Scrittore e filosofo (Parigi 1694 - ivi 1778). Nato da famiglia borghese, ricevette un'eccellente educazione umanistica al collegio Louis-le-Grand tenuto dai gesuiti. Precocissimo autore di versi leggeri [...] gran secolo. Oggi esse appaiono vere e proprie dissertazioni in favore della tolleranza, della libertà, dell'abolizione degli odî di razza e direligione. La stessa vis polemica, che nelle tragedie sopraffà la forza rappresentativa e artistica, anima ...
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Filosofo (Stoccarda 1770 - Berlino 1831). Dopo aver compiuto gli studî ginnasiali nella sua città, entrò nel 1788 nello Stift di Tübingen, una sorta di seminario protestante, dove ebbe come condiscepoli [...] momenti tratti dalla storia dell'arte e della religione, della scienza e della politica, quanto tematiche greco dove si realizza la libertàdi alcuni nella forma etico-estetica della vita della polis, alla libertà universale astratta del mondo romano ...
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Filosofo e scrittore (Ginevra 1712 - Ermenonville, Oise, 1778). Figlio di un orologiaio, non ebbe una regolare istruzione, e a soli tredici anni fu mandato come apprendista presso un incisore, occupazione [...] di garantire la libertàdi ciascuno, che non sarà più la libertà naturale dello stato di natura, perduta con questo, ma la libertà tuttavia esso deve stabilire i dogmi della religione civile: esistenza di Dio potente e provvidente, immortalità dell' ...
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In senso oggettivo, il complesso di norme giuridiche, che comandano o vietano determinati comportamenti ai soggetti che ne sono destinatari, in senso soggettivo, la facoltà o pretesa, tutelata dalla legge, [...] poteri pubblici e sono, perciò, d. «negativi di difesa». Tra di essi rientrano i diversi aspetti della libertà individuale (di manifestazione del pensiero, direligione, di stampa, di circolazione, di stipulazione dei contratti ecc.), il d. ad ...
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Ente dotato di potestà territoriale, che esercita tale potestà a titolo originario, in modo stabile ed effettivo e in piena indipendenza da altri enti.
Lo S. può definirsi come organizzazione di una comunità, [...] astrale, molto oppressiva nei confronti dei cittadini specialmente in fatto direligione. A un Consiglio di sapienti, forniti di conoscenze teologiche, che poi costituiscono i principi informatori di tutta la vita della pòlis, spetta il compito ...
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Filosofo (Königsberg 1724 - ivi 1804). Di genitori pietisti, K. ricevette, specie dalla madre, una severa educazione etico-religiosa: frequentò il Collegium Fridericianum, diretto dal pastore F. A. Schultz, [...] presupposto essenziale è la libertàdi questa volontà, libertà che le permette di non sottostare necessariamente a Federico Guglielmo II, Die Religion innerhalb der grenzen der blossen Vernunft (1793); la religione diviene semplice strumento per ...
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Individuo della specie umana, senza distinzione di sesso, età, condizione sociale ecc., considerato sia come elemento a sé stante sia come facente parte di un gruppo o di una collettività.
Antropologia
A [...] . 39 TCE). La libera circolazione delle p. implica anche il divieto di restrizioni alla libertàdi stabilimento nel territorio di un altro Stato al fine di aprire agenzie, succursali, filiali, costituire imprese e società, nonché esercitare attività ...
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I rappresentanti del movimento filosofico iniziato nell’età di Socrate da Antistene e perpetuatosi in tutto lo sviluppo della cultura antica. Il nome deriva dal ginnasio di Cinosarge, il luogo di riunione [...] svergognatezza» cinica; ma è anche la prima energica esperienza del valore della libertà individuale; così anche la παρρησία, la libertàdi linguaggio e di giudizio, è scuola di dura sincerità morale.
La scuola cinica ebbe una vita lunga, mantenendo ...
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Orientamento di pensiero che riconosce l’esistenza di un Dio come prima causa, creatore e ordinatore del mondo: questa concezione costituisce, insieme all’immortalità dell’anima, il nucleo della religione [...] ° sec. e soprattutto nel 18°, un significato polemico contro le religioni storiche, le chiese, contro l’idea di rivelazione o di mistero, in nome della ragione e della libertàdi coscienza. Iniziatore del d. è considerato E. Herbert of Cherbury, che ...
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Pensatore (Heston, Middlesex, 1676 - Londra 1729); tra i più notevoli rappresentanti del deismo inglese, difese la libertàdi pensiero, sostenendo che essa è anzi il più valido sostegno della religione [...] (A discourse of free thinking, occasioned by the rise and growth of a sect called freethinkers, 1713) ...
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libertà (ant. libertate e libertade) s. f. [dal lat. libertas -atis]. – 1. a. L’esser libero, lo stato di chi è libero: amo la mia l.; non posso rinunciare alla mia l.; L. va cercando, ch’è sì cara, Come sa chi per lei vita rifiuta (Dante);...
religione
religióne s. f. [dal lat. religio -onis, prob. affine a religare «legare», con riferimento al valore vincolante degli obblighi e dei divieti sacrali]. – 1. a. Complesso di credenze, sentimenti, riti che legano un individuo o un gruppo...