In linguistica, il fenomeno fonetico del cambiamento di timbro di una vocale per assimilazione a distanza. Il caso più tipico è quello in cui la vocale accentata si assimila più o meno alla vocale o semivocale [...] di sillaba finale. La m., all’interno delle lingue indoeuropee, è caratteristica delle lingue germaniche, anglosassoni e nordiche. All’interno delle lingueromanze la m., ignota al toscano e all’italiano letterario, è viva, o è stata viva, nei ...
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Categoria morfologica della lingua latina, di natura nominale e caratterizzata dal suffisso -nd-. Sembra derivato dal gerundivo. Può sostituire l’infinito per tutti i rapporti sintattici che non siano [...] tipo verbale. La forma ablativale, in sostituzione dell’infinito e del participio presente predicativo, si mantiene nelle lingueromanze (it. cantando, fr. chantant; dopo preposizione subentra l’infinito: difficile a farsi, lat. ad faciendum), nelle ...
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Prima di affrontare la descrizione del sistema fonologico dell’italiano, occorre illustrare brevemente il significato del termine fonologia. Lo studio dei suoni prodotti dall’apparato fonatorio è l’oggetto [...] ortoepica) comparata con quelle delle principali varietà regionali.
L’italiano appartiene al gruppo delle lingueromanze o neolatine (➔ lingueromanze e italiano), cioè storicamente derivate dal latino parlato. Per quanto riguarda il sistema ...
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La sintassi si occupa dei modi in cui le parole possono combinarsi, delle strutture (o costruzioni) che così si ottengono e degli effetti che tali combinazioni hanno su altri piani, come quello della ➔ [...] da una sola frase) e di biclausali (formate da due frasi collegate tra loro in vario modo).
Al pari di altre lingueromanze (come spagnolo e francese), l’italiano usa tecniche particolari per introdurre elementi nuovi, sia che si tratti di un evento ...
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Come indicò Saussure (1916), la lingua si può studiare in due modi: o lungo l’asse della simultaneità, descrivendo il sistema di fenomeni esistente in un momento dato, in una certa comunità di parlanti, [...] fosti e foste muovono da *fusti e *fustis.
(f) Futuro. «Si può credere che tra le cause dell’ostracismo dato dalle lingueromanze al futuro latino sia che esso veniva a coincidere nella forma con altri tempi, amabo per es. con amabam» (Parodi 1957: I ...
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La morfologia è il settore della linguistica che studia la struttura interna delle parole e le relazioni fra i cambiamenti di forma e i cambiamenti di senso delle parole. Ad es., la parola italiano può [...] / la panna, ma anche al fatto che nomi semanticamente e formalmente simili possano avere genere diverso in un’altra linguaromanza. Ad es., ai nomi aria, arte, calma, nuvola, femminili in italiano, corrispondono nomi maschili in francese (air, art ...
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Per focalizzazione si intende l’insieme di fenomeni che consentono di mettere una porzione di enunciato in maggiore evidenza di altre. Gli enunciati infatti non solo trasmettono informazioni, ma spesso [...] ). Ne portano traccia i primissimi documenti in volgare, come i placiti campani degli anni 960 e seguenti (➔ italiano antico; ➔ lingueromanze e italiano):
(45) Sao ko kelle terre, per kelle fini que ki contene, trenta anni le possette parte Sancti ...
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Il soggetto (dal lat. subiĕctu(m) «che sta sotto», calco del gr. hypókeímenon) indica una funzione grammaticale fondamentale nella frase, insieme a quelle di ➔ oggetto e di predicato (➔ predicato, tipi [...] , Bulzoni, pp. 51-89.
Vanelli, Laura, Renzi, Lorenzo & Benincà, Paola (1985), Tipologia dei pronomi soggetto nelle lingueromanze, «Quaderni patavini di linguistica» 5, pp. 49-66.
Zamboni, Alberto (2000), Alle origini dell’italiano. Dinamiche e ...
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Il lessico è l’insieme dei lessemi (o, con termine non tecnico, delle parole) di una lingua. Come altre lingue nazionali, che vengono usate da secoli per molte delle principali funzioni comunicative, anche [...] evidenti.
In primo luogo, la peculiare storia linguistica italiana ha fatto sì che la nostra sia stata, fra tutte le lingueromanze, quella caratterizzata da un contatto più intenso e prolungato col latino colto. Benché a rigore i prestiti dal latino ...
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Pronuncia è il termine correntemente usato, anche dai non specialisti, per designare il modo di articolare i suoni di una lingua (si parla infatti di pronuncia della erre, di difetto di pronuncia, ecc.) [...] come il francese e l’inglese, le differenze tra grafia e pronuncia sono piuttosto limitate (➔ lingueromanze e italiano). Si vedano le tabelle seguenti, che riportano i ➔ grafemi dell’italiano e la corrispondente realizzazione fonologica: sono pochi ...
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romanzo1
romanżo1 agg. [dal fr. ant. romanz, che risale alla locuz. lat. *romanĭce loqui «parlare latino»]. – In linguistica e in filologia, sinon. di neolatino: le lingue r.; filologia r., che ha per oggetto di studio, soprattutto comparativo,...
romanza
romanża s. f. [dal fr. romance (femm.), che a sua volta è dallo spagn. romance (masch.) e dal provenz. romans, che risalgono all’avverbio lat. pop. *romanice «al modo dei Romani, in lingua latina»]. – 1. In letteratura, componimento...