STATISTICA (XXXII, p. 506; App. I, p. 1018)
Franco Giusti
Bruno Grazia Resi
Ludovico Piccinato
Alfredo Rizzi
Metodo scientifico che ha per oggetto lo studio quantitativo di fenomeni di massa, cioè [...] stessi, il modello non varia e i coefficientidi saturazione rimangono invariati. In termini di matrici, sostituendo il vettore F con il di grande ausilio i "numeri indici sintetici" di prezzi o di quantità, che sono atti a esprimerne le variazioni ...
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Il termine complessità è oggi frequentemente usato, in campo scientifico, in contesti diversi. In quello dell'informatica, dell'analisi numerica e dell'ottimizzazione, corrisponde alla caratteristica quantitativa [...] possono essere descritte in termini di quantità, divariazione e di variabilità degli organismi; nonché, semplificando genico sia forte (con bassa ricombinazione, infatti, il coefficientedi accoppiamento tra geni può essere molto grande, senza che ...
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VARIAZIONI, CALCOLO DELLE.
Leonida Tonelli
- È quel ramo dell'analisi matematica che studia i problemi di massimo e minimo (v. massimi e minimi) relativi a quantità variabili, che si presentano sotto [...] , pure per t = 0, deve essere ≥ 0 se si tratta di un minimo, ≤ 0 se di un massimo. Queste derivate, all'infuori dicoefficienti numerici, sono date da
e cioè dalla variazione prima e dalla variazione seconda di I; e qui ω e ω′ non sono altro che le ...
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(v. equazioni, XIV, p. 132; App. III, I, p. 564; IV, I, p. 714)
Ogni anno migliaia di pubblicazioni compaiono nella letteratura scientifica e ci si dovrà quindi limitare a delineare alcune linee essenziali, [...] aspetto affascinante delle e. ellittiche sono le e. con cosiddetti coefficientidi Sobolev critici, studiate per la prima volta da H. e problemi variazionali nello spazio delle funzioni divariazione limitata (Giusti 1984), il metodo della gamma ...
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L'Ottocento: matematica. Calcolo delle probabilita e statistica
Ivo Schneider
Calcolo delle probabilità e statistica
Il ruolo di Laplace nella stocastica del XIX secolo
Numerosi autori hanno contribuito [...] Lexis a dedicarsi all'analisi della variazionedi serie di osservazioni condotte in successivi periodi di tempo, note oggi come serie storiche o temporali. Nel 1879 egli introdusse il cosiddetto coefficientedi dispersione Q, che misura il rapporto ...
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La scienza presso le civilta precolombiane. Pratiche di calcolo nell'antica Mesoamerica
John S. Justeson
Pratiche di calcolo nell'antica Mesoamerica
La matematica mesoamericana si è sviluppata al di [...] esplicitamente lo zero come coefficientedi una certa unità di tempo piuttosto che omettere di menzionare quell'unità. Non l'anno vago, quando siano prese in considerazione le variazioni reali della lunghezza dell'anno venusiano. L'anno canonico ...
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Modelli matematici in immunologia
Ulrich Behn
(Institut für Theoretische Physik, Universitat Leipzig Lipsia, Germania)
Franco Celada
(Cattedra di Immunologia, Università di Genova Genova, Italia)
Philip [...] coefficientedi Hill e hi è il campo che stimola Xi' Un campo di attive ricerche in corso è la derivazione di termini di interazione nelle variabili di modello.
Il modello è robusto rispetto a variazioni dei parametri entro certi limiti e può ...
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L'Ottocento: matematica. Equazioni differenziali alle derivate parziali
Thomas Archibald
Equazioni differenziali alle derivate parziali
Nel corso del XIX sec. la teoria delle funzioni di più variabili [...] corpo che ne rappresenta il coefficientedi conduttività, allora la quantità di calore che fluisce nella molecola le due espressioni [14] e [16] si ottiene la variazione infinitesima nella direzione x. Espressioni analoghe regolano il flusso del ...
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Econometria
Edmond Malinvaud
Introduzione
L'econometria è oggi una branca della scienza economica; ma per conoscerla a fondo bisogna tener presente che a suo tempo essa fu anche un movimento che propugnava [...] che il coefficiente a₁ è nullo. Si tratta allora di sapere se in base alle osservazioni yt e zjt si debba accettare o rifiutare questa proprietà. Un caso interessante di controllo riguarda la causalità: è possibile affermare che le variazioni della ...
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MMark Kac
di Mark Kac
SOMMARIO: 1. Preliminari. □ 2. Alcune sottigliezze matematiche. □ 3. Alcune classi generali di processi stocastici con esempi: a) processi di Markov con spazio degli stati finito [...] (in effetti una componente della velocità) ed f un coefficientedi attrito che dipende dal fluido (per es., in un gas a variazione limitata. Le difficoltà che si incontrano si possono illustrare esaminando l'integrale
Saremmo tentati di concludere ...
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variazione
variazióne s. f. [dal lat. variatio -onis, der. di variare «variare»]. – 1. Con riferimento al valore trans. del v. variare: a. Il fatto di variare, di portare o di subire qualche cambiamento nell’aspetto, nell’ordine, nell’andamento...
moltiplicatore
moltiplicatóre (ant. multiplicatóre) s. m. [dal lat. tardo multiplicator -oris]. – 1. (f. -trice) Chi, o ciò che, moltiplica; raramente riferito a persona. Nell’aritmetica elementare, il secondo dei due fattori di un prodotto...