stufa
Luigi Vanossi
Il vocabolo compare in Fiore CLXXXIX 6, nel discorso della Vecchia: convien ch'ella sia stufata, / ché colla stufa guerir se ne suole, dove presenta il senso, usuale in antico, di [...] Intelligenza 68 " L'ottavo loco è termasse chiamato, / secondo lo latin de li romani, / e per volgare sì è stufa appellato "; Boccaccio Dec. II 4 24 " e in una stufa messolo, tanto lo stropicciò e con acqua calda lavò... ").
Corrisponde ad estuve del ...
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dimane (domane)
Fernando Salsano
Nell'unica attestazione della Commedia, in If XXXIII 37 Quando fui desto innanzi la dimane, significa " mattina ", come, seguito dai moderni commentatori, ha sostenuto [...] . 194 ‛ dalla dimane infino alla sera ' e 125 ‛ siasi davanti la diman lavata ' e inoltre 314, 316. Anche il Boccaccio, Son. 2, l'adopera nello stesso significato ". Non bisogna tuttavia trascurare l'implicito riferimento al giorno successivo, di cui ...
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disconvenire
Nell'unico caso di If XV 66 ed è ragion, ché tra li lazzi sorbi / si disconvien fruttare al dolce fico, vale " non convenire ", " essere sconveniente ": " Vuol sotto questa metafora l'autore [...] che tra uomini rozi, duri, ingrati e di malvagia condizione, abiti e viva un uom valoroso, di gentile animo e di grande eccellenzia " (Boccaccio). Il verbo, con o senza particella pronominale, è abbastanza frequente nella lingua due-trecentesca. ...
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conservatrice
Fernando Salsano
. " Colei che serba ", nell'unica attestazione di Cv I X 7 la grandezza de la propia bontade, la quale è madre e conservatrice de l'altre grandezze, dove la correlazione [...] chiarisce il concetto di " mantenere in vita ": la grandezza della bontà della propria operazione fa nascere e conserva nel loro essere le altre grandezze (cfr. Boccaccio Vita 237 " Quella sarebbe stata perpetua conservatrice della colui memoria "). ...
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FRANCESCO da Buti (de Buiti, da Butrio)
Francesco Bausi
Figlio di Bartolo, nacque a Pisa, da famiglia originaria del castello di Buti nel contado di quella città, intorno al 1324.
Sebbene nel passato [...] biografia di Dante compresa nel proemio del Commento (I, 8-10) fu edita anche in A. Solerti, Le vite di Dante, Petrarca e Boccaccio scritte fino al secolo decimosesto, Milano 1904, pp. 79 s. Per i codici delle altre opere di F. si veda Alessio ("Hec ...
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VETTORI
Claudia Tripodi
– La presenza dei Vettori, famiglia fiorentina di antiche origini, è attestata in città già dagli inizi del XIII secolo: si ricorda infatti un Vittorio, figlio di Alamanno, appartenente [...] notizie), Paolo e Neri.
I registri delle Tratte ricordano due individui con lo stesso nome e pressoché coevi: un Paolo di Boccaccio Vettori che fu priore nel 1345 e risultava assente dalla città nel 1350, e un Paolo Vettori (privo di patronimico) che ...
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freno
Alessandro Niccoli
Il sostantivo ricorre abbastanza frequentemente nella Commedia (14 volte); nel Convivio è usato 5 volte (sempre in senso figurato), e due nelle Rime.
Con l'accezione propria [...] in Pg X 77 una vedovella li era al freno, teneva il cavallo (di Traiano) al morso; è costruzione attestata anche dal Boccaccio (Dec. X 9 22 " eran venuti per ricevere i gentili uomini, a' quali subitamente furon dintorno a' freni e alle staffe "). La ...
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Giardini, Pietro
Andrea Ciotti
Notaio, amico di Dante. Della sua esistenza si dubitò a lungo, ma, dopo il ritrovamento di non pochi atti, alcuni dei quali autografi, si può affermare che fu notaio in [...] G. è nella Vita Dantis III XIII 1 e, con lievissime varianti, nelle stesure del Trattatello in lode di Dante, dove il Boccaccio, non senza qualche tono fantastico, narra del recupero degli ultimi canti del poema, dopo l'apparizione insogno di D. al ...
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Vacchetta, Guido
Nicolò Mineo
Medico ravennate; morto prima del giugno 1328 (come si può quasi sicuramente dedurre da documenti resi noti da C. Ricci, L'ultimo rifugio di D.A., nuova ediz., Ravenna [...] a quella tra questo e Dante.
I testi sono conservati anch'essi nel codice Laurenziano Plut. 29 8, di mano del Boccaccio, e furono pubblicati dapprima dal Macrì-Leone (La bucolica latina nella letteratura italiana del secolo XIV, I, Torino 1889, 67-71 ...
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dispettoso (dispittoso; v. DISPETTO)
Ignazio Baldelli
Aggettivo, nel significato attivo di " sprezzante ", " che nutre disprezzo ", in relazione al valore " disprezzo " di ‛ dispetto ', nell'italiano [...] al disprezzo di Capaneo verso Dio: chi è quel grande che non par che curi / lo 'ncendio e giace dispettoso e torto...? (ma Boccaccio: " segno di stizzoso e d'orgoglioso animo "); in Pg X 69, in riferimento a Micol dinanzi alla danza di David, sì come ...
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boccaccia
boccàccia s. f. [pegg. di bocca] (pl. -ce). – 1. Bocca grande e sgraziata o sformata; si usa soprattutto come espressione di spregio o riferito a persona maldicente o sboccata: chiudi questa b.; non dar retta a quella boccaccia....