Provvedimento – generalmente temporaneo – volto a garantire la rappresentatività delle donne nei segmenti della classe dirigente di soggetti pubblici e privati (vertici aziendali, consigli di amministrazione, liste elettorali) attraverso la definizione di una percentuale minima di presenze femminili. In Italia, a seguito della modifica (2003) dell’art. 51 della Costituzione, sono stati avviati interventi finalizzati a garantire una partecipazione paritaria alle cariche elettive quali il Codice per le pari opportunità (d. legisl. n. 198/2006) e la normativa sulle quote di genere (l. n. 120/2011, che introduce regole volte ad assicurare e incrementare la rappresentatività femminile nella composizione degli organi di amministrazione e controllo delle società con azioni quotate e delle società a controllo pubblico; l. n. 215/2012, che regola il riequilibrio delle rappresentanze di genere nei consigli e nelle giunte degli enti locali e nei consigli regionali; l. n. 165/2017, che promuove un maggiore equilibrio di genere nella formazione delle liste elettorali).