SCHIAVITÙ
Raffaele CORSO
Ugo Enrico PAOLI
Gino LUZZATTO
Giorgio BALLADORE PALLIERI
. Presso i primitivi. - Nelle società inferiori varie sono le ragioni che portano l'uomo alla schiavitù; ma esse [...] . Lo schiavo manomesso diviene liberto dell'antico padrone.
Condizione giuridica dello schiavo. - Il dirittoromano considerava lo schiavo come oggetto di diritto, cioè come cosa. Ma il fatto che lo schiavo, pur essendo astrattamente classificato fra ...
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LAVORO (XX, p. 650)
Domenico PASTINA
Mario MARCAZAN
Mario MARCELLETTI
Nicolò CASTELLINO
Una delle novità essenziali del codice civile del 1942 è costituita dalla introduzione nel codice stesso del [...] art. 2222). La differenza fra i due tipi di lavoro corrisponde, in linea generale, a quella tra le due figure del dirittoromano di locatio operarum e di locatio operis, purché però - avverte la stessa relazione al codice - si tratti della forma più ...
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Storico del diritto, nato a Lecce il 19 luglio 1904; prof. universitario dal 1932, ha insegnato a Catania (1932-33), a Modena (1933-34), a Pisa (1934-35), a Firenze (1935-1945), ed è attualmente ordinario [...] d'interesse generale: lo studio e l'insegnamento del diritto comune, promosso efficacemente, additando in quel diritto non tanto un ammodernamento tecnico del dirittoromano quanto l'espressione giuridica, nel Medioevo, dell'impero universale ...
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MEDIOEVO
Giorgio FALCO
Angelo MONTEVERDI
. Il concetto di Medioevo, cioè di un periodo storico compreso fra l'antichità e l'età contemporanea, nasce tra il Quattro e il Cinquecento nelle grandi [...] , nel momento opportuno, il più ampio sviluppo, quando s'insediò a Bologna a leggere e ad illustrare i testi del dirittoromano. Maestro eccellente, egli attirò subito gran numero di discepoli; e assicurò così le fortune di quella scuola, che già al ...
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SENATO
Plinio FRACCARO
Pier Silverio LEICHT
Francesco ROVELLI
. Il Senato Romano. - I tre elementi originarî dello stato romano sono il re, il consiglio degli anziani (senatus) e l'assemblea popolare. [...] Staatsverfassung, Lipsia 1884, I, pp. 83, 868; II, p. 860; O. Karlowa, Röm. Rechtsgeschichte, I, Lipsia 1885, pp. 40, 355, 517, 888; P. De Francisci, Storia del dirittoromano, Roma 1926-29, I, pp. 132, 263; II, pp. 220, 269; Ch. Lécrivain, Le sénat ...
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GIUSTINIANO, imperatore d'Oriente
Angelo PERNICE
Pietro DE FRANCISCI
La figura di G. s'impone all'attenzione dello storico per la sua personalità e per l'imponenza della sua opera, che fu multiforme [...] , Geschichte der Quellen u. Litteratur des Römischen Rechts, 2ª ed., II, Lipsia 1912, pp. 365-439; P. Bonfante, Storia del dirittoromano, 3ª ed., Milano 1923, pp. 45 segg., 93 segg., 118 segg.; 171 segg.; B. Kübler, Geschichte des römischen Rechts ...
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La distinzione fra editore, tipografo, libraio è di origine piuttosto recente. Nell'uso comune si dà oggi il nome di editore a chi esercita l'industria della produzione e divulgazione di opere letterarie, [...] , che invano si è cercato di ricondurre sotto il profilo di una delle classiche figure contrattuali ereditate dal dirittoromano. La denominazione di contratto di edizione è generalmente adoperata in riferimento a questo rapporto speciale.
Sino alla ...
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LATINI
Giuseppe CARDINALI
Dalle origini alla fine della monarchia romana. - È il nome del popolo che in tempo storico abitava la vasta pianura chiamata Lazio (v.). La sua lingua appartiene al ceppo [...] p. 452 segg.; IV, pp. 94 segg., 147 segg., 336 segg., 376 segg.; E. Costa, Storia del dirittoromano pubblico, Firenze 1920, p. 216 segg.; P. Bonfante, Storia del dirittoromano, 3ª ed., Milano 1923, I, pp. 31 segg., 49 segg., 232 segg.; II, p. 35; K ...
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Poiché "amministrazione" in senso lato significa attività preordinata al conseguimento di uno scopo, s'intende come l'amministrazione pubblica possa genericamente considerarsi quale attività preordinata [...] , New York 1905; Y. Oda, Princ. de droit admin. du Japon, Parigi 1928.
Delitti contro l'Amministrazione pubblica.
Nel dirittoromano, sotto il crimen maiestatis si comprendevano non solo i delitti veri e proprî contro lo stato e la sua sicurezza ma ...
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TOLLERANZA
Felice BATTAGLIA
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. Questo termine si può definire solo in contrapposizione al suo opposto, l'intolleranza: è dunque l'astenersi, da parte d'individui, società religiose, stato, ecc., dall'osteggiare [...] quello dell'Impero. L'eresia ha come peccato e crimen, effetti religiosi e civili insieme. Il rinato culto del dirittoromano col sec. XI risuscita le norme giustinianee, mentre la codificazione canonica da Graziano in poi, riprendendo gli argomenti ...
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romano1
romano1 agg. e s. m. (f. -a) [lat. Romanus]. – 1. a. Di Roma, come città e stato del mondo antico: la storia r.; la repubblica r., l’impero r.; il popolo r., la popolazione r. (v. anche S.P.Q.R.); la civiltà, l’arte r.; la letteratura...
diritto2
diritto2 (ant. dritto) s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. In senso ampio, nel linguaggio letter. (non quindi come termine tecnico del linguaggio giur.), ciò che è giusto, o è sentito o dovrebbe essere sentito come giusto,...