Il Novecento è il secolo dell’immagine e del suono, e la radio ne è una delle espressioni più caratterizzanti. La voce esce per la prima volta dal privato, dallo spazio comunque limitato nel quale da sempre [...] -1976 iniziano a trasmettere molte radio libere (Radio Alice: Bologna; Radio Popolare: Milano; Radio Radicale: Roma, Milano, Bari malvezzi dell’italiano contemporaneo, Napoli, Morano.
Cordoni, Giovanni, Ortoleva, Peppino & Verna, Nicoletta (2006 ...
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Si intendono per volgari medievali d’Italia le varietà linguistiche diverse dal latino scritte in Italia nel medioevo e nel primo Rinascimento prima dell’imporsi del fiorentino, chiamato ben presto toscano [...] di Niccolò III d’Este, che lo informava sulla guerra di Bologna, di scrivergli in volgare e non in latino. La sua lettera che a Venezia è già riflesso nell’opera poetica di Giovanni Quirini (1295 - 1333 circa). Nella prima metà del Quattrocento ...
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di Christoph Schwarze
I clitici (dal gr. klíno «flettersi») costituiscono una categorie di parole variegata, caratterizzate essenzialmente dal fatto di essere brevi o brevissime (monosillabe o bisillabe); [...] Chiavacci Leonardi, Milano, Mondadori, 1991-1997, 3 voll.
Boccaccio, Giovanni (1980), Decameron, a cura di V. Branca, Torino, Einaudi. , a cura di L. Renzi, G. Salvi & A. Cardinaletti, Bologna, il Mulino, 1988-1995, 3 voll., vol. 1° (La frase. ...
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Il vocabolario è uno dei pochi prodotti culturali che si siano sviluppati in autonomia in epoca moderna (cfr. Auroux 1992: 33). È vero che dizionari e glossari esistevano già in epoca classica, simili [...] termine di riferimento, anche se a volte polemico. Il milanese Giovanni Gherardini fra il 1838 e il 1840 diede alle stampe due Marino, 2-5 aprile 1992), a cura di H. Pessina Longo, Bologna, CLUEB, pp. 29-43.
Sessa, Mirella (1984), La terminologia ...
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La vicenda biografica di Giovanni Boccaccio, nato a Certaldo (o a Firenze) nel 1313 da famiglia benestante del contado fiorentino, e morto nello stesso borgo della Valdelsa nel 1375, è di primaria importanza [...] .
Rafti, Patrizia (1996-2001), «Lumina dictionum». Interpunzione e prosa in Giovanni Boccaccio, «Studi sul Boccaccio» 24, pp. 59-121; 25, pp storia, strutture, a cura di F. Albano Leoni et al., Bologna, il Mulino, pp. 167-201 (poi in Id., Italia ...
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L’esigenza di ordinare in base a precisi parametri il panorama delle parlate dialettali d’Italia è stata avvertita fin dagli albori della dialettologia scientifica, anche se i tentativi compiuti in tal [...] suffissi: [kanˈte] «cantare», [tle] «telaio») e in Emilia-Romagna (a Bologna si ha una netta /ɛ/, come in [sɛl] «sale», [aˈmɛr] , «L’Italia dialettale» 1, pp. 12-26.
Pellegrini, Giovanni Battista (1975), I cinque sistemi dell’italo-romanzo, in Id., ...
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Per comprendere il nesso tra storia della lingua e storia della Chiesa è sufficiente ricordare i caratteri cruciali delle cosiddette religioni abramitiche, le religioni, cioè, che vedono nelle vicende [...] dell’elocutione di Demetrio Falereo, Venezia, Bernardo Giunta e Giovanni Battista Ciotti.
Passavanti, Iacopo (1856), Lo specchio . Le parti e il bene comune da Dante a Guicciardini, Bologna, il Mulino.
D’Aguanno, Daniele (2006), Il Nuovo Testamento ...
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Si definiscono frasi infinitive quelle frasi (sia principali che subordinate) in cui il predicato è costituito da un verbo all’infinito. La frase infinitiva può comparire in varie costruzioni, e cioè: [...] Gli occhiali d’oro, Il giardino dei Finzi-Contini).
Boccaccio, Giovanni (1985), Decameron, a cura di V. Branca, Milano, Mondadori (1987), I promessi sposi, a cura di T. Di Salvo, Bologna, Zanichelli.
Maraini, Dacia (1963), L’età del malessere, Torino, ...
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La più antica grammatica italiana che si conosca è trasmessa, anonima, dalle prime carte del codice Reginense Latino 1370 della Biblioteca Apostolica Vaticana (nota perciò come Grammatichetta vaticana; [...] 1999), e ne era autore un umanista e uomo di legge, Giovanni Francesco Fortunio, che si trovava allora in qualità di podestà ad Ancona Salvatore Corticelli (1745) fu ideato a uso del seminario di Bologna, e a questo scopo ridotto a «metodo» (si ...
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I verbi transitivi e quelli intransitivi (la cui definizione e la cui terminologia furono fissate già nella grammatica antica) rappresentano un’opposizione fondamentale tra i ➔ verbi di una lingua. Nella [...] 1988: 61-62):
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a. Mario ha dato il libro a Giovanni
b. Mario ha promesso un regalo ai ragazzi
c. Mario ha messo il Giampaolo & Vanelli, Laura (2004), Nuova grammatica italiana, Bologna, il Mulino.
Schäfer, Florian (2008), The syntax of ( ...
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attenzionare v. tr. (bur.) Richiamare l’attenzione su qualcuno o su qualcosa | Per estensione, seguire, tenere d’occhio, prendere in esame (detto di cose, oltre che di persone). ◆ Nel linguaggio brigatista significa che il militante di vecchia...
studentato s. m. Alloggio in cui abitano gli studenti fuori sede, in genere durante il periodo universitario. ◆ Da Prati a Centocelle, e poi Eur, Primavalle, San Giovanni, Garbatella. Sempre a Roma occupate anche tutte le sedi della facoltà...