Pittore norvegese, nato il 17 dicembre 1802 a Fredrikshald, morto a Monaco il 16 gennaio 1842. Studiò prima nella Scuola reale di disegno e arti in Cristiania, poi nell'Accademia delle arti in Copenaghen, [...] una pittura limpida e chiara. Tuttavia la piena visione dello scopo della sua arte, che mirava a conciliare realismo e idealismo in un'espressione di bellezza fatta di epico chiarore e di romantico sentimento, la raggiunse la prima volta mediante la ...
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Scrittore olandese, nato all'Aia nel 1863, morto nel 1923. Cominciò scrivendo versi, ma la sua grande importanza per la letteratura olandese è dovuta alla sua attività di prosatore. Il suo primo lavoro [...] negativi: Majesteit (1893), Wereldvrede (1895), fantasia della vita di corte d'un regno fantastico, sono privi, nonostante tutto l'idealismo e lo splendore dello stile, di verità e di calore vitale; lo stesso si può forse dire a proposito di Psyche ...
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Croce e la critica stilistica
Alfredo Stussi
Stilistica e linguistica
Tra la fine dell’Otto e l’inizio del Novecento la stilistica come educazione al bello stile viene riproposta in forme notevolmente [...] del Vossler, le cui idee sulla lingua e lo stile hanno preso forma nuova e ben più matura in Positivismo e idealismo nella scienza del linguaggio […] (Problemi di estetica, 1° vol., cit., p. 171).
Aveva già ricevuto in omaggio l’edizione originale ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
George Berkeley è uno dei più fini interpreti della way of ideas (il metodo delle idee [...] è quello che indaga sui princìpi attivi, da cui le stesse idee dipendono.
Idee passive e spiriti attivi: verso un nuovo idealismo
L’“intera conoscenza umana” – si legge nei Principi – può essere “ridotta a due argomenti”: “quello delle idee e quello ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La storia della filosofia italiana dell’Ottocento è caratterizzata dalla preoccupazione [...] in Italia nel 1861. Non ha vissuto persecuzioni di carattere politico, e non ha partecipato se non da lontano al movimento ideale che aveva condotto all’unità. Il suo Hegel non è quello per così dire “dinamico” della Fenomenologia dello spirito, ma è ...
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CHIARINI, Luigi
Gianni Rondolino
Nacque a Roma il 20 giugno 1900 da Carlo e da Giulia Rosada. Dopo la laurea in giurisprudenza, si occupò di critica e di teoria letteraria, collaborando ad alcune riviste [...] a scrivere in La religiosità dell'arte e della filosofia (in Quadrivio, 1° luglio 1934, n. 36), "la grande forza dell'idealismo, la sua moralità è il suo vero e concreto realismo". Di qui un interesse particolare per quegli autori e quelle opere che ...
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OLIVETTI, Marco Maria
Pierluigi Valenza
– Nacque a Roma il 24 maggio 1943, secondogenito di Oscar e di Lucia Giannini.
Conseguita la maturità classica presso l’Istituto S. Maria, si iscrisse alla facoltà [...] di Jacobi (Padova 1970). Di maggiore respiro teoretico e storiografico è Filosofia della religione come problema storico. Romanticismo e idealismo romantico (ibid. 1974), opera di cui era programmato un secondo volume che però non vide mai la luce ...
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Radhakrishnan, Sarvepalli
Filosofo indiano (Tirutani, Madras, 1888 - Madras 1975).
Vita
Nato in una famiglia profondamente religiosa, si formò all’interno di missioni cristiane, dove entrò in contatto [...] se affermiamo che l’Universo non sia un movimento irrazionale, bensì una tensione costante verso un ideale superiore. Un idealista, in questo senso, è un teleologista (An idealist view of life, 2a ed. 1947). E nella teleologia affonda le radici ...
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Filosofo (Leonberg, Württemberg, 1775 - Ragaz, Svizzera, 1854); studiò nel seminario teologico protestante di Tubinga, dove strinse amicizia con Hegel e Hölderlin e dove conseguì il titolo di magister [...] intuizione intellettuale e costituisce pertanto l'autentico organo della filosofia come sapere dell'Assoluto (di qui la qualifica di idealismo "estetico" a volte attribuita al pensiero di S. o, quanto meno, a questa sua fase). Frattanto la situazione ...
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Filosofo (Grass Valley, California, 1855 - Boston 1916). Dopo aver studiato negli USA e in Germania (tra gli altri con H. Lotze), fu (dal 1882) professore alla Harvard University. Preoccupazione dominante [...] 'esperienza umana. Ma se nei suoi primi scritti come The religious aspect of philosophy (1885) è più evidente la tensione tra ideali morali ed esigenze individuali, nella sua opera più famosa, The world and the individual (2 voll., 1900-01; trad. it ...
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idealismo
s. m. [der. di ideale]. – 1. a. In filosofia, ogni concezione che tende a risolvere la realtà nell’idea, intesa o come contenuto soggettivo di coscienza (i. soggettivo), o come suprema forma e categoria razionale della realtà (i....
ideale
agg. e s. m. [dal lat. tardo idealis, der. del gr. ἰδέα: v. idea]. – 1. agg. a. Che appartiene o è proprio dell’idea, intesa come entità essenzialmente mentale e spirituale contrapposta alla realtà esterna; quindi, in genere, che non...