Il punto interrogativo (detto anche, meno spesso, punto di domanda) è un segno di interpunzione (➔ punteggiatura), composto da un punto sormontato da un tipico ricciolo ‹?›, che contrassegna l’interrogazione [...] nell’uso del punto interrogativo per segnalare anche le interrogative indirette, di cui si trovano esempi dal Decameron di ➔ Boccaccio (Maraschio 1993: 168) a scritture epistolari colte del primo Ottocento (cfr. Antonelli 2008: 197).
Si tratta di un ...
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Il termine deriva dal gr. apóstrophos «rivolto altrove, indietro», da apostrépho «volgo indietro o in senso contrario». Apóstrophos (o -us) compare nel latino tardo, con significato unicamente grammaticale. [...] del tutto assente negli scritti in volgare, a vantaggio delle forme univerbate. Anche negli autografi di Petrarca e di Boccaccio elisioni, aferesi e apocopi non sono contrassegnate da alcun segno e lo stesso vale per gli scritti quattrocenteschi.
La ...
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L’univerbazione è il risultato di un processo diacronico che conduce alla «[f]usione – manifestata anche dalla grafia – di due parole originariamente autonome (palco scenico - palcoscenico, in vece - invece, [...] popolare per la radio. Altri fenomeni di concrezione riguardano preposizioni con nomi: la forma antica e popolare ninferno (cfr. Boccaccio Dec. V, 8: «fu ed è dannata alle pene del ninferno») risulta da (i)n + inferno.
Lausberg, Heinrich (1962 ...
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L’espressione costruzione passiva indica un gruppo di costrutti sintattici che servono a esprimere una delle ➔ diatesi possibili in italiano, cioè la diatesi passiva. La frase nell’esempio (1) contiene [...] molto tempo, gli venne pensato un modo da dovere potere essere con la donna in casa sua senza sospetto (Giovanni Boccaccio, Decameron, in Bertuccelli Papi 1980: 61)
(5)
a. la casa andò distrutta nel terremoto (Giacalone Ramat 2000: 147)
b. questo ...
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OGGETTIVE, PROPOSIZIONI
Nell’analisi del periodo, le proposizioni oggettive sono proposizioni ➔completive che svolgono, per così dire, la funzione del complemento ➔oggetto.
Le proposizioni oggettive [...]
Nella lingua letteraria dei secoli scorsi era frequente il costrutto, esemplato sul latino, con il verbo all’infinito e l’omissione della congiunzione che
Sapeva niuna altra cosa le minacce essere che arme del minacciato (G. Boccaccio, Decameron). ...
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La comparazione esprime una relazione di confronto tra due termini rispetto a una stessa qualità oppure tra due qualità in riferimento allo stesso termine. In campo linguistico, la comparazione (dal lat. [...] a me si convien di guardar l’onestà mia si che io con l’altre donne possa andare a fronte scoperta (Boccaccio, Dec. VIII, 7)
Le comparative di analogia sono introdotte da come, eventualmente correlato a così nella principale, e reggono l’indicativo ...
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Il grado comparativo è la proprietà dell’aggettivo che permette di attribuire a un nome una proprietà, espressa da quell’aggettivo, allo stesso tempo comparandone l’intensità con un altro nome (detto ➔ [...] un settentrionalismo, benché non lo fosse in italiano antico: «Elle son molto men forti che gli uomini a sostenere» (Boccaccio, Dec., Proemio, 3). Inoltre, il pronome è obbligatoriamente in forma obliqua, similmente a quanto capita con il comparativo ...
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L’accusativo preposizionale (detto anche oggetto preposizionale) è il fenomeno, diffuso in diverse parlate italiane e in varie aree romanze, per cui il complemento oggetto (➔ oggetto, costituito tanto [...] stava aspettando a Rugeri Lauria pri sicutari li Francisi (antico siciliano, citato da Monaci: 414)
(18) dove ella a me voglia per marito (Boccaccio, Dec. X, 10)
(19) da indi in là t’aspetta / pur a Beatrice, ch’è opra di fede (Dante, Purg. XVIII, 46 ...
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In italiano standard la congiunzione che è propria di alcune frasi subordinate: le oggettive (vedo che ti stai comportando bene; ➔ oggettive, frasi), le soggettive (è possibile che io sia in ritardo domani; [...] appropriate (21):
(21) È alle volte che la medesima Che si legge in vece di Sí che o In modo che: il medesimo Boccaccio: E seco nella sua cella la menò che niuna persona se n’accorse.
(22) E ancora in vece di Nel quale assai nuovamente il ...
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Le frasi eccettuative sono frasi subordinate (➔ subordinate, frasi) che introducono una restrizione sulla validità del contenuto espresso nella reggente. Si veda il seguente esempio:
(1) Un cartello all’entrata [...] amori] finite sono (salvo se io non volessi a questa malvagia derrata fare una mala giunta, di che Idio mi guardi) (Boccaccio, Dec. IV, 10)
Anche di davanti all’infinito è scomparso nella lingua contemporanea:
(19) a noi non resta che di rassegnarci ...
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boccaccia
boccàccia s. f. [pegg. di bocca] (pl. -ce). – 1. Bocca grande e sgraziata o sformata; si usa soprattutto come espressione di spregio o riferito a persona maldicente o sboccata: chiudi questa b.; non dar retta a quella boccaccia....