Gli iura regalia, cioè i diritti pertinenti al sovrano o per sua concessione ad altra autorità, che erano caratteristica manifestazione della sovranità nel campo giurisdizionale e amministrativo. L’elaborazione della teoria dei r. deriva dalla Constitutio de regalibus, emanata da Federico I Barbarossa alla dieta di Roncaglia (1158), diretta a rivendicare al sovrano quei diritti e beni pubblici che i Comuni italiani avevano usurpato. La costituzione, compresa nei Libri feudorum, fu ricevuta con essi in Germania. Si distinsero r. maggiori, inscindibili dal concetto di sovranità, e r. minori o accidentali, che potevano essere oggetto di concessione o alienazione. In Italia, con la pace di Costanza, Federico Barbarossa dovette rinunciare ai r. in favore delle città, solo riaffermandone la derivazione regia. In Germania, i r. furono ben presto riconosciuti ai maggiori signori territoriali.
Il termine è usato anche per designare l’insieme degli oggetti che sono attributi del potere regale (corona, scettro ecc.).