Filosofo italiano (Francavilla a Mare 1844 - Napoli 1922). Nel 1885 successe nell'univ. di Napoli a F. Fiorentino, di cui proseguì la tradizione neokantiana; socio nazionale dei Lincei (1907). Opere principali: [...] dell'intuizione (1881); Le idee morali in Grecia prima d'Aristotele (1882); Coscienza, volontà, libertà (1884); L'idealismo indeterminista (1898); Il materialismo psicofisico e la dottrina del parallelismo in psicologia (1901), l'opera più notevole ...
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Filosofo francese (Elbeuf-sur-Seine 1882 - Parigi 1954); dal 1942 prof. alla Sorbona e dal 1948 membro dell'Istituto di Francia; socio straniero dei Lincei (1951). Il pensiero di Le S., preoccupato di [...] collegare lo studio concreto dell'uomo a una metafisica dei valori, viene a volte classificato come idealismo ("sperimentale e psicologico", in contrapposizione a quello "dialettico e oggettivo" di O. Hamelin, suo maestro), come spiritualismo, come ...
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EVOLA, Giulio Cesare Andrea (Julius)
Luca Lo Bianco
Nacque a Roma il 19 maggio 1898 da Vincenzo e da Concetta Frangipane, in una famiglia aristocratica e cattolica, di lontana ascendenza spagnola. Adolescente, [...] 135-139; necr.: in Corriere della sera, 12 giugno 1974; Il Tempo, 13 giugno 1974; cfr. inoltre E. Servadio, E., l'idealismo magico e la tradizione ermetica, in L'Italia letteraria, 19 marzo 1931; D. Piazza, Contro ilmondo moderno, ibid., 29 apr. 1934 ...
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Farber, Marvin
Filosofo statunitense (Buffalo, New York 1901 - Minneapolis 1980). Fu prof. nell’univ. di Buffalo, direttore (dal 1940) della rivista Philosophy and phenomenological research. Seguace [...] , si è proposto di unirla al materialismo liberandola dal dogma della ‘coscienza pura’. La fenomenologia così depurata da ogni idealismo diventa per F. un metodo per la chiarificazione dei concetti che sono alla base della scienza. Le sue opere ...
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Pseudonimo del critico letterario russo A. L. Flekser (n. Žitomir 1863 - m. 1926), autore di una serie di saggi su critici russi (Russkie kritiki, 1896, tra cui V. G. Belinskij e N. A. Dobroljubov che [...] egli attaccò violentemente), su Leonardo da Vinci e su Dostoevskij. V. fu un sostenitore accanito dell'idealismo contro i metodi critici del materialismo. Dopo la rivoluzione scrisse soprattutto sul teatro e sul balletto. ...
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Liebmann, Otto
Filosofo tedesco (Löwenberg, Slesia, 1840 - Jena 1912). Fu uno dei più notevoli rappresentanti del neokantismo tedesco della seconda metà del sec. 19°. Ostile alle interpretazioni idealistiche [...] , difese l’esigenza di tornare al nucleo più importante del pensiero di Kant, da lui individuato nell’«idealismo trascendentale», ossia nella tesi della necessaria correlazione tra le condizioni a priori dell’esperienza e l’oggettività del ...
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triadico, processo
Procedimento costituito di tre elementi. Nella filosofia di Proclo (➔), processo t. è l’insieme dei tre momenti (μονή, πρόοδος, ἐπιστρομή) attraverso i quali l’Essere originario ineffabile [...] , dapprima in sé permanente, si esplica generando l’intera realtà per poi ritornare in sé. Nella terminologia dell’idealismo neohegeliano, processo, ritmo, nesso t. (della realtà, dello spirito, dell’io, dell’autocoscienza, ecc.) è quello costituito ...
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Filosofo (n. Mount Joy, Pennsylvania, 1873 - m. 1953), prof. (dal 1931) alla Yale University. Particolarmente interessato al problema del valore, si dedicò alla costruzione di un'"ontologia assiologica", [...] e la sua inseparabilità dal valore. In questa prospettiva tentò un superamento della contrapposizione tra realismo e idealismo per recuperare l'unica dimensione speculativa effettivamente valida, quella filosofia perenne non coincidente con nessun ...
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JACOBI, Friedrich Heinrich
Pantaleo Carabellese
Filosofo, fratello del poeta Johann Georg, nato a Düsseldorf il 25 gennaio 1743, morto a Monaco il 10 marzo 1819. Dal padre commerciante, fu anch'egli [...] come tale, e quindi finisca in un assoluto vuoto, in una assoluta ignoranza. Il critico, per essere coerente, deve diventare assoluto idealista, e cioè deve far capo a un sapere che non è sapere reale ma assoluta ignoranza del reale. A questo sapere ...
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Filosofo austriaco (Vienna 1758 - Kiel 1823). L'importanza storica del R. risiede nelle sue relazioni con la filosofia di Kant, i suoi Briefe über die kantische Philosophie (1786-87; 2a ed. 1790-92) diedero [...] e anzi le condizionava tutte, compresa la logica (anche questa tesi ha avuto notevole importanza per gli sviluppi dell'idealismo e soprattutto per Fichte) e pertanto non poteva che fondarsi su un fatto originario e indiscutibile colto nella coscienza ...
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idealismo
s. m. [der. di ideale]. – 1. a. In filosofia, ogni concezione che tende a risolvere la realtà nell’idea, intesa o come contenuto soggettivo di coscienza (i. soggettivo), o come suprema forma e categoria razionale della realtà (i....
ideale
agg. e s. m. [dal lat. tardo idealis, der. del gr. ἰδέα: v. idea]. – 1. agg. a. Che appartiene o è proprio dell’idea, intesa come entità essenzialmente mentale e spirituale contrapposta alla realtà esterna; quindi, in genere, che non...