In italiano i nomi (chiamati anche, con termine tradizionale, sostantivi) sono una delle ➔ parti del discorso variabili (anche se esistono nomi invariabili) e, come accade in tutte le lingue, occupano, [...] evento, circostanza, accadimento, ecc., come alti o formali.
Alcuni nomi operano come nomi generali (vale a che/di) e circostanza (la circostanza che/di). Ma nel linguaggio colloquiale (➔ colloquiale, lingua) hanno questa funzione anche altri nomi ...
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La negazione di frase è una risorsa che segnala che la situazione descritta in una frase non sussiste: in altri termini, essa inverte il valore di verità di una frase dichiarativa. In italiano, dove essa [...] in prospettiva funzionale (Bernini & Ramat 1996) e formale (Zanuttini 1997), nonché nelle sue relazioni con la logica , come in sit autem sermo vester, est, est; non, non «ma il vostro linguaggio sia: “sì” se è sì, “no” se è no» (Matteo 5, 37 ...
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Il termine koinè (meno diffusa la variante grafica coinè) proviene dal greco koinē´, femminile dell’agg. koinós «comune» accordato con diálektos s.f. «lingua», indicante la lingua letteraria usata dai [...] come naturale derivato dell’esperienza umanistica e il linguaggio della tradizione poetica precedente.
La zona veneta raggiunge fin dal Quattrocento la produzione scritta e formale della élite dirigente concentrata nella corte papale o ...
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L’imperfetto è un tempo passato del verbo (➔ coniugazione verbale; ➔ modi del verbo), che indica principalmente simultaneità rispetto a un momento passato (Bertinetto 1986; Vanelli 1991). Dal punto di [...] è una risorsa tipica della narrativa letteraria e del linguaggio giornalistico (per questo è chiamato anche cronistico). Siccome si espande nell’italiano parlato, o comunque in contesti non formali, si ha nel caso dell’imperfetto che prende il posto ...
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Giacomo Leopardi (Recanati 1798 - Napoli 1837) ricevette nell’infanzia un’educazione tradizionale, affidata a istruttori ecclesiastici. L’analisi linguistica degli scritti del periodo 1809-1810 non a caso [...] linea con la tradizione scritta di livello sostenuto o formale (cfr. Vitale 1992). Nel settore lessicale, la 3 voll.
Leopardi, Giacomo (1998), La varietà delle lingue. Pensieri sul linguaggio, lo stile e la cultura italiana, a cura di S. Gensini, ...
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I latinismi sono elementi linguistici attinti dal latino (parole e significati di parole, elementi grafici o fonetici, costrutti sintattici) e giunti in italiano in momenti diversi della sua storia. Occorre [...] (legista, statuto, codicillo, ecc.), della filosofia (coscienza, ragione, dottrina, sostanza, causa, razionale, formale, ecc.).
Molti latinismi giungono attraverso il linguaggio delle scienze, spesso attraverso la mediazione di compendi o di opere ...
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Le frasi causali sono frasi subordinate che esprimono la causa (➔ causalità, espressione della) o il motivo dell’evento codificato nella principale; più in generale, esse rientrano tra le costruzioni sintattiche [...] la forza comunicativa dell’enunciato è data dalla somiglianza formale fra le due subordinate, in contrasto con la differenza successiva
Questo tipo di causale è piuttosto diffuso nel linguaggio giornalistico, come mostra il brano seguente:
(28) Nel ...
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Va chiarito preliminarmente che in ambito musicale l’aggettivo popolare può avere almeno due significati. Nel primo, equivale all’inglese popular (o pop): la locuzione musica popolare (popular music) è [...] Modugno presenta più di un tratto in comune con il linguaggio operistico, con il quale condivide la stereotipia e certo : 36-105), che, in contrapposizione con l’esibita noncuranza formale dei testi urlati, ne rivitalizzano lo stile, talora sotto l ...
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Il proverbio (dal lat. provĕrbiu(m), da vĕrbum «parola») è oggetto di studio di numerose discipline: letteratura, sociologia, antropologia, dialettologia, storia delle tradizioni popolari (nell’insieme [...] a questa funzione mnemonica «si debba la presenza di siffatte caratteristiche formali alla base di ogni tradizione retorica e poetica» (ibid.: XII).
(c) Apparenta il proverbio al linguaggio poetico anche il fitto ricorso alle figure del suono, come ...
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I possessivi (aggettivi e pronomi) indicano una relazione tra un’entità e un possessore (reale o figurato). In particolare, essi rinviano a colui che instaura una relazione (per lo più di possesso, ma [...] . = myagg. house]
A causa di tale identità formale, nella letteratura specialistica è stato proposto che aggettivi e (1988: 230), mentre «oggi si evita, tranne che nel linguaggio burocratico e nella prosa letteraria di singoli scrittori, […] di far ...
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formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine in filosofia. a. Nella distinzione aristotelica...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...