Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Ludwig Feuerbach, dopo gli studi teologici a Heidelberg e filosofici a Berlino sotto [...]
Criticato da Max Stirner ne L’unico e la sua proprietà (uscito nel 1844 e datato 1845) per aver mantenuto l’idealismo e la teologia cristiana attraverso la morale dell’amore e la supremazia del genere umano sull’individuo, Feuerbach da un lato cerca ...
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Sellars, Roy Wood
Filosofo statunitense (Egmondville, Ontario, Canada, 1880 - Ann Arbor, Michigan, 1973). Prof. all’univ. del Michigan (1923-56), fu uno degli esponenti del cosiddetto realismo critico, [...] ’opera collettanea Essays in critical realism (1920), cui egli partecipò. In polemica con il neorealismo e con l’idealismo, S. sviluppò una prospettiva gnoseologica secondo la quale i giudizi conoscitivi non sono né descrizioni né riproduzioni degli ...
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Storico della logica e filosofo della scienza tedesco (n. Hagen 1928) cittadino statunitense dal 1944. Filosofo dai vasti interessi, R. ha contribuito in modo rilevante alla conoscenza della logica araba [...] alla sua interpretazione semantica. In ambito epistemologico si è distinto per il suo tentativo di conciliazione tra pragmatismo e idealismo.
Vita
Trasferitosi negli Stati Uniti nel 1938, ha portato a termine i suoi studi presso l'univ. di Princeton ...
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Filosofo inglese (Haddington 1872 - Weybridge 1940). Prof. (1902-24) all'univ. di Aberdeen, e dal 1924 vicecancelliere dell'univ. di Leeds. Studioso di Hegel (Origin and significance of Hegel's logic, [...] 's phenomenology of mind, 2 voll., 1910), passò, dopo la tragica esperienza della prima guerra mondiale, da un idealismo assoluto, originale elaborazione dello hegelismo (An outline of the idealistic construction of experience, 1906), a una sorta di ...
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LA VIA, Vincenzo
Filosofo, nato a Nicosia il 28 gennaio 1895. Dal 1940 titolare di filosofia alla facoltà di Magistero dell'univ. di Messina, e dal 1958 di filosofia teoretica alla facoltà di Lettere [...] o naturalistico, l'istanza idealistica secondo cui l'essere è interno al conoscere, dall'altra, contro lo stesso idealismo, interpretato però come mero fenomenismo e formalismo, sostiene che il contenuto del conoscere non è l'essere fenomenico o ...
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Filosofo ed erudito poligrafo, nato a Como nel 1841, morto a Todi nel 1918. Studiò diritto a Padova, poi storia e geografia a Bologna, quindi matematica, scienze naturali ed economiche in Italia e all'estero; [...] tentò, attraverso una sintesi di tutte le scienze, di fondere positivismo e idealismo, interpretando la "cosmica evoluzione" con la formula pitagorica dell'unità e dell'armonia concepite come "realtà massime della natura e del pensiero, dell'essere e ...
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Filosofo francese (Parigi 1869 - Aix-les-Bains 1944). Fondatore e direttore della Revue de métaphysique et de morale, prof. alla Sorbona (1909), editore delle Oeuvres complètes di B. Pascal (14 voll., [...] esponenti del pensiero francese nella prima metà del secolo. La posizione del B. si può considerare un idealismo critico o criticismo orientato storicisticamente con prevalenti interessi epistemologici. La filosofia è concepita dal B. come attività ...
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Scrittore portoghese (Bilbao 1829 - Torre, Almada, 1912); discepolo di A. Herculano, pubblicò raccolte di versi (Poesias, 1850; Versos, 1862; Canções da tarde, 1866; Flores agrestes, 1870; Livro do monte, [...] 1896), il poema Paquita (1866), satire, idillî, pagine descrittive, letterarie, storiche e tre volumi di Memórias (1894-1907). La sua arte rispecchia la fase di transizione dall'idealismo romantico a un'estetica realista. ...
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INTELLETTUALISMO
Vito FAZIO-ALLMAYER
. L'uso del termine intellettualismo, in senso critico, è recente e certamente posteriore all'inversione dell'uso dei termini intelletto e ragione. Nel Rinascimento [...] dialettico nel quale la ragione realizza sé stessa attraverso la contraddizione (Hegel e tutto il dialettismo da Cusano all'idealismo attuale) e la contraddizione sia perciò un carattere sempre risolventesi, ma mai eliminabile del reale; oppure se il ...
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Storico della filosofia e indianista, nato il 7 gennaio 1845 a Oberdries, morto il 7 luglio 1919 a Kiel, ove dal 1887 insegnava storia della filosofia in quell'università. Il suo pensiero filosofico è [...] der Metaphysik; e dalla prefazione alla prima edizione (1877) si può desumerne l'atteggiamento fondamentale, secondo il quale "nell'idealismo fondato dal Kant e reso perfetto dallo Schopenhauer" (delle cui opere il D. curò la più ampia e migliore ...
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idealismo
s. m. [der. di ideale]. – 1. a. In filosofia, ogni concezione che tende a risolvere la realtà nell’idea, intesa o come contenuto soggettivo di coscienza (i. soggettivo), o come suprema forma e categoria razionale della realtà (i....
ideale
agg. e s. m. [dal lat. tardo idealis, der. del gr. ἰδέα: v. idea]. – 1. agg. a. Che appartiene o è proprio dell’idea, intesa come entità essenzialmente mentale e spirituale contrapposta alla realtà esterna; quindi, in genere, che non...