(arabo Warkā’) Antica città della Babilonia meridionale. Le sue mura sarebbero state fatte edificare dal re Gilgamesh, le cui imprese sono esaltate nell’epopea omonima. La città era sede del dio Anu, [...] che vi aveva un grandioso tempio, di cui sono stati portati alla luce i resti. Del periodo storico più antico sono state trovate importanti tavolette con scrittura precuneiforme, quasi pittografica. Sono ...
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Gemdet Nasr
Sito archeologico della Babilonia (presso Kish, Iraq). Ha dato nome a un periodo protostorico (3100-2900 a.C. ca.), che si caratterizza come l’esito basso-mesopotamico del processo di frammentazione [...] regionale che seguì la fase Uruk (tardo Uruk, 3300-3100 a.C. ca.), che segna il culmine della «rivoluzione urbana» e dalla sua espansione extramesopotamica ...
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KISH
Giuseppe Furlani
. Antichissima città sumera della Babilonia meridionale, a oriente della città di Babele. In origine fu sede di re e di principi i quali vi regnarono in indipendenza dal periodo [...] poi in cinque dinastie, fino al tempo della prima dinastia di Babele, quando la città fu definitivamente incorporata nel regno di Babilonia. Il re più antico della città, lugal Kish(ki) in sumero, del quale si abbiano documenti e iscrizioni è Mesilim ...
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Fondatore dell'impero neobabilonese, che regnò dal 625 al 605 a. C. Occupò la prima parte del suo governo a rendersi indipendente dagli Assiri, procedendo in seguito ad attaccare l'impero assiro stesso. [...] 605 inflisse loro una grave sconfitta a Carchemish. All'interno, N. compì una serie di opere di pace: ricostruì le mura di Babilonia e la sua torre templare, elevò templi e li adornò di doni preziosi. Riuscì in tal modo a guadagnarsi le simpatie del ...
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Capo dell'accademia giudaica di Sūrā in Babilonia (m. verso l'870-875 d. C.). Scrisse Responsi e il Sēder Rab ῾Amrām, che è la più antica redazione completa della liturgia giudaica per tutto l'anno. ...
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(ebr. Belsha’ṣṣar) Nella Bibbia, re di Babilonia, figlio di Nabucodonosor, sotto il cui regno il profeta Daniele ha le sue visioni escatologiche. Viene ucciso la notte successiva a una cena regale, durante [...] la quale una mano misteriosa scrive sulla parete le parole «Mane, Thecel, Phares», interpretate da Daniele come sentenza divina dell’imminente fine di B. e del suo impero. La critica moderna tende a identificarlo ...
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. È il dio principale della Babilonia, detto dai Greci Βῆλος. Il nome Bēl è la forma babilonese della parola pansemitica ba‛al "signore". Il Bēl del periodo neobabilonese rappresenta la fusione di due [...] pantheon babilonese. Siccome En-lil (Bēl) era allora il primo dio, questo si fuse con quello, e il supremo dio in Babilonia fu d'ora innanzi Bēl-Marduk. Nella nuova figura divina si fusero quindi tutte le qualita e gli attributi che caratterizzavano ...
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Giovane ebreo, vissuto alla corte di Nabucodonosor di Babilonia (fine 7º - inizio 6º sec. a. C.), secondo la leggenda riportata dal libro omonimo; deportato in Babilonia, fu assunto a corte, gli fu cambiato [...] il nome in quello di Belshassar (Baldassare) e divenne ministro; fu sepolto a Susa ...
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Ammi-saduqa
Penultimo re della I dinastia di Babilonia (1646-1626 a.C.), noto soprattutto quale autore di un editto di remissione dei debiti e liberazione dei debitori asserviti. Tale provvedimento, [...] usuale in età paleobabilonese, nell’ambito dell’ideologia regia paternalistica tipica dell’epoca, è l’unico il cui testo ci sia pervenuto abbastanza completo ...
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babilonia
babilònia s. f. [uso fig. del nome della città di Babilonia, altro e più com. nome della città di Babele (v. babele), che nella tradizione cristiana indica spesso un luogo di perdizione e di ignominia, oltre che di gran confusione]....
babilonico
babilònico agg. [dal lat. Babylonĭcus] (pl. m. -ci). – 1. Della regione di Babilonia (meno com. di babilonese): la civiltà b.; esilio b., o cattività b., o schiavitù b., l’esilio degli Ebrei in Babilonia nel sec. 6° a. C.: al tempo...