CARDANO, Gerolamo
Giuliano Gliozzi
Nacque a Pavia il 24 sett. 1501 da Fazio e Chiara Micheri.
Fazio (1445-1524), di famiglia originaria di Cardano (oggi Cardano al Campo, vicino a Gallarate), che vantava [...] nel frattempo nuove offerte del papa e del re di Danimarca, accettò nel 1552 di andare in Scozia a curare l'arcivescovo di Edimburgo John Hamilton, sofferente di asma, per un compenso di 1.700 scudi francesi. Rientrato a Milano, dopo aver curato ...
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GABBRIELLI, Pirro Maria
Mario De Gregorio
Nato a Siena, da Giovanni e Aurelia Cosatti, fu battezzato il 2 apr. 1643 (Arch. di Stato di Siena, Biccherna 1141, c. 197v). Costretto a interrompere più volte [...] a giusta misura degli orioli sanesi per uso principalmente degli ecclesiastici (Siena 1702) e ripreso in accordo con l'allora arcivescovo di Siena, L. Marsili. Su indicazione di questo il G. cercò di collocare la meridiana in varie chiese senesi ...
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FEDELI, Carlo
Mario Crespi
Nato a Pisa il 4 nov. 1851 da Fedele, medico e professore nell'università pisana, e da Enrichetta Municchi, compì i primi studi presso i padri scolopi di Firenze. Studiò poi [...] 1543-46; e l'accurato studio sull'opera di P. Mascagni, anatomistaa Pisa. Pei suoi scritti storici si ricordano: Gli arcivescovi e l'università di Pisa, Pisa 1906; I documenti pontifici riguardanti l'università di Pisa, ibid. 1907; Statuta Collegii ...
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GUALANDI, Giovanni
Alessandra Bonfigli
Primo dei sette figli di Domenico e di Luigia Naldi, nacque a Bologna il 1° giugno 1819, e nella sua città, dopo aver frequentato le scuole del seminario arcivescovile, [...] lezioni private impartite dalla Gnoli a studentesse romane benestanti. Quando nel 1874 monsignor Frédéric-François-Xavier de Mérode, arcivescovo di Melitene e riformatore delle scuole elementari, offrì un impiego al G. e commissionò alla Gnoli alcuni ...
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BERTANI, Agostino
Bruno Di Porto
Nacque a Milano, il 19 ott. 1812, da Francesco e da Giuseppina Parravicini. In famiglia si coltivavano i ricordi del periodo francese e del Regno italico, si mantenevano [...] , esso fu sospeso, con decreto del 13 ott. 1860. Tra gli ecclesiastici, egli usò particolare energia nei confronti dell'arcivescovo di Sorrento, F. S. Apuzzo, segnalandolo al ministro di polizia R. Conforti per l'atteggiamento ostile al governo, e ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La medicina medioevale e la scuola salernitana
Piero Morpurgo
L’eredità antica
La medicina medioevale eredita la tradizione dei testi ippocratici e galenici, che viene integrata dalla circolazione di [...] è difficilmente sostenibile.
L’attività di Costantino è collegata a quella di un altro monaco, Alfano (1015/1020 ca.-1085), arcivescovo di Salerno dal 1058, che tradusse dal greco, con il titolo De natura hominis, il Πεϱὶ φύσεος ἀνϑϱώπου (La natura ...
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Bioetica e biotecnologie
Remo Bodei
(Dipartimento di Filosofia, Università degli Studi di Pisa, Pisa, Italia)
Le biotecnologie hanno modificato la nozione di famiglia legata ai rapporti di sangue, la [...] l'integrità dell'organizzazione sociale" (Snowden e Mitchell, 1983).
La pratica dell'inseminazione artificiale fu condannata dall'arcivescovo di Canterbury già nel 1945. Anche a prescindere dai motivi di principio a sostegno della posizione contraria ...
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La civilta islamica: scienze della vita. Tradizioni regionali e sviluppi nella medicina
Fernando Girón Irueste
Danielle Jacquart
Mauro Zonta
Tradizioni regionali e sviluppi nella medicina
La tradizione [...] ), sensibile alla rinascita della cultura greca, aveva aperto le porte del monastero agli studiosi bizantini e insieme all'arcivescovo di Salerno, Alfano (m. 1085), che aveva acquisito una certa competenza nel campo della medicina e sapeva tradurre ...
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arcivescovo
arcivéscovo s. m. [comp. di arci- e vescovo, secondo il modello del lat. tardo archiepiscŏpus, gr. ἀρχιεπίσκοπος]. – Propriam., il vescovo di un’archidiocesi, o diocesi metropolitana; ma il titolo è attribuito anche a prelati meramente...
arciterrorista s. m. e f. Capo o leader terrorista ritenuto molto pericoloso e potente. ◆ Uri Lubrani, massimo esperto in Israele di cose libanesi, conosce da tempo Imad Murnaia. «È un arciterrorista – ha ricordato ieri – che ha avuto a che...