Musicista (Bonn 1770 - Vienna 1827). Contemporaneo e lettore di I. Kant, W. Goethe e F. Schiller, incarna la nuova figura del compositore moderno: con lui l'espressione dell'interiorità dell'artista e [...] che già tanto fulgore di vita, di rappresentazione drammatica hanno nel Fidelio: le tre versioni dell' problema fondamentale che ha sospinto B. a passi di gigante sulla via dell'arte non ha esaurito i suoi aspetti. Che è dei rapporti tra l'uomo ...
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Musicista (Pesaro 1792 - Passy, Parigi, 1868). Figlio di un suonatore di trombetta e di un buon soprano, a Lugo cominciò a profittare degli insegnamenti (clavicembalo e canto) di don Giuseppe Malerbi, [...] arie e concertati, ma assicurasse allo spettacolo una continuità drammatica, un'omogeneità di colore e d'ambiente, secondo Italia nel 1887 e tumulata in Santa Croce a Firenze. L'arte di R. seppe rinnovare il teatro musicale italiano e contribuì ...
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Drammaturgo e narratore (Girgenti, od. Agrigento, 1867 - Roma 1936). Apprezzato narratore, rivoluzionò il teatro del Novecento, divenendo uno dei più grandi drammaturghi di tutti i tempi. Pur prendendo [...] , dall'una all'altra risponde a una naturale esigenza della sua arte. Il suo teatro, analogamente alla narrativa, da cui del resto derivano la maggior parte degli spunti drammatici, si muove dapprima sulle orme della commedia borghese allora in voga ...
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Pittore, architetto e scultore (Colle di Vespignano in Mugello probabilmente 1267 - Firenze 1337). Massimo protagonista della civiltà artistica gotica italiana, rinnovò radicalmente il linguaggio figurativo. [...] me tangere; Fuga in Egitto). Alla medesima fase dell'arte di G. appartengono il Crocifisso su tavola (sempre agli essi di Giotto. In questi affreschi G. preferì al movimento drammatico un ordine euritmico e grandioso, un comporre pacato e solenne. ...
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Musicista (Halle an der Saale 1685 - Londra 1759); figlio di un chirurgo di Halle, studiò dapprima musica con F. W. Zachow, poi (1702-03) iniziò gli studi giuridici all'univ. di Halle, ma, divenuto organista [...] napoletana, ne studiò le tendenze già meno virtuosistiche e più drammatiche, ne riportò a Londra nuovi libretti e nuovi cantanti. soprattutto per aggiunte e rimaneggiamenti di opere anteriori. ▭ L'arte di H., ancora più chiaramente di quella di J. S. ...
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Musicista (Cremona 1567 - Venezia 1643), figlio del medico Baldassarre. Studiò contrappunto e viola con M. A. Ingegneri. Passò poi, ventiduenne, alla corte di Mantova quale violista e, dal 1603, maestro [...] (specialmente in fatto di armonia) e soprattutto con la più ricca e intimamente drammatica invenzione melodica. Introduceva il maestro nella storia dell'arte musicale un capolavoro, specie per la complessità di vita nel personaggio, giustificante il ...
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Scrittore e pensatore tedesco (Kamenz, Sassonia, 1729 - Braunschweig 1781). Destinato, per tradizione familiare, alla carriera ecclesiastica, preferì invece dedicarsi ad altri studî, frequentando a Lipsia [...] che, nell'ammirazione dei classici ritenuti insuperabili, affida all'arte plastica il mondo del bello, riservando alla poesia, che L. dice epica ma che in realtà intende drammatica, la dinamica dell'agire umano. Nella Hamburgische Dramaturgie ...
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Scrittore (Sebenico 1802 - Firenze 1874). Nato in una famiglia di commercianti italiani, compiuti i primi studî nel seminario di Spalato, nel 1817 si trasferì per gli studî di legge a Padova, dove conobbe [...] fu la profonda fede religiosa, da lui vissuta in una drammatica tensione tra colpa ed espiazione, peccato e pentimento. Oltre Il Duca d'Atene (1837), vanno ricordate le prose d'arte in serbocroato Iskrice (1844), già da lui pubblicate in traduzione ...
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Poeta (Roma 1698 - Vienna 1782). Figlio di Felice Trapassi, soldato dell'esercito pontificio e poi salumiere. A 12 anni, nella bottega di un orefice, dove era stato messo per imparare l'arte, fu udito [...] , che egli portò a vera opera d'arte, indipendentemente dalla musica; alcuni suoi melodrammi, infatti, furono spesso recitati come tragedie. M. aspirò alla semplicità e alla potenza drammatica della tragedia greca, di cui considerava il melodramma ...
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Drammaturgo spagnolo (Madrid 1562 - ivi 1635). Ebbe esistenza avventurosa, particolarmente ricca di fatti d'arme, di amori e di contese letterarie, tanto che fu considerato già nel suo tempo come il prototipo [...] cui si fa anche teorico assertore nella famosa operetta Arte nuevo de hacer comedias en nuestro tiempo (1609). non abbia tratto materia per messe in scena, dal comico al drammatico, dal sacro al novelesco, dalla commedia di puro intreccio a quella ...
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drammatica
drammàtica s. f. [der. di drammatico]. – In genere, lo stesso che arte drammatica, intesa come l’arte di comporre opere destinate al teatro o di rappresentarle sulla scena: la d. ebbe in quell’epoca numerosi cultori. Anche, ma poco...
arte
s. f. [lat. ars artis]. – 1. a. In senso lato, capacità di agire e di produrre, basata su un particolare complesso di regole e di esperienze conoscitive e tecniche, e quindi anche l’insieme delle regole e dei procedimenti per svolgere...