Filosofia
Nella filosofia greca, in rapporto al significato del termine greco πέρας («limite»), ciò che è completo perché condotto a termine, ciò che ha forma, ordine, armonia e bellezza e quindi ciò che [...] teologica cristiana, nella scolastica, nella filosofia moderna, soprattutto in B. Spinoza, nella speculazione romantica e infine nell’idealismo hegeliano. La tematica del f. (o della finitezza) come caratteristica propria dell’uomo è svolta dall ...
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SCHAFF, Adam
Giuseppe Bedeschi
Filosofo, nato a Leopoli il 10 marzo 1913; ha studiato a Leopoli e alla Éccole des Sciences politiques a Parigi; nel 1945 si è laureato in filosofia all'università di [...] formulazioni linguistiche.
Diverse sue opere sono state tradotte in italiano: La teoria della verità nel materialismo e nell'idealismo (Milano 1959); La filosofia dell'uomo (Roma 1963); Introduzione alla semantica (ivi 1965); Il marxismo e la persona ...
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GIULIANO, Balbino
Nato a Fossano in Piemonte il 4 gennaio 1849, laureatosi in lettere e in filosofia nell'università di Torino, insegnò nei licei, nell'istituto superiore di magistero di Firenze, nell'università [...] della storia (Torino 1906); La religiosità dello spirito (Palermo 1909); Il torto di Hegel (Roma 1910); Il valore degli ideali (Torino 1914); Il primato di un popolo (Gioberti, Fichte) (Catania 1915); L'esperienza politica dell'Italia (Firenze 1921 ...
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Come termine filosofico, l'antitesi è un generale rapporto d'opposizione tra due concetti, variamente determinato e messo in valore nelle singole concezioni speculative. Aristotele, che per primo ne teorizzò [...] scolastica, assunse poi grande importanza nel pensiero moderno, quando la posizione kantiana delle antinomie pose all'idealismo posteriore il problema del loro superamento, nelle varie concezioni della dialettica, come conciliazioni dell'antitesi con ...
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NORDAL, Sigurdhur, Jóhannesson
Mario GABRIELI
Critico e storico islandese, nato a Eyjólfsstadhir nel Vatnsdalur il 14 ottobre 1886; è il maggiore studioso vivente di antichità nordiche. Ha insegnato [...] menning, "Cultura islandese", 1942).
Critico d'indirizzo saintebeuviano per il suo tentativo di fondere insieme positivismo e idealismo, il Nordal si è anche cimentato nella creazione poetica (Fornar ástir, "Antichi amori", 1919) sempre restando però ...
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Le eredita/2: i postumi della crisi modernista [1914-1958]
Giacomo Losito
Permanenze e discontinuità
Un pontificato di guerra e di mediazione (1914-1922)
Il ristabilimento della pace fra gli uomini [...] nazione, Bologna 2002, pp. 80-94, 200-227. Sulla presa di distanze di Omodeo v. in partic. p. 224.
76 Cfr. G. Verucci, Idealisti all’Indice, cit., pp. 120-124.
77 Cfr. L. Bedeschi, Buonaiuti, il concordato e la Chiesa, cit., pp. 109-131.
78 Cfr. F ...
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FAZIO-ALLMAYER, Vito
Francesco M. Biscione
Nacque a Palermo il 21 nov. 1885 da Giuseppe Emanuele Fazio (originario di Alcamo, già ufficiale garibaldino, conservatore del Museo nazionale di Palermo) [...] dell'arte (poi in Opere, IV, pp. 103-113), metteva in dubbio che a proposito del F. si potesse parlare ancora di idealismo attuale (ora in B. Croce, Conversazioni critiche. Serie terza, Bari 1951, pp. 119- 122).
Caduto il fascismo, il F. fu epurato e ...
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DELLA CORTE, Andrea
Bianca Maria Antolini
Nato a Napoli il 5 apr. 1883 da Francesco e da Emilia Peirce, studiò giurisprudenza all'università di Napoli, mentre per gli studi musicali egli stesso dichiarava [...] particolarmente, affiancò quella di storico e musicologo: nel lavoro storico-critico si basò sempre sui principî dell'idealismo crociano, riconoscendo tuttavia l'importanza dell'esattezza scientifica e del rigore di metodo, secondo gli insegnamenti ...
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presupposto
Ciò che si presuppone o si deve ammettere come precedente ad altro e sua condizione, ciò che è posto a fondamento di un ragionamento, di un’argomentazione, in modo consapevole o inconsapevole. [...] epoca moderna da Descartes, attraverso il dubbio iperbolico, e ha trovato accoglienza soprattutto nell’ambito dell’idealismo postkantiano, segnatamente nella filosofia di Hegel. Questi, criticando il modo di procedere della tradizione metafisica, che ...
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Jodl, Friedrich
Filosofo tedesco (Monaco 1849- Vienna 1914). Insegnò nelle univ. di Praga e di Vienna. Fu uno dei più notevoli rappresentanti del positivismo tedesco del 19° sec., del quale condivise [...] scienza moderna. Sulla scorta di Feuerbach e di Comte, J. si fece sostenitore di una religione dell’umanità, ispirata all’ideale del «diventar dio dell’uomo». Tra le sue opere si segnalano: Wesen und Ziele der ethischen Bewegung in Deutschland (1893 ...
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idealismo
s. m. [der. di ideale]. – 1. a. In filosofia, ogni concezione che tende a risolvere la realtà nell’idea, intesa o come contenuto soggettivo di coscienza (i. soggettivo), o come suprema forma e categoria razionale della realtà (i....
ideale
agg. e s. m. [dal lat. tardo idealis, der. del gr. ἰδέα: v. idea]. – 1. agg. a. Che appartiene o è proprio dell’idea, intesa come entità essenzialmente mentale e spirituale contrapposta alla realtà esterna; quindi, in genere, che non...