Complesso di popolazioni induiste dell’India nord-occidentale collegate da vincoli sociali. La loro struttura sociale, basata sui clan, si configurava in passato in un’aristocrazia guerriera, ma di scarsa coesione, fatto che impedì sempre la creazione di uno Stato unitario.
Nel 12° sec. con la dinastia Chauhān esercitarono per breve tempo la funzione di barriera dell’India contro l’invasione musulmana. Dopo la sconfitta di Tarain (1192) rimasero limitati al Rajasthan, formandovi una ventina di principati, i maggiori dei quali erano quelli del Mewar (Udaipur), del Marwar (Jodhpur) e di Amber (poi Jaipur). Dopo eroica resistenza, descritta nei loro canti epici, dovettero riconoscere l’alta sovranità dei Moghul, a cui fornirono generali e soldati. Nel 18° sec. ogni loro importanza militare cessò, ma gli Stati R. sopravvissero sotto la sovranità inglese fino al 1948. La loro lingua, il rājasthānī, è parlata da oltre il 70% degli abitanti della regione.
Dai R. prende nome la Rajputana, regione storica dell’India nord-occidentale (350.000 km2 ca.), ora compresa negli Stati del Rajasthan, Madhya Pradesh e Gujarat. È attraversata da NE a SO dai Monti Aravalli. A NO di questi ultimi si presenta sabbiosa e desertica (Deserto di Thar); nella parte a SE è pianeggiante e collinare.