Cultura cavalleresca
Maria Luisa Meneghetti
Nell'arco dei cent'anni che precedono gli inizi della Scuola poetica siciliana, un genere letterario del tutto nuovo ‒ il romanzo cortese-cavalleresco ‒ nasce, [...] in cuore l'immagine della donna amata, e dunque a legarlo a lei in modo definitivo (Cligès, vv. 726-733, e GiacomodaLentini, Amor è un‹o› desio che ven da core, vv. 9-11: "che li ochi rapresenta‹n› a lo core / d'onni cosa che veden bono e rio ...
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trobar clus
Gianluigi Toja
Nella sua accezione storico-letteraria è la maniera stilistica propria della poesia occitanica di comporre in forma difficile, ermetica, contrapposta al trobar leu o plan, [...] di adeguarsi ai modelli occitanici, ed è appariscente in taluni qualificati adepti, quali ‛ il Notaro ' GiacomodaLentini, Guido delle Colonne, Paganino da Serzana: si tratta quasi sempre di un empirico uso degli strumenti artigianali (rime ricche ...
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sopra (sovra; sor)
Ugo Vignuzzi
Voce di frequenza abbastanza alta nell'opera dantesca: complessivamente oltre trecento presenze in tutte le opere del D. canonico e nel Fiore, mentre è assente nel Detto.
All'interno [...] propendere più decisamente per l'ipotesi del francesismo. Tale ipotesi risulta rafforzata da forme quali ‛ sorcotto ', nel Fiore, o ‛ sorcoitanza ' (dal francese sorcuidance) in GiacomodaLentini Ben m'è venuto 31: si veda quanto dicono al riguardo ...
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udire (audire; odire)
Alessandro Niccoli
1. Compare in tutte le opere, compresi il Fiore e il Detto, con un indice di frequenza abbastanza elevato (234 presenze complessive); le forme più attestate sono [...] ' e derivati non devono essere necessariamente considerati come latinismi, perché sono attestati anche nella tradizione ‛ siciliana ' (GiacomodaLentini) e toscana (B. Latini); cfr. in proposito Barbi, Vita Nuova, p. CCLXXXVI; Petrocchi, a If XXVI ...
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LAMBERTAZZI, Fabruzzo
Armando Antonelli
Nacque a Bologna intorno agli anni '40 del Duecento da Tommasino. Il L. non è quindi da confondere con il contemporaneo Fabruzzo di Guiduccio Lambertazzi, di [...] Pistoia e Guido Cavalcanti, localizzate nella coperta anteriore interna, e di Anonimo, GiacomodaLentini e Abate di Tivoli, nella coperta posteriore interna di seguito al testo di Fabruzzo Lambertazzi. La quarta attestazione si trova nel codice Pal ...
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già (già mai)
Riccardo Ambrosini
1. Alla scarsa frequenza dell'avverbio che si riscontra nella Vita Nuova e nel Convivio (20 e 21 attestazioni rispettive), nelle cui prose manca il nesso ‛ g. mai ' (nella [...] , " sempre ", al v. 9. L'uso in poesia di ‛ g. mai ' è sulla scia di una tradizione che, dai poeti siciliani (GiacomodaLentini Madonna, dir vi voglio 39; Tommaso di Sasso D'amoroso paese 50) e toscani (Guittone Ahi, Deo, che dolorosa 79, in rima ...
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io (eo)
Riccardo Ambrosini
1. Del pronome di prima persona singolare con funzione di soggetto le forme sono ‛ eo ', chiaro tributo alla tradione poetica siciliana, fugacemente e, almeno nelle edizioni, [...] della scuola siciliana: limitatamente all'opera di GiacomodaLentini si ricordi, per il primo tipo, qual son io; XXXI 64 diss'io.
Un modulo frequente di transizione è costituito nella Commedia da E io (Pg XI 127, II 106, XVI 31, If XIX 37, XX 100, ...
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MONACI, Ernesto
Domenico Proietti
– Nacque il 20 febbr. 1844, da Anacleto e da Rosa Panunzi, a Soriano nel Cimino (presso Viterbo), dove il padre era «governatore» della tenuta della famiglia Chigi. [...] in cui, sulla base di una non perfetta ricostruzione della tenzone poetica tra Pier delle Vigne, Iacopo Mostacci e GiacomodaLentini, si negava la toscanizzazione dei testi della Scuola poetica siciliana, affermando l’esistenza, sin dagli inizi del ...
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ne ('nde)
1. Della particella ‛ ne ' due sono le funzioni: a) sostitutiva-riferenziale, sia come pronome (v. 3.) che avverbio (v. 3.1.); b) pronominale, con significato di " (a) noi " (v. 4.). La prima [...] in Rime dubbie I 3: v. 4), assente nella tradizione stilnovistica, ma non raro nella tradizione letteraria del XIII secolo, daGiacomodaLentini (Madonna, dir vo voglio 69 " perché no mi'nde lasso? "; ‛ nde ' non è enclitico, ad es. in Guiderdone ...
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siciliana, scuola
Mario Marti
Con questa indicazione storiografica (nei primi secoli tuttavia si diceva solo ‛ i Siciliani ' forse con maggiore precisione e proprietà), viene designato complessivamente [...] indifferenziata di temi e di personaggi; che anzi nella corale concordia spiccano, per esempio, le voci del notaio GiacomodaLentini, il creatore del sonetto, la cui importanza non può essere limitata al fatto di essere stato iniziatore e maestro ...
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notaio
notàio (o notaro; ant. e region. nodaro) s. m. (f. -a, non com.) [lat. notarius (der. di nota «nota»), propr. «chi prende annotazioni durante un discorso», e nel lat. tardo «scrivano» al servizio di privati o della pubblica amministrazione...
bisticcio
bistìccio s. m. [der. di bisticciare]. – 1. Litigio non grave e passeggero, battibecco, scambio vivace di parole: i soliti b. fra suocera e nuora; un b. da bambini; s’è trattato di un b. tra innamorati. 2. Artificio stilistico, usato...