Matematico italiano (Trieste 1909 - Roma 1954); prof. di geometria analitica e descrittiva nell'univ. di Roma (dal 1939), uno dei principali esponenti della moderna scuola geometrica italiana. Alla geometria [...] per questioni di matematica applicata. Opere: Le superficie razionali nelle lezioni del prof. F. Enriques, 1939; Funzioniabeliane e matrici di Riemann, 1942; Abelsche Funktionen und algebraische Geometrie, post., 1956. Fu redattore dell'Enciclopedia ...
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Matematico italiano (Palermo 1875 - ivi 1946). Prof. univ. dal 1906, insegnò a Cagliari, Parma, Catania e dal 1914 a Palermo, dove diresse, dallo stesso anno, i Rendiconti del circolo matematico di Palermo, [...] alle curve situate su tali superfici, in una memoria che ottenne, nel 1909, il premio Bordin dell'Accademia di Francia. Con il Bagnera, il De F. sviluppò ricerche sulla teoria delle funzioniabeliane. Socio corrispondente dei Lincei (1935). ...
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Botanica
Si dice di un organo (per es., una foglia) quando il suo contorno ha quasi esattamente la forma di un ellisse, ha cioè i due estremi arrotondati; oppure, meno propriamente, quando i due estremi [...] valore in tutto il piano complesso godente di tali proprietà viene chiamata funzione e. (K.G.J. Jacobi, K. Weierstrass). Una loro generalizzazione sono le funzioniabeliane.
Curve e. Curve algebriche, le coordinate dei cui punti si possono esprimere ...
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Matematico tedesco (Breselenz, Hannover, 1826 - Selasca, presso Intra, 1866). Autore di fondamentali lavori, seppur non numerosi, che hanno aperto diversi campi di ricerca nella matematica moderna. In [...] superficie composta da più fogli piani sovrapposti (riemanniana o superficie di R.). In una memoria del 1857 sulle funzioniabeliane vengono studiate le funzioni algebriche di una variabile e i loro integrali (Matrice di R. e Teorema di R.-Roch). A R ...
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Agraria
Entità comprese in una specie (dette anche spesso razze). Per la nomenclatura delle piante coltivate il Congresso internazionale di orticoltura del 1952 stabilì alcune norme e propose il termine [...] ); si può riguardare anche come v. di gruppo. Dal punto di vista analitico lo studio delle v. abeliane equivale allo studio delle funzioni meromorfe di p variabili complesse, con 2p periodi indipendenti (i generatori del gruppo di traslazioni), e si ...
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Algebra moderna. - L'"algebra moderna", che meglio si potrebbe chiamare "algebra astratta" o "algebra generale", si è sviluppata soprattutto negli ultimi venticinque anni dal connubio dell'algebra classica [...] ha potuto portare a fondo la classificazione delle cosiddette "matrici di Riemann", che si presentano nella teoria delle funzioniabeliane.
Bibl.: H. Hasse, Höhere Algebra, 2 voll., Berlino e Lipsia 1926, 1927; W. Krull, Idealtheorie, in Ergebnisse ...
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Matematico (Ybbs an der Donau, Amstetten, 1865 - ivi 1945), prof. nell'univ. di Innsbruck (1895), poi di Vienna (1903). Le sue ricerche riguardano principalmente l'analisi e le sue applicazioni alla fisica [...] matematica: specialmente importante il suo contributo alla teoria delle funzioniabeliane, modulari e automorfe, alla teoria della serie theta, ai problemi d'inversione degli integrali abeliani su una curva algebrica. Rimane legata al suo nome la ...
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Matematico (Osterfeld, Münster, 1815 - Berlino 1897). Prof. all'univ. di Berlino, membro dell'Accademia di Berlino, fu celebrato dai matematici contemporanei come il più grande analista vivente. Portano [...] analitiche fu pubblicato nel 1843, ma rimase per molto tempo ignorato; la notorietà invece gli derivò da una memoria sulle funzioniabeliane pubblicata nel 1854 sul Journal für die reine und angewandte Mathematik di A. L. di Crelle. Nel 1856 fu ...
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Matematico francese (Dieuze, Lorena, 1822 - Parigi 1901), uno dei più grandi analisti della seconda metà del sec. 19º. Ancora studente (1843-44), comunicò a C. G. J. Jacobi i risultati delle sue ricerche [...] sulle funzioniabeliane e sulla trasformazione delle funzioni ellittiche. Membro della Académie des Sciences (1856), prof. all'École polytechnique e alla Sorbona (dal 1869); socio straniero dei Lincei (1883). Esercitò larghissima influenza anche ...
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omologia
omologìa s. f. [dal gr. ὁμολογία, der. di ὁμόλογος «omologo»]. – 1. In genere, il fatto di essere omologo; corrispondenza, conformità, equivalenza tra più parti, termini, elementi, ecc.: o. tra istituzioni, tra organismi politici...