Nell’italiano attuale, come in altre lingue moderne di cultura, il ➔ genere femminile e il genere maschile non sono rappresentati in eguale misura tra i nomi d’agente correnti (➔ agente, nomi di). In tempi [...] da epoca antica: il Vocabolario della Crusca del 1612 ritiene, ad es., cavaleressa, registrato in un passo del Decameron di Boccaccio «Voce usata in baia, e in ischerno, come altre di questa fatta, come dottoressa, medichessa, giudicessa, e simili ...
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INDEFINITI, AGGETTIVI
Gli aggettivi indefiniti sono aggettivi ➔determinativi che indicano qualcuno o qualcosa in modo generico e indeterminato.
A seconda del significato si possono suddividere in quattro [...] ) e la forma punto (= nessuno), ormai limitata all’uso regionale toscano
Ciascheduna cosa la quale l’uomo fa (G. Boccaccio, Decameron)
Cotale fu la mormorazione (G. Pascoli, Poemi italici)
E parmi, che pur dianzi / fosse ’l principio di cotanto ...
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L’aspetto è una categoria grammaticale dei ➔ verbi che esprime diversi modi di vedere la scansione temporale interna a una situazione. Bertinetto (1986: 76) descrive come segue le proprietà aspettuali [...] romore,
e ’l ciel più ner cominciò a parere;
il teatro tremò, e ogni porta cigolò forte ne’ cardini storta
(Boccaccio, Teseida, libro 9).
Bertinetto, Pier Marco (1986), Tempo, aspetto e azione nel verbo italiano. Il sistema dell’indicativo, Firenze ...
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L’alfabeto italiano è l’insieme dei segni grafici o ➔ grafemi (o in termini usuali, lettere) che servono a trascrivere la lingua italiana. L’alfabeto italiano prosegue l’alfabeto della lingua latina, che [...] , che si ebbe una pressoché definitiva stabilizzazione dell’alfabeto. Individuato nel fiorentino di Dante, Petrarca e Boccaccio il modello di riferimento, i diversi volgari italiani iniziarono un lento e mai concluso processo di approssimazione ...
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La classe delle parole interrogative comprende aggettivi (tecnicamente, determinanti) e pronomi (tecnicamente, sostituti del nome) usati nelle interrogazioni dirette e indirette.
Le domande parziali o [...] a cui ricovro?», Torquato Tasso, Ger. Lib. IV, 73, v. 2), o senza preposizione con valore di possessivo («cui figliuolo?», Giovanni Boccaccio, Dec. V, 7).
Nell’italiano antico sono frequenti anche le forme ridondanti chi è (colui) che, che è quel che ...
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Sotto l’etichetta di indefiniti si raggruppano una serie di determinanti o sostituti del nome che danno informazioni quantitative sul referente del nome a cui si collegano. È una classe che comprende elementi [...] di oggetto diretto (ad es. «et amo altrui»: Petrarca, Canz. CXXIV, 11) o indiretto (ad es. «piacere altrui»: Boccaccio, Dec. VII, 5; «dar [...] ragione altrui» sopravvive ancora nella ventisettana dei Promessi sposi, cap. I), oltre che di possessivo ...
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Si chiama dislocazione (cioè «spostamento») un tipo di costruzione tipica della lingua parlata (ma riscontrabile, fin dall’italiano antico, anche in alcune varietà di quella scritta: vedi oltre; ➔ lingue [...] tradizione letteraria, le dislocazioni possono essere tratti stilistici consapevolmente utilizzati. È il caso, per citare l’esempio più noto, di ➔ Boccaccio:
(78) Dio il sa, che dolore io sento (Dec. V, 10)
(79) Vedi, Lusca, tutte le cose che tu mi ...
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Le interrogative dirette sono frasi indipendenti (come negli esempi 1 e 2) o principali (es. 3) che contengono una domanda:
(1) hai dormito bene?
(2) quando vieni?
(3) pensi che Carlo abbia ragione?
Nella [...] mi conviene nodricare? Vo’ tu che io li abandoni? (Novellino LXXII)
(44) reputianci noi men care che tutte l’altre? (Boccaccio, Dec. I, Introduzione)
(45) Sapete voi qual è la più bella storia che sia nella Bibbia? (Franco Sacchetti, Trecentonovelle ...
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L’ordine degli elementi di una struttura sintattica (come un sintagma o una frase) è un parametro cruciale negli studi linguistici, principalmente in quelli di tipologia. A partire dalla struttura della [...] venire
(Dante, Il Fiore CLXXXVIII, 5-7)
b. Calandrino, se la prima gli era paruta amara, questa gli parve amarissima (Giovanni Boccaccio, Dec. VIII, 6)
c. Quelli che moiono, bisogna pregare Iddio per loro, e sperare che anderanno in un buon luogo ...
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boccaccia
boccàccia s. f. [pegg. di bocca] (pl. -ce). – 1. Bocca grande e sgraziata o sformata; si usa soprattutto come espressione di spregio o riferito a persona maldicente o sboccata: chiudi questa b.; non dar retta a quella boccaccia....