La pragmatica è il settore degli studi linguistici e semiotici che si occupa del rapporto fra i segni e i loro utenti, ovvero dell’uso dei segni, che ha sempre luogo in un contesto. Preannunciata dal filosofo [...] associare a un enunciato, comprendono elementi lessicali (verbi fattivi come sapere, verbi dicambiamentodistato come smettere, espressioni iterative come di nuovo) e fenomeni morfosintattici (la descrizione definita, cioè il sintagma nominale con ...
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Assieme ai ➔ nomi, i verbi sono una categoria di parole (➔ parti del discorso) cruciale nell’organizzazione lessicale e grammaticale delle lingue, al punto da essere considerati un universale linguistico: [...] verbi cosiddetti istantanei possono essere ripartiti in due sottoclassi a seconda che l’evento che descrivono implichi un cambiamentodistato (come nel caso di rompersi: si è rotta la sveglia per cui vale ho notato una sveglia rotta) o no (come nel ...
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I verbi transitivi e quelli intransitivi (la cui definizione e la cui terminologia furono fissate già nella grammatica antica) rappresentano un’opposizione fondamentale tra i ➔ verbi di una lingua. Nella [...] 2a: verbi senza -si con ausiliare essere. È realizzata da verbi con vario grado di telicità, cosiddetti incrementativi, denotanti un graduale cambiamentodistato o il graduale avvicinamento a un punto finale (gr. telos) che può non essere raggiunto ...
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Il testo descrittivo è uno dei tipi fondamentali di testo riconosciuti dalle tipologie testuali (➔ testo, tipi di). Può essere definito come il risultato di un macro atto linguistico (ossia di una azione [...] sono del tutto equivalenti: tuttavia la seconda introduce un verbo non stativo (cioè un verbo che non indica una condizione permanente, ma un processo o un cambiamentodistato), e dunque una animazione metaforica che può contribuire alla leggibilità ...
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I verbi riflessivi sono verbi pronominali (➔ pronominali, verbi) a cui è saldato un pronome riflessivo enclitico (➔ riflessivi, pronomi), il quale ha molteplici funzioni: da quella riflessiva in senso [...] è seduto o sedeva] lì, in seconda fila
Con sedere, ad es., la forma non-riflessiva indica stato (15), mentre la forma riflessiva denota un cambiamentodistato (16; Salvi & Vanelli 2004: 50). Coi verbi dispiacere e dolere, invece, nella forma non ...
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Verbi psicologici è un’etichetta generale che indica un gruppo di verbi che denotano processi mentali di varia natura e tipo (percezione, sensazione, emozione, ecc.), quali amare, pensare, spaventare, [...] causato da un agente che determina volontariamente un cambiamentodistato nell’esperiente:
(6) Mario ha spaventato Laura di proposito
(b) nell’interpretazione eventiva il cambiamentodistato nell’esperiente è involontario:
(7) Mario spaventò Laura ...
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I tempi composti sono forme della ➔ coniugazione verbale costituite da un ausiliare + il participio passato del verbo: l’ausiliare contiene le informazioni grammaticali di tempo, ➔ aspetto, modo e ➔ persona [...] meccanismi diversi: entrambi gli ausiliari sono, ad es., ammessi per descrivere situazioni che, pur non provocando un cambiamentodistato, non sono controllate volontariamente dal soggetto (per es., il telefono è [o ha] squillato all’improvviso).
I ...
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In italiano e in molte altre lingue la classe dei verbi intransitivi (➔ transitivi e intransitivi, verbi) non è omogenea, ma si divide in due gruppi principali, che si distinguono secondo il comportamento [...] , respirare, piangere, ridere, tremare, sospirare, ecc.), gli inaccusativi sono tipicamente verbi che esprimono un cambiamentodistato repentino, indipendente dalla volontà del referente del soggetto (cadere, guarire, esplodere, sparire, morire), un ...
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Nella riflessione tipologica il termine ergativo è tradizionalmente impiegato per designare un caso (di cui alcune lingue dispongono) per marcare il soggetto dei verbi transitivi (indicato solitamente [...] un verbo presenti l’alternanza ergativa sia necessario che esso esprima un cambiamentodistato o di luogo, e che includa nel suo significato il riferimento a uno stato risultante (rotto, bruciato, ecc.).
Burzio, Luigi (1986), Italian syntax. A ...
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pizzo di Stato loc. s.le m. (spreg.) L’imposizione fiscale pubblica interpretata come una forma di taglieggiamento mafioso. ◆ [tit.] Il «pizzo» di Stato [testo] Nuove tasse, imposte e contributi vengono ideati ogni giorno, senza alcuna giustificazione...
statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...