NEOCRITICISMO
Guido CALOGERO
Termine filosofico, il cui significato dipende da quello assunto dal vocabolo "criticismo" in quanto si riferisce alla "critica" kantiana: "neocritica", o anche "neokantiana" [...] , rispondendo da un lato all'esigenza di ritornare alle sane origini kantiane, dopo gli estremi a cui era giunto l'idealismo postkantiano per opera degli epigoni, e dall'altro a quella di opporsi, da un punto di vista generalmente spiritualistico e ...
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GONELLA, Guido
Ugo LEONE
Mario BENDISCIOLI
Professore, giornalista e uomo politico, nato a Verona il 18 settembre 1905. Fin da studente fu attivo nel movimento cattolico. Laureato in giurisprudenza [...] nelle università di Pavia e Bari, insistendo nella critica del positivismo giuridico e dell'idealismo hegeliano e nella rivendicazione del diritto naturale. Contemporaneamente svolgeva attività giornalistica nell'Osservatore romano, commentaudo ...
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JØRGENSEN, Jørgen Jens Frederik Theodor
Marco M. Olivetti
Filosofo danese, nato a Haderuo il 1° aprile 1894, morto a Copenaghen il 30 luglio 1969. Insegnò all'università di Copenaghen dal 1926 al 1964 [...] Dopo il neokantismo iniziale (Paul Natorp som Repraesentant for den kritiske Idealisme, "Paul Natorp come rappresentante dell'idealismo critico", 1918) si orientò verso il neopositivismo logico e partecipò al movimento scientifico per la sintesi. Nel ...
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Filosofo ed erudito, nato il 20 novembre 1857 a Pistoia. Ha insegnato filosofia all'università di Napoli dal 1887 al 1908. Si è occupato, oltre che di filosofia, di storia della letteratura e delle arti: [...] tratta dei più varî argomenti. La sua dottrina speculativa è basata sulla critica kantiana ed è venuta svolgendosi come un idealismo teistico: essa postula un assoluto soggetto che trascende la vita umana e al quale i singoli soggetti tentano di ...
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Sommario di pedagogia come scienza filosofica
Davide Spanio
Pedagogia come filosofia
Il Sommario di pedagogia come scienza filosofica (d’ora in poi Sommario), pubblicato in due volumi, tra il 1913 e [...] quali la tradizione, da Socrate in poi, aveva guardato come all’apparire del vero, dovevano anch’essi tradursi nella trama ideale in cui era l’Io a palesarsi, unificando il molteplice nel concetto di sé («conceptus sui»). Non vi era insomma concetto ...
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Gentile: Manzoni e Leopardi
Gaspare Polizzi
L’attenzione per l’opera di Giacomo Leopardi (1798-1837) e di Alessandro Manzoni (1785-1873) rimane costante in Gentile per tutta la vita. L’impegno critico [...] amico del M., e per certi rispetti suo scolaro» (p. 15). Tale concretezza fa la grandezza di Manzoni, l’adesione all’ideale religioso cristiano
messo a contatto con l’umanità inferiore, e sogguardato, di tanto in tanto, con gli occhi di chi comincia ...
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Stewart, James
Luigi Guarnieri
Nome d'arte di James Maitlandt, attore cinematografico statunitense, nato a Indiana il 20 maggio 1908 e morto a Los Angeles il 2 luglio 1997. Uno degli interpreti più [...] Partita d'azzardo) di George Marshall al fianco di Marlene Dietrich.
Tornò a lavorare con Capra nella perfetta commedia idealista e 'democratica' Mr. Smith goes to Washington (1939; Mister Smith va a Washington) ‒ per la quale ottenne una nomination ...
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Saggista e moralista (Resina 1887 - Roma 1941). Redattore del quotidiano Il Mondo e, soppresso questo, di altri giornali (fra cui da ultimo il Popolo di Roma), avversò il fascismo (Diario politico, post., [...] dedicò al giornalismo e alla saggistica, impegnandosi inoltre, sul piano filosofico, a sintetizzare le esigenze del pragmatismo e dell'idealismo (Teoria del pragmatismo trascendentale, 1915; Saggi di etica e di filosofia del diritto, 1915) e, dopo la ...
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Filosofo e pedagogista (Lissa, Posnania, 1839 - Litoměřice, Boemia, 1920). Seguace della pedagogia herbartiana, insegnò nel Paedagogium municipale di Vienna e diresse l'annessa scuola di tirocinio; fu [...] anni, si orientò sempre più verso il cattolicesimo e la filosofia tomistica, che egli considerava la più pura forma d'idealismo (Geschichte des Idealismus, 1894-97; 2a ed. 1907, notevole per la chiarezza e la sistematicità della vasta trattazione). ...
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Nacque il 25 febbraio 1866 a Pescasseroli (prov. di Aquila), ma Napoli fu ben presto la sua dimora abituale. Ivi entrò, nel 1876, in un collegio diretto da sacerdoti. Scampato dal terremoto di Casamicciola [...] fascismo è rimasto fermo a un liberalismo in cui predominano i motivi proprî della sua cultura.
La filosofia del C. può denominarsi un "idealismo storico", in quanto enuclea dall'unità dello spirito (ch'è per lui il principio d'ogni realtà) le forme ...
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idealismo
s. m. [der. di ideale]. – 1. a. In filosofia, ogni concezione che tende a risolvere la realtà nell’idea, intesa o come contenuto soggettivo di coscienza (i. soggettivo), o come suprema forma e categoria razionale della realtà (i....
ideale
agg. e s. m. [dal lat. tardo idealis, der. del gr. ἰδέα: v. idea]. – 1. agg. a. Che appartiene o è proprio dell’idea, intesa come entità essenzialmente mentale e spirituale contrapposta alla realtà esterna; quindi, in genere, che non...