VINDELINO da Spira
Tammaro De Marinis
Tipografo del sec. XV, stabilito a Venezia fin dal 1470. Il fratello di lui Giovanni (che vi dimorava già da molti anni e aveva per moglie una Paola, forse figlia [...] quali vedevano per la prima volta la luce, come Plauto, Catullo, Marziale, Tacito), testi giuridici, le opere latine del Boccaccio e il volgarizzamento della Bibbia fatto da Nicolò Mallermi in due magnifici volumi in-folio (1° agosto 1471).
Dopo l ...
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molesto
In D. è sempre col valore latino di " pesante ", " gravoso ", " difficile da sopportare ", ed è usato in situazioni di particolare drammaticità, o almeno di estrema serietà: Farinata dice di [...] la sua orribile pena molesta (XXVIII 130); Pier della Vigna chiama l'anima del suicida molesta (XIII 108), " cioè inimica " (Boccaccio), " infesta, nemica, crudele al suo corpo, in quanto lo fastidì e lo uccise " (D'Ovidio); la poesia di D., se ...
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succiso
Per " reciso ", in Rime CIV 21 l'una [delle tre donne, v. 1] ... / 'n su la man si posa / come succisa rosa.
Oltre a confermare l'ascendenza dell'immagine a Virg. Aen. IX 435 " flos succisus [...] ", già rilevata dal Carducci, il Contini nota che " succiso è già in Bonagiunta, com'albore succiso (Torraca) e il Boccaccio glossava ancora, con ‛ di sotto tagliate ', il suo succise del Teseida, XI 44 ". Le stesse osservazioni in Barbi-Pernicone ...
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scarco (sost.)
Indica la parte franata di un terreno: If XII 28 prendemmo via giù per lo scarco / di quelle pietre.
Sono le gran pietre rotte in cerchio (XI 2) che separano come una ripa franosa il sesto [...] dal settimo cerchio e che " erano dalla sommità di quello scoglio cadute, come caggiono le cose che talvolta si scaricano " (Boccaccio). ...
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Critico letterario italiano (Terni 1897 - Firenze 1968); prof. universitario dal 1950, ha insegnato nelle univ. di Cagliari (fino al 1952) e di Catania, e dal 1958 in quella di Perugia. La sua opera più [...] e, completamente rinnovato, 1964), particolarmente attento ai valori poetici del testo. Tra le altre sue opere: G. Boccaccio (1941); Sul teatro dell'Ariosto (1946); La poesia minore dell'Ariosto (1947); Interpretazioni foscoliane (1948); Ruzzante ...
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Scrittore catalano (Barcellona 1345 circa - ivi 1413). Segretario di Giovanni I re di Catalogna-Aragona, subì l'influenza della cultura umanistica italiana. La prima edizione completa delle sue opere (1910) [...] fortuna e prudència (1381), poema; Història de Valter i Griselda, (1388), tratta dalla versione petrarchesca della novella del Boccaccio; Lo somni (1399) ispirato a Cicerone, s. Gregorio Magno, s. Tommaso, Virgilio, ecc., scritto con agile prosa in ...
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La parola regola, applicata a una lingua, ha due significati fondamentali: quello di «descrizione di un meccanismo della lingua stessa» e quello di «precetto, ammonizione per parlare o scrivere bene». [...] su che cosa si fanno le osservazioni: le regole si ricavano dalla lettura e dallo studio delle opere di Dante, Petrarca e Boccaccio, che sono state scritte con esercizio di poetica e di retorica e con armonia spiegabili solo con la presenza di quella ...
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pullulare
Lucia Onder
" Gonfiare in bolle ", " gorgogliare ", detto dell'acqua dello Stige che per il sospirare delle anime che vi sono sommerse si copre alla superficie di bolle d'aria: If VII 119 [...] è gente che sospira, / e fanno pullular quest'acqua al summo, / come l'occhio ti dice, u' che s'aggira (cfr. Boccaccio: " Noi diciamo nell'acqua ‛ pullulare ' quelle gallozzole o bollori, li quali noi veggiamo fare all'acqua o per aere che vi sia ...
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Scultore e pittore (Firenze 1475 - Tours 1554). Protetto dai Medici, si formò nell'ambito di A. del Verrocchio, e subì l'influsso di Leonardo, al quale fu legato da una salda amicizia; la sua attività [...] di rilievo nell'evoluzione della vita artistica fiorentina del primo Cinquecento. Tra le prime opere è il busto di G. Boccaccio per il cenotafio nei SS. Michele e Iacopo a Certaldo (1503), che mostra riferimenti alla pittura contemporanea (Filippino ...
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Mobile ordinariamente di legno, di forma rettangolare, generalmente così basso da servire da sedile, chiuso da coperchio a cerniera, e usato per riporvi in special modo panni d'ogni sorta, abití e biancheria.
Le [...] , a Virgilio, a Ovidio, a Tito Livio e a Plutarco, vediamo i pittori di cassoni ispirarsi a Dante, al Boccaccio, al Petrarca, i cui Trionfi offrono naturalmente un tema quasi inesauribile. Né mancano soggetti tratti dalla cronaca contemporanea, da ...
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boccaccia
boccàccia s. f. [pegg. di bocca] (pl. -ce). – 1. Bocca grande e sgraziata o sformata; si usa soprattutto come espressione di spregio o riferito a persona maldicente o sboccata: chiudi questa b.; non dar retta a quella boccaccia....