(XV, p. 338)
Filologia classica. - Nell'ultimo sessantennio la f. classica − intesa come disciplina rivolta allo studio dei testi greci e latini antichi con particolare attenzione alla loro trasmissione, [...] ).
Comunque, per quanto si vada manifestando una crescente comunità d'interessi e di problemi fra i vari paesi, che si passa dai primi secoli medievali (quando il dominio germanico a prevalente cultura orale limita molto lo scritto) agli ultimi, ...
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Con riferimento alla nozione di discendenza generazionale che il termine ''famiglia'' implica, la locuzione f. l. fa riferimento a gruppi di lingue che risultino in qualche modo imparentate fra loro (v. [...] che essa manifesti, al pari di altre, una discendenza da un archetipo comune, cosicché si può ben dire che l'etichetta stessa di f. l , ciascuna delle quali definisce caso per caso le lingue germaniche, le lingue slave, le lingue celtiche, le lingue ...
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VENETI (lat. Veneti; gr. Οὐένετοι, ‛Ενετοί, 'Ενετοί)
Giacomo DEVOTO
Francesco RIBEZZO
Il nome di Veneti indica le popolazioni indoeuropee diverse dalle italiche e dalle celtiche, stabilite nella pianura [...] o non piuttosto umbra (v. umbri), perché data la comune origine e la possibilità che il cammino di Umbri e Veneti ekupeϑaris, nome proprio o qualifica di persona, un composto del tipo germanico ehu-skalk "mozzo dei cavalli", da ide. eku̯os, pannon. ...
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Linguista francese, nato nel 1902 ad Aleppo (Siria), morto nel 1976. Studiò a Parigi, dove fu allievo di A. Meillet (doctorat-ès-lettres, 1935). Direttore di ricerca all'École Pratique des Hautes Études [...] anche con competenza e originalità di slavo, celtico, germanico, lingue dell'Asia minore, ecc., e di vari propriamente 'benvenistiano' in linguistica, e questo malgrado la non comune durata e continuità del suo magistero (anche se, naturalmente ...
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Raffaele Simone
Lingue
E glòssama e’ fonì, fonì manechò (in griko, «La nostra lingua è voce, voce soltanto»)
Lingue minacciate
di Raffaele Simone
20 febbraio
Alla vigilia della giornata internazionale [...] di 12 minoranze linguistiche ‘storiche’, ossia di comunità dislocate sul territorio nazionale che parlano una lingua diversa dalla italiana, costituite dalle popolazioni albanesi, catalane, germaniche, greche, slovene e croate e di quelle parlanti ...
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di Silvia Morgana
La storia linguistica dell’Ottocento copre un arco cronologico più esteso rispetto al mero XIX secolo e va dall’arrivo dei francesi in Italia nel 1796 fino al 1915: è infatti l’inizio [...] di sbrani» e non «l’intendersi di quelli che possiedono una lingua in comune» (Bruni 1996). Se l’italofonia, cioè la capacità di parlare italiano, . Modesto invece l’apporto germanico, nonostante la dominazione austriaca (➔ germanismi). A parte i ➔ ...
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Con il termine origini ci si riferisce convenzionalmente alla fase aurorale delle lingue romanze (o neolatine), quando testi (o frammenti di testi) scritti in volgare cominciarono a essere conservati su [...] e a livelli diversi di formalità, era adoperato in situazioni comunicative di tipo orale (Stotz 1994: 177-178). Il latino bilinguismo romanzo-germanico: i Giuramenti di Strasburgo dell’842, che sancirono l’alleanza fra Ludovico il Germanico e Carlo ...
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L’Italia può vantare il maggior trattato di linguistica dell’Europa medievale, il De vulgari eloquentia di ➔ Dante Alighieri, scritto in latino per definire i caratteri del volgare illustre, in cui, per [...] da non costituire la lingua di un popolo, ma con in comune «molto linguaggio di azione» (il medesimo linguaggio che Vico aveva del sanscrito e ne riconobbe la parentela con le lingue germaniche e con il latino. Siamo ai margini della linguistica ...
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Sebbene con italiano si alluda qui alla lingua, non a chi la parla, la diffusione della lingua italiana fuori d’Italia può spesso essere desunta solo dal contatto con la civiltà italiana. Questa considerazione [...] . Italiani, soprattutto fiorentini, agivano anche nell’ambito della lega anseatica, e a Colonia c’era la più grande comunità italiana in Germania.
I più noti erano i ‘lombardi’, che non venivano tanto dalla Lombardia, quanto da Asti e Chieri in ...
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DEVOTO, Giacomo
Aldo L. Prosdocimi
Nacque il 19 luglio 1897 a Genova da Luigi, clinico e patologo prima a Genova poi trasferitosi a Pavia e quindi a Milano, e da Luigia Cortese. Conseguita la maturità [...] dell'Institut de France, dell'Istituto archeologico germanico di Roma; era socio corrispondente dell'Istituto Dicendo "italico" in questo secondo senso, dò una definizione comune a quella massa di tradizioni indeuropee che dall'Oglio all'Adige ...
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specchio
spècchio s. m. [lat. specŭlum, der. di specĕre «guardare»; il n. 11 attraverso il sign. di «che si vede subito, in un’occhiata»]. – 1. Lastra di vetro alla quale, tramite un processo di verniciatura, viene fatto aderire un sottile...
almenda
almènda s. f. [dal lat. mediev. almenda, che è dal germ. almende, propr. «proprietà comune»]. – Nel medioevo germanico, territorio comune indiviso, situato fuori del villaggio agricolo, dove tutti i membri della comunità potevano andare...