Cancelliere imperiale. Nacque intorno al 1130 dalla nobile famiglia di Heinsberg. Nel 1156 era già decano del capitolo di Colonia e nel 1167 successe nella cattedra arcivescovile della stessa città a Rainaldo. [...] contro il fiero duca di Sassonia e la vittoria gli fruttò l'acquisto del ducato di Vestfalia, che fece dell'arcivescovato di Colonia una delle maggiori potenze feudali della Germania. Si pose allora contro lo stesso imperatore, prendendo a pretesto i ...
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Di stirpe baiuvara, nacque al più tardi nel 746, probabilmente nei pressi di Frisinga. Con l'abate Sturmi di Fulda, A. fu tra i primi Bavaresi attratti nell'ambito della vita spirituale tedesca, e fu tra gli uomini di fiducia di Carlo Magno. Ordinato sacerdote nel 776, entrò più tardi nel convento franco di Saint Amand (Elno) nel Hennegau, dove completò i suoi studî ed entrò in rapporto con uomini ...
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Appartenne a potente famiglia feudale renana: figlio di Gozlino, conte, fratello di Goffredo, conte nel Hainaut, nel Lussemburgo, a Verdun. Salito nel 969 alla cattedra episcopale di Reims, attese energicamente, nell'àmbito della sua diocesi, ad una riforma morale della Chiesa, riorganizzando i vecchi nuclei dei canonici, spesso sostituendo ai canonici i monaci, combattendo in numerosi sinodi diocesani ...
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Cancelliere di Castiglia (m. 1150), poi arcivescovo (dal 1126); organizzò, dopo il passaggio della città al dominio cristiano, una scuola di traduttori dall'arabo che resero largamente accessibili opere [...] scientifiche greche tradotte, commentate o rielaborate dagli Arabi ...
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Prelato (m. 1230) della famiglia Eppstein, arcivescovo dal 1200, fautore di Ottone IV (fino al 1210), quindi di Federico II da lui incoronato a Magonza (1212) e ad Aquisgrana (1215). Un omonimo S. (m. [...] 1249), nipote del precedente, ne fu il successore nell'arcivescovato (1230). Partigiano di Federico II fin verso il 1240, fu successivamente il capo del partito guelfo in Germania e promosse la elezione a re di Enrico Raspe (1246) e di Guglielmo d' ...
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Figlio (m. Treviri 993) del conte Teodorico d'Olanda, arcivescovo di Treviri dal 977. Grande mecenate, promosse alcune notevoli imprese, come la costruzione del duomo di Treviri; ma va ricordato particolarmente [...] per l'impulso dato all'attività dei miniatori e degli orafi (salterio di E. a Cividale; legatura del codice aureo di Echternach a Coburgo; reliquiario del Sacro Chiodo a Treviri, ecc.) ...
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Conte di Nassau (m. Eltville 1475), nominato da Pio II arcivescovo di Magonza (1461). Dopo la deposizione di Teodorico (Diether) di Isenburg, nei difficili anni della guerra (1461-63), restituì alla città [...] le sue libertà, promosse le arti e le scienze, accolse alla sua corte il Gutenberg ...
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Suddiacono a Milano (sec. 11º), ai tempi della pataria fu eletto arcivescovo nel 1071 da Enrico IV imperatore e dai suoi seguaci, in contrasto coi patarini, che elessero contro di lui Attone. G., consacrato [...] dai vescovi di Lombardia, ma scomunicato dal papa Alessandro II, non poté entrare in Milano. Abbandonato successivamente dall'imperatore che stipulò un accordo col papa, dové infine rinunciare alla dignità ...
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Arcidiacono (m. forse Viterbo 1295) della cattedrale di Bologna, dal 1278 arcivescovo di Pisa. Non è certo che appartenesse alla famiglia Ubaldini. Ardente ghibellino, cercò di battere separatamente i [...] due capi del governo filoguelfo costituitosi a Pisa dopo la Meloria, Nino Visconti e Ugolino della Gherardesca, facendo allontanare il primo da Pisa, e facendo condannare a morte il secondo per tradimento ...
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Cardinale (m. 1083 o 1085) del titolo di S. Marco e arcivescovo di Milano, eletto dai fautori della riforma della Chiesa (Pataria) e approvato da Alessandro II. Fu costretto a lasciare la sede per l'opposizione [...] di Enrico IV e del partito imperiale, e a rifugiarsi a Roma, dove partecipò al sinodo del 1081. Curò, a Roma, la compilazione di una raccolta in circa 500 capitoli (Defloratio canonum) sui diritti e doveri ...
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arcivescovo
arcivéscovo s. m. [comp. di arci- e vescovo, secondo il modello del lat. tardo archiepiscŏpus, gr. ἀρχιεπίσκοπος]. – Propriam., il vescovo di un’archidiocesi, o diocesi metropolitana; ma il titolo è attribuito anche a prelati meramente...
arciterrorista s. m. e f. Capo o leader terrorista ritenuto molto pericoloso e potente. ◆ Uri Lubrani, massimo esperto in Israele di cose libanesi, conosce da tempo Imad Murnaia. «È un arciterrorista – ha ricordato ieri – che ha avuto a che...