CASTELLANA Cittadina della provincia di Viterbo, situata nell'altipiano che declina dai Monti Cimini verso il Tevere. L'abitato sorge su un banco tufaceo riposante su ghiaie plioceniche (145 m.), che scende [...] usa vòlte a botte sestiacute. Al portale maestro Lorenzo e il figlio suo Jacopo diedero struttura romanica. (Per la città antica, v. falerii).
V. tav. CXXV.
Bibl.: G. Clausse, in Revue de l'art chrétien, 1897, pp. 271-79; O. del Frate, Guida storica ...
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Villa Giulia 43.969, Pittore di
P. Bocci
Ceramografo falisco, della tecnica a figure rosse, del gruppo di vasi attribuiti alla fabbrica di Falerii. Appartiene al primo periodo della produzione falisca, [...] in quanto usa ancora la linea a rilievo.
Gli si attribuiscono anche lo stàmnos 43.970 a Villa Giulia, proveniente da Vignanello, lo skỳphos Berkeley 8990 e forse il frammento Tubinga F 15, con satiri, ...
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Vedi ETRUSCA, Arte dell'anno: 1960 - 1994
ETRUSCA, Arte (v. vol. III p. 466)
G. Colonna
La voce Etrusca arte è stata scritta da R. Bianchi Bandinelli nel 1960, quando, sull'onda della grande mostra del [...] Pirro e la più o meno traumatica conclusione delle «rivolte» di Caere (intorno al 273 a.C.), Volsinii (264 a.C.) e Falerii (241 a.C.), suggellanti a un oltre un secolo di distanza dalla distruzione di Veio l'esclusivo dominio di Roma sul litorale sud ...
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Popoli e culture dell'Italia preromana. I Falisci
Mauro Cristofani
I falisci
Gente dell’Italia preromana (gr. Φαλίσκοι; lat. Falisci) che occupava una zona poco estesa del Lazio, costituita da pianori tufacei [...] del Ferro. Sempre a partire dalla prima metà dell’VIII sec. a.C. si distinguono altri centri di limitata estensione: a ovest di Falerii, Nepi (15 ha ca.), a nord Corchiano (10 ha ca.) e Vignanello (4,5 ha ca.), tutti posti su speroni rocciosi difesi ...
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VILLA GIULIA, Pittore di
M. Cagiano de Azevedo
Ceramografo attico che deriva il nome dal cratere a campana del Museo di Villa Giulia, (v. roma, Sez. l, ii, 2), trovato a Falerii, con donne danzanti. [...] Egli è uno di quei manieristi seguaci di Douris che lavorano un po' prima della metà del V sec. a. C.
I circa novanta vasi da lui dipinti provengono sia dalla Grecia che dall'Italia e comprendono molte ...
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FALISCI, Vasi
P. Mingazzini
Nell'ambito della ceramica etrusca del IV sec. a. C., occupa un posto distinto una classe di vasi dipinti, che può con grande probabilità essere assegnata al territorio dei [...] ne è il capolavoro, col grande cratere a volute del Museo di Villa Giulia a Roma, rinvenuto in una tomba presso Falerii, perfetto per la forma, per la decorazione, per le scene figurate. Il soggetto del quadro principale, altamente suggestivo di per ...
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Comune della regione falisca menzionato solo nella tradizione letteraria. Posto sulla via Amerina, presto scomparve: esisteva però ancora al principio dell'età volgare. Non deve essere stato lontano da [...] . Non ebbe altra notorietà se non per i versi fescennini (v.).
Bibl.: F. Mancinelli Scotti, Relaz. d. scavi eseguiti a Narce, Faleri, Corchiano, ecc., Roma 1897; G. F. Gamurrini, Se Corchiano sia l'antica Fescennio, in Rend. d. Lincei, sc. mor., III ...
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Villa Giulia 1755, Pittore di
Ceramografo falisco, della tecnica a figure rosse, del periodo iniziale della produzione falisca, quando nel disegno è usata la linea a rilievo come in Grecia, e le pitture [...] sono assai vicine ai modelli attici.
Gli si attribuiscono tre stàmnoi a Villa Giulia, da Falerii, con scene dionisiache. Due di questi sono così simili al Pittore di Diespater che devono essere dello stesso ceramista. Al Pittore di Diespater il ...
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(lat. Minerva) Antica divinità italica, entrata presto, probabilmente attraverso gli Etruschi, nel novero delle divinità dei Romani; in seguito fu identificata con la greca Atena. Il suo culto fu introdotto [...] in Roma probabilmente al tempo dei Tarquini. Con Giove e Giunone fece parte della triade capitolina. Dopo la presa di Falerii (241) fu dedicato un tempio, sul Celio, a M. capta; sempre all’età repubblicana (ma in una fase più antica) risale il tempio ...
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Uomo politico e condottiero dell'antica Roma. Censore nel 403 a. C., tribuno militare con potestà consolare negli anni 401, 398, 394, 386, 384, 381. Dittatore nel 396, conquistò Veio assediata già da dieci [...] anni, aumentando di più che la metà il territorio di Roma. Nel 394 concluse la pace con Falerii. Nel 391, condannato per accusa non accertata, andò in esilio ad Ardea. Nel 390, secondo una tradizione non accettata dalla critica storica, C., eletto ...
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falera
fàlera s. f. [dal lat. phalĕrae f. pl., gr. ϕάλαρα neutro pl., der. di ϕάλος «cimiero»]. – Nome dei dischi di varia materia, ma specialmente di metallo, usati nell’antichità a scopo ornamentale su corazze o bardature di cavalli, e concessi...