BUCCIO di Ranallo
Claudio Mutini
Nacque all'Aquila nel territorio di Poppleto (Coppito, frazione dell'Aquila) assai probabilmente intorno agli ultimi anni del sec. XIIIda famiglia agiata, forse appartenente [...] storico-culturale sono i lavori di G. Pansa, L'epopea carolingia in Abruzzo, in Rass. abruzzese di storia ed arte, III 3, V (1914), pp. 7 ss.; A. Altamura, La letteratura dell'età angioina, Napoli 1952, p. 76; F. A. Ugolini, Testi volgari abruzzesi ...
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STEFANO II
Paolo Delogu
Figlio di un Costantino, apparteneva ad una famiglia nobile romana che aveva le case nella regione della via Lata (via del Corso). Non se ne conosce la data di nascita. Rimasto [...] orfano in giovane età fu allevato nei collegi del patriarchio lateranense, ricevendo gli ordini ecclesiastici zwischen Byzanz und dem Frankenreich, in Nascita dell'Europa e Europa carolingia: un'equazione da verificare, II, Spoleto 1981, pp. 919-67 ...
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CHARTRES
P. Stirnemann
(lat. Autricum)
Città della Francia nordoccidentale, capoluogo del dip. Eure-et-Loir, nella regione del Centre, situata a km. 100 ca. a S-O di Parigi, al centro della pianura [...] e la città alta sul ciglio dell'altopiano.Pertinente in età romana alla Gallia Lugdunensis, nel Medioevo C. divenne sede le sue scuole e le sue biblioteche.A partire dall'epoca carolingia gli eruditi di C. acquisirono testi sulle arti liberali, le ...
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FIBULA
V. Bierbrauer
Con il termine di f., dal lat. fibula, si indica in generale un fermaglio da veste in metallo in cui la terminazione libera di uno spillo viene infilata o incastrata in un fissaggio.Le [...] tal senso le f. vennero utilizzate in Europa fin dall'età del Bronzo. La storia delle f., nelle diverse tipologie L'esemplare più noto e più sfarzoso con un ornato ad acanto carolingio, che viene attribuito all'ambiente della seconda scuola di Metz, è ...
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CIPOLLA, Carlo
Giovanni Vigo
CIPOLLA, Carlo (Carlo M.)
Nacque a Pavia il 15 agosto 1922 da Manlio e da Bianca Bernardi. Fu lui stesso ad aggiungere al suo prenome la M. (sciolta abitualmente come «Maria»), [...] pagine chiarì il funzionamento dei sistemi monetari dell’età pre-industriale, gli intricati rapporti fra moneta piccola da Carlo Magno agli anni del miracolo economico. La riforma carolingia lasciò la sua impronta in tutta l’Europa occidentale ma, ...
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ARCHITETTO
B.M. Alfieri
L'autonomia della figura e della funzione professionale dell'a. medievale e la sua specifica appartenenza al campo dell'attività intellettuale, analogamente a quanto avvenne [...] gentilizia tardoantica, già ripreso nella scuola palatina carolingia. Su queste basi, interpretando in modo solo apprendista, che rimaneva con lui cinque o più anni (dall'età di quattordici anni, avendo prima appreso a leggere e scrivere); dopo tale ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tra il IV e l’VIII secolo la Chiesa occidentale amplia il repertorio di canti liturgici con nuovi generi [...] alla grande fioritura della trattatistica musicale di età patristica ed enciclopedistica (IV-VII sec.). Se fine di conferire uniformità alle espressioni liturgico-musicali dell’impero franco-carolingio, che nasce la notte di Natale dell’800 con l ...
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BALDACCHINO
A. M. D'Achille
Tipo di copertura di varie forme, con valore protettivo e simbolico, onorifico e decorativo, destinato a persone e cose.Il termine b. (lat. medievale baldekinus), derivato [...] , in MGH. LL, I, 1835, p. 64). Un esempio carolingio di quest'uso è costituito dal c.d. ciborio di Arnolfo di ., I, 1980, col. 1362; F. Gandolfo, La cattedrale papale in età federiciana, in Federico II e l'arte del Duecento italiano, "Atti della ...
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CIVATE
A. Guiglia Guidobaldi
(Clavades, Clavate, Clivate nei docc. medievali)
Comune della Lombardia (prov. Lecco), situato alle falde del monte Cornizzolo (l'antico Pedale) e prospiciente il piccolo [...] Mille, in Storia di Monza e della Brianza, IV, 1, L'arte dall'età romana al Rinascimento, Milano 1976, pp. 83-271: 98-100, 191-193, , a cura di C. Bertelli, II, La città del vescovo dai Carolingi al Barbarossa, Milano 1988, pp. 196-221: 205-210; V. ...
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Con francesismi si intendono i prestiti dal francese (i francesismi veri e propri, per la fase più antica della lingua detti anche, raramente, oitanismi dall’uso di designare il francese antico come lingua [...] dai dialetti e quelli usciti dall’uso, e in genere gli occasionalismi documentati in testi settoriali.
Alla dominazione carolingia (secoli IX-X) si deve l’introduzione – dapprima in forma latinizzata – di alcuni termini di origine francone, in ...
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umanesimo
umanéṡimo (raro umanismo) s. m. [der. di umano, in parallelismo con umanista, prob. con influenza del ted. Humanismus]. – 1. Nella storiografia moderna, termine (di origine ottocentesca) con cui viene indicato il periodo storico...
rinascimento
rinasciménto s. m. [der. di rinascere]. – 1. a. Il fatto di rinascere, solo con riferimento al rifiorire delle civiltà, delle arti, degli studî o anche di altre attività: il r. delle lettere, delle arti, della pittura; il r. del...