La pragmatica è il settore degli studi linguistici e semiotici che si occupa del rapporto fra i segni e i loro utenti, ovvero dell’uso dei segni, che ha sempre luogo in un contesto. Preannunciata dal filosofo [...] della pertinenza» (Sperber & Wilson 1986), che ha dato luogo negli anni a un paradigma di ricerca molto duttile e fortunato. consente di identificare punti di rilevanza transizionale all’interno dei turni conversazionali (i punti in cui è ...
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Come indicò Saussure (1916), la lingua si può studiare in due modi: o lungo l’asse della simultaneità, descrivendo il sistema di fenomeni esistente in un momento dato, in una certa comunità di parlanti, [...] e diacronia non si possono separare nettamente e vanno considerate come punti di vista differenti da cui si traguarda il medesimo oggetto, dei verbi dare, fare, stare, andare colle forme corrispondenti dell’indicativo (tipo dai o da’ in luogo di ...
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La morfologia è il settore della linguistica che studia la struttura interna delle parole e le relazioni fra i cambiamenti di forma e i cambiamenti di senso delle parole. Ad es., la parola italiano può [...] / francese, Tunisia / tunisino). Dal punto di vista della posizione dei morfemi nella parola, i morfemi flessivi affisso flessivo, usato per indicare i rapporti fra parole (in primo luogo l’➔ accordo);
(b) gli affissi tendono a cumulare più funzioni ...
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di Silvia Morgana
La storia linguistica dell’Ottocento copre un arco cronologico più esteso rispetto al mero XIX secolo e va dall’arrivo dei francesi in Italia nel 1796 fino al 1915: è infatti l’inizio [...] In quello stesso anno esce l’edizione definitiva dei Promessi sposi, punto di arrivo della ricerca manzoniana di una lingua media (Serianni 2009: 245-261). È in parte da correggere il luogo comune che considera l’opera di Carducci il canto del cigno ...
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Le lingue dei segni nel mondo
Mauro Mottinelli
Virginia Volterra
A differenza delle lingue vocali, che usano il canale acustico-vocale, le lingue dei segni si servono della modalità visivo-gestuale. [...] Paesi dove la ricerca era già in atto. All’epoca la lingua dei segni non aveva neppure un nome. I sordi, che la usavano la prima classe comprende i segni che hanno come luogo di articolazione diversi punti del corpo del segnante (per es., donna, fig ...
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Gli studiosi moderni, come già i retori e i grammatici del mondo classico e umanistico, hanno tentato di ordinare i testi raggruppandoli in classi omogenee. Ne sono emerse varie tipologie testuali, divergenti [...] le conseguenze negative, al punto da uscirne stremata, le popolazioni di altri paesi (in primo luogo la Spagna e la orali differiscono per una serie di tratti, il più vistoso dei quali riguarda naturalmente il materiale di cui si costituisce il piano ...
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Vicino Oriente antico. L'analisi linguistica
Gábor Zólyomi
Giovanni Garbini
L'analisi linguistica
Grammatica
di Gábor Zólyomi
A partire dal III millennio, se non prima, in Mesopotamia vi furono due [...] sumerico e le due versioni erano separate da un segno simile ai due punti. Vi erano inoltre testi bilingui in cui, come nel caso delle liste dei segni corrispondono a due o a tre consonanti; l'esistenza di radici monoconsonantiche ha dato luogo a ...
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Insieme alle ➔ consonanti, le vocali (dal lat. (litteram) vocālem «lettera provvista di voce») sono una delle due fondamentali categorie di foni linguistici (➔ fonetica; ➔ fonologia).
Per definire le vocali [...] come i punti cardinali permettono di definire anche posizioni intermedie). In primo luogo, attraverso un l’origine degli assi è invertita (ovvero sono invertiti i valori dei due assi) per ottenere una raffigurazione dello spazio vocalico più vicina ...
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Pronuncia è il termine correntemente usato, anche dai non specialisti, per designare il modo di articolare i suoni di una lingua (si parla infatti di pronuncia della erre, di difetto di pronuncia, ecc.) [...] più o meno accurata, più o meno trascurata. Dal punto di vista dell’analisi fonetica (➔ fonetica), questi concetti sono prosa hanno rappresentato infatti per molti anni uno dei pochi luoghi di realizzazione della pronuncia modello: la pronuncia degli ...
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L’area linguisticamente meridionale d’Italia comprende in realtà anche zone che, dal punto di vista geografico, sono ancora centrali, come una parte della provincia di Ascoli Piceno, a sud del fiume Aso, [...] , o schwa, /ə/; ➔ scevà), a volte, a seconda deiluoghi, con l’eccezione di /-a/. A Monticchio, frazione dell [ˈkːju] da plus è nota fino a Teramo e all’Aquila). In alcuni punti (ad es., nelle parlate fra Lazio e Campania), /kj-/ può giungere fino a ...
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luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione simbolica: l. di salvazione, l. di purificazione,...
punto2
punto2 s. m. [lat. pŭnctum, lat. tardo pŭnctus, der. di pŭngĕre «pungere»: propr. «puntura, forellino»]. – 1. a. Nel cucito e nel ricamo, l’atto del passare il filo attraverso la stoffa e ripassarlo a breve distanza, e il risultato...