VITERBO
M.G. Bonelli
(Castrum Viterbii, Bitervo, Viterbio nei docc. medievali)
Città del Lazio, capoluogo di provincia, situata ai piedi dei monti Cimini.
Urbanistica
Il nucleo più antico della città [...] la scultura campana del primo trecento, Commentari 23, 1972, 1-2, pp. 175-211; J. Poeschke, Betrachtung der römischen Werke des ArnolfodiCambio, RömQ 67, 1972, pp. 175-211: 178-185; J. Raspi Serra, La Tuscia Romana. Un territorio come esperienza d ...
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PERUGIA
A. Caleca
(lat. Perusia; Peroscia nei docc. medievali)
Capoluogo dell'Umbria, centro di origine umbra e fiorente città in epoca etrusca e poi romana, nella Tarda Antichità assurse al ruolo di [...] e della sua bottega, tanto per il gruppo delle tre figure femminili - ma taluno ha anche avanzato per esse l'ipotesi diArnolfodiCambio (Ragghianti, 1935) - quanto per il blocco con i grifi e i leoni (Réfice, 1994). Circa poi Rubeus, viene spesso ...
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CANTIERE
G. Binding
Termine originariamente indicante la grossa trave cui venivano appoggiati gli scafi in costruzione, utilizzato modernamente per definire l'area occupata da un edificio in fase di [...] Piattoli, 1938; Grote, 1958; Pietramellara, 1984) ha consentito di ricostruire in parte le complesse vicende di un c. dapprima avviato e rapidamente condotto dal progettista, ArnolfodiCambio, poi progrediente assai lentamente sino alla seconda metà ...
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TOSCANA
V. Ascani
Regione dell'Italia centrale comprendente la porzione settentrionale tirrenica della penisola e le isole a essa adiacenti. Bagnata a O dai mari Ligure e Tirreno e limitata a N e a [...] il probabile Lapo nelle teste-mensola in Santa Trinita e nei rilievi della cappella Castellani in Santa Croce, e diArnolfodiCambio, alla guida dei principali cantieri religiosi e civili fiorentini. Il gigantismo e l'eccezionale rilievo qualitativo ...
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CIBORIO
A.M. D'Achille
Struttura quadrangolare fissa che sormonta l'altare, in genere aperta da ogni lato e costituita da quattro sostegni sorreggenti una copertura, che si riducono a due nei casi in [...] vescovile.Alla fine del Duecento ancora da Roma partì la creazione di un nuovo tipo di c. a opera diArnolfodiCambio (v.), che realizzò il c. di S. Paolo f.l.m. nel 1285 e quello di S. Cecilia in Trastevere nel 1293. Il primo, che sorge sull ...
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G. Bertelli Buquicchio
BENEVENTO (lat. Beneventum)
Città dell'Italia meridionale, capoluogo di una delle province interne della Campania parzialmente corrispondente all'antico Sannio. B. si estende sul [...] al crocifisso - è firmato da Nicola da Monteforte, scultore locale influenzato da ArnolfodiCambio. Ancora a Nicola o ai suoi collaboratori viene attribuita la statua di S. Bartolomeo in cattedrale, ritenuta del 1313, periodo cui vanno quindi ...
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CLASSICISMO
F. Pomarici
Il fenomeno del c. nell'arte medievale è una vicenda articolata e ricca di sfaccettature, che si snoda non solo all'insegna dell'alternanza fra sopravvivenze, recuperi, copie [...] and Sub-Antique, or the ''Decline of Form'' Reconsidered, ivi, pp. 469-476; A.M. Romanini, Gli occhi di Isacco. Classicismo e curiosità scientifica tra ArnolfodiCambio e Giotto, AM, s.II, 1, 1987, pp. 1-56; E. Bassan, L'architettura del monastero e ...
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DUCCIO di Buoninsegna
L. Bellosi
(o Boninsegna)
Pittore senese, attivo in Toscana tra il 1278 e il 1311.D. è documentato a partire dal 1278, quando venne pagato per aver dipinto dodici casse per conservare [...] dopo il restauro del 1979. Il Bambino è una variante di quello della Madonna Rucellai e nella sua dignità e compostezza maestosa, da piccolo dio antico, fa pensare al classicismo diArnolfodiCambio. In rapporto con l'attività del giovane D. vanno ...
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LORENZETTI, Pietro
Michela Becchis
Non si conosce la data di nascita di questo pittore senese, documentato dal 1306 al 1345, fratello di Ambrogio, come attestava la scritta apposta sotto gli affreschi [...] destra si trasformarono in un'unica ampia stanza dove giace Anna - fortemente memore della Vergine diArnolfodiCambio sulla facciata del duomo di Firenze - circondata dalle amiche e dalle ancelle che lavano Maria. Nella camera "la concorrenza delle ...
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TETTO
A. Peroni
Copertura di un edificio in quanto protezione superiore esterna dalle intemperie. Nelle forme più complesse il t. può comunemente essere inteso come autonomo elemento strutturale, equivalente [...] coperture nell'architettura romanica lombarda, Arte lombarda 14, 1969, 1, pp. 21-24; 2, pp. 63-76; A.M. Romanini, ArnolfodiCambio e lo "stil novo" del Gotico italiano, Milano 1969; H. Dellwing, Zur Wölbung des Paduaner 'Salone', MKIF 14, 1969-1970 ...
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arca
s. f. [lat. arca, dal tema di arcēre «contenere»]. – 1. a. Mobile, usato spec. nell’età antica e nel medioevo, a forma di cassa: di uso sacro, come quelle, talora preziose per materia e per lavoro, destinate a conservare le reliquie,...