore, sul punto di partire per una spedizione in Italia, intese con esso organizzare il governo prevenendo possibili disordini durante la propria assenza; a tal fine, sancì di fatto una tendenza già acquisita, cioè l’ereditarietà della carica di conte, con il godimento dei benefici a essa connessi.
Patto di Q. Fu stretto nel 754 tra papa Stefano II e Pipino il Breve re dei Franchi: quest’ultimo, in cambio della rinnovata consacrazione da parte del papa della sua nuova dinastia, si impegnava a scendere in Italia contro il re longobardo Astolfo; in caso di vittoria, alcuni territori, tra cui la Corsica e i ducati di Spoleto e di Benevento, dovevano annettersi al ducato di Roma, considerato come già appartenente alla Chiesa. Noto come promissio carisiaca, fu un importante punto di partenza del potere temporale della Chiesa (➔ Pontificio, Stato).