Umanista e medico (Weil 1412 - Ulma 1483); laureatosi in medicina a Padova, si stabilì (1450) a Ulma, dove esercitò l'arte medica e fu al centro di un circolo di insigni umanisti. Si rese noto per le sue [...] traduzioni di Apollonio di Tiro, Boccaccio (la novella di Griselda, dalla versione latina di Petrarca, e il De claris mulieribus) ed Esopo che ebbero grande diffusione. ...
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Scrittrice tedesca (Altenburg 1770 circa - Heidelberg 1806); sposò il prof. F. Mereau e, in seconde nozze, il poeta Clemens Brentano. Lasciò poesie (Gedichte, 1800), un romanzo sentimentale (Das Blüthenaltar [...] der Empfindung, 1794) e un romanzo epistolare (Amanda und Eduard, 1803). Tradusse la Fiammetta di Boccaccio. ...
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saltellare
Nell'unica attestazione di If XII 24 ricevuto già 'l colpo mortale /... [il toro] gir non sa, ma qua e là saltella, vale " fare piccoli salti ", col movimento irregolare e convulso di una [...] bestia ferita (" come l'impeto del dolore il sospigne ", Boccaccio). ...
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Poeta inglese (n. prob. a Londra tra il 1340 e il 1345 - m. Londra 1400). Era nel 1357 paggio di Lionel, duca di Clarence, terzogenito di Edoardo III, partecipò (1359) alla spedizione di Edoardo III in [...] Fino allora dominato dall'influsso del Roman de la rose e dei poeti francesi minori, conobbe in Italia le opere di Dante, Boccaccio e Petrarca, che ebbero su di lui una profonda influenza. Dal 1374 al 1391 ebbe nomine e cariche importanti. Conobbe i ...
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Letterato (Bevagna 1871 - Roma 1936). Dapprima insegnante nelle scuole medie, nel 1912 fu nominato ispettore centrale al ministero della Pubblica Istruzione, quindi direttore generale delle scuole italiane [...] all'estero (1921-28) e delle scuole medie (1928-31). Tra gli scritti, gli Studi sul Boccaccio (1906), la Storia della grammatica italiana (1908), concepita idealisticamente, il volume su La critica letteraria dai primordi dell'umanesimo all'età ...
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Epistole
Manlio Pastore Stocchi
La silloge delle E. dantesche, nella estensione e nella disposizione fissate da E. Pistelli nella sua edizione del 1921 per la Società Dantesca Italiana e tuttora accolte [...] XIII; il secondo si giova delle Ep VI e VII. Le E. sono poi ricordate esplicitamente dai maggiori biografi, dal Villani al Boccaccio al Bruni al Manetti, nel catalogo delle opere di D.; ma solo il Villani, citando espressamente le Ep VII, IX e quella ...
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Italianista e romanista (Rostock 1859 - Halle 1932). Dal 1889 lettore d'italiano e dal 1914 prof. nell'univ. di Halle. Nella sua vasta produzione spiccano le edizioni critiche del Tesoretto e del Favolello [...] di Brunetto Latini (1883; n. ed. 1910), del Ninfale Fiesolano di Boccaccio. Notevoli anche l'Altitalisches Elementarbuch (1904; 2a ed. 1928) e un commento alla Divina Commedia (1922). ...
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Scrittore tedesco (Lipsia 1774 - ivi 1835); tradusse l'Edipo di Sofocle e varî romanzi di W. Scott. Compose biografie di Zwingli, Hutten, Erasmo, ecc.; tradusse e imitò le novelle italiane del Trecento [...] e Quattrocento, e pubblicò il volume Zwei Epochen der modernen Poesie in Dante, Boccaccio, Goethe, Schiller und Wieland (1806). ...
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Bibliofilo (Londra 1740 - ivi 1804). Arricchì la biblioteca ereditata dal padre e dall'avo acquistando soprattutto incunaboli inglesi e italiani, e romanzi cavallereschi di antiche edizioni. Il Catalogo [...] a stampa della vendita all'asta (1812) consta di oltre 9000 numeri, tra i quali il Boccaccio di G. Valdarfer (1471), che fu acquistato dal marchese di Blandford, The recuyell of the historyes of Troye di W. Caxton (1474) e altri cinque Caxton, e la ...
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LANCIA, Andrea
Monica Cerroni
Andrea di ser Lancia, comunemente noto come L., nacque a Firenze presumibilmente nell'ultimo decennio del XIII secolo, al più tardi nel 1297 (Azzetta, 1996). Questa data [...] in Veneto, probabilmente a Verona, dove il poeta soggiornò a lungo, tra il 1312 e il 1318. Il L. conobbe anche Giovanni Boccaccio, con il quale più tardi avrebbe stretto una relazione di lavoro e, forse, d'amicizia. Il L. abitava nel "popolo" di S ...
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boccaccia
boccàccia s. f. [pegg. di bocca] (pl. -ce). – 1. Bocca grande e sgraziata o sformata; si usa soprattutto come espressione di spregio o riferito a persona maldicente o sboccata: chiudi questa b.; non dar retta a quella boccaccia....