ILLUMINISMO (ted. Aufklärung)
Federico Chabod
Con questo termine si suol designare quel movimento spirituale che s'inizia già nella prima metà del'sec. XVII, ma che giunge al suo pieno sviluppo nell'Europa [...] era più profondo: era nella natura stessa delle dottrine che venivano propagate.
L'altro grande movimento spirituale che aveva aperto la via al pensiero moderno, e cioè il Rinascimento, era rimasto limitato a ristretti gruppi di studiosi: non perché ...
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. Scopo del presente articolo non è ripetere, sia pure in breve, quanto intorno al dogma, al rito e all'organizzazione della Chiesa è detto altrove (v. chiesa e le voci dedicate alle singole chiese e sette [...] a scorgere nel cristianesimo primitivo un vasto movimento rivoluzionario, di carattere non soltanto religioso, di Gesù con ciò che passa per essere la civilizzazione moderna. Non vi lasciate accecare dallo splendore che viene dall'Occidente ...
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Parlare di e. negli anni Settanta significa trattare aspetti in passato del tutto inavvertiti in quanto l'argomento era ristretto entro limiti rigorosamente tecnici, quali l'ordinamento, l'armamento e [...] tenute da campagna consentono una maggiore scioltezza e speditezza nei movimenti e una migliore protezione agli agenti atmosferici mentre l'adozione dei metodi moderni di confezionamento mette a disposizione del soldato uniformi atte ad aumentarne ...
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Letteratura
Achille Tartaro
Jacqueline Risset
Carla Rossi
Ines Ravasini
Luciana Stegagno Picchio
Antonella Gargano
Maria Stella
Valerio Massimo De Angelis
Giuseppe Castorina
Bruno Berni
Michele [...] parole, in risposta all'antico silenzio, è stato il movimento dell'Hexagone, dall'omonima casa editrice fondata nel 1953, e la storia nel Masraḥ al-Tasyīs di Sa῾d Allāh Wannūs, in Oriente moderno, 1987, 7-12, pp. 187-97.
M. Cooke, War's other voices ...
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Presso i Greci la parola έκκλησία "assemblea" significava l'adunanza generale del popolo nella pubblica piazza allo scopo di prendere deliberazioni politiche (così anche in Atti, XIX, 32,39 segg.); quindi [...] di movenze, si manifesta in tutti i paesi cattolici (ma un movimento del tutto analogo e parallelo si svolge contemporaneamente nei paesi protestanti). Il modernismo scaturisce dalla preoccupazione di eliminare l'antitesi tra la dottrina scolastica ...
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SICILIA (A. T., 27-28-29)
Attilio MORI
Ramiro FABIANI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Biagio PACE
Giovanni PUGLIESE CARRATELLI
Gaetano Mario COLUMBA
Secondina Lorenzina CESANO
Carlo Alfonso NALLINO
Ernesto [...] lago sacro delle divinità sicule dei Palici. Un tale movimento non poteva non impensierire gli stati greci. Ducezio aveva il nome di Gela. La collina, oggi occupata dall'abitato moderno, è collegata da uno stretto passaggio con altra collina a sud ...
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ALIGHIERI La vita. - Condizione sociale e prima educazione. - Nacque in Firenze nel maggio del 1265, di famiglia che si teneva derivata dal gentil seme dei Romani fondatori della città (Inf., XV, 73-78) [...] così entrare in corrispondenza coi più noti trovatori della città movendo loro questioni o rispondendo a quelle proposte da loro, e la diversità di tono più o meno poetico nel senso moderno della parola non porta disarmonia fra le varie parti onde ...
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NORVEGIA
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Pino FORTINI
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
Sverre STEEN
Giuseppe CIARDI-DUPRE'
Francis BULL
Astrid SCHJOLDAGER BUGGE
Luigi PARIGI
Arthur [...] 804 persone emigrate nel 1882. Dopo una diminuzione, il movimento risale di nuovo fino al massimo di 26.784 emigrati cinque secoli. Nel tardo Medioevo e al principio dell'età moderna, per influsso della poesia epico-lirica dei folkeviser, si sviluppa ...
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(dal lat. agricultura; fr. agriculture; sp. agritultura; ted. Ackerbau; ingl. agriculture).
Con questo nome si designa il complesso delle attività che l'uomo dirige al fine di conseguire dalla terra la [...] dell'agricoltura, di metodi più o meno empirici.
Fu appunto verso il 1890 che si iniziò un vasto movimento in favore dell'agricoltura moderna interessante non più soltanto studiosi e pionieri, ma le masse agricole. In quel periodo sorsero i primi ...
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. Quel gruppo di tribù appartenente alla grande famiglia etnica semitica che nell'ultimo quarto del secondo millennio a. C. occupò la Palestina e si costituì in unità nazionale si diede dapprima il nome [...] faticosamente di riacquistarle in tempi recentissimi attraverso il movimento sionistico), eppure di avere non solo mantenuto le proprie tradizioni avite, ma anche sviluppato nel Medioevo e nell'età moderna, una "civiltà ebraica" ben di stinta così da ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
modernismo
s. m. [der. di moderno]. – Tendenza al rinnovamento e alla riforma di idee, metodi, ecc., che si vogliono adeguare a esigenze moderne: il m. dà impulso al progresso; raro con sign. generico, è usato soprattutto come denominazione...