Si chiama dislocazione (cioè «spostamento») un tipo di costruzione tipica della lingua parlata (ma riscontrabile, fin dall’italiano antico, anche in alcune varietà di quella scritta: vedi oltre; ➔ lingue [...] [...] che è alla base della lingua italiana ed erano stati accolti anche nelle varie norme scritte regionali [...] ma non furono accolti in quella particolare norma, definibile come supernorma, che dal XVI secolo in poi ha dominato l’uso standard ...
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Per variazione linguistica si intende l’importante carattere delle lingue di essere mutevoli e presentarsi sotto forme diverse nei comportamenti dei parlanti. La proprietà di un’entità di assumere diverse [...] parlate dialettali, che, in quanto varietà dell’uso parlato non esposte all’azione uniformante e standardizzante di una norma linguistica esplicita e codificata, sono soggette a estrema variabilità, con moltiplicazione di forme e di varianti all ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Girolamo Vitelli
Rosario Pintaudi
Chi si è occupato finora di Girolamo Vitelli ha messo in luce dello studioso sannita la sua importanza di filologo, di grecista, di insegnante simbolo del Regio Istituto [...] ritenevo sempre legato, giuramento che mi dava facoltà di esercitare un ufficio legislativo in un’assemblea legislativa, a norma dello Statuto del Regno d’Italia; e ritenevo perciò superfluo un altro giuramento per esercitare una funzione puramente ...
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La predicazione è stata lo strumento di comunicazione di massa che più a lungo e capillarmente ha operato in Europa e in Italia, importante sia come veicolo di conoscenza religiosa e orientamento morale, [...] a raccogliere da Boccaccio materiali verbali utili a illeggiadrire le proprie prediche, e cura di adeguare alla norma il malcerto toscano letterario appreso a Milano. Disegnando il profilo del bravo predicatore nel 1609, padre Francesco Panigarola ...
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L’infinito è un modo non finito del verbo (➔ coniugazione verbale; ➔ modi del verbo), che nella tradizione grammaticale è considerato forma di base del verbo stesso ed è, di conseguenza, usato come forma [...] in alternativa il complementatore seguito da infinito. L’alternanza tra la forma preposizionale e quella completiva non corrisponde di norma a una differenza di interpretazione (Skytte 1983: 443-452):
(72) Oltre che abbandonare il Mezzogiorno a se ...
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La parola regola, applicata a una lingua, ha due significati fondamentali: quello di «descrizione di un meccanismo della lingua stessa» e quello di «precetto, ammonizione per parlare o scrivere bene». [...] , nel secondo Novecento ci sono stati altri modi di concepire e somministrare regole relative all’uso della lingua. Alcune delle Norme per la redazione di un testo radiofonico, scritte nel 1953 da un grandissimo profano (nel senso di non linguista di ...
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Giacomo Leopardi (Recanati 1798 - Napoli 1837) ricevette nell’infanzia un’educazione tradizionale, affidata a istruttori ecclesiastici. L’analisi linguistica degli scritti del periodo 1809-1810 non a caso [...] lessico e soluzioni stilistiche calibrate sul genere del componimento (patriottico, idillico, sepolcrale, introspettivo, ecc.), secondo una norma classica applicata anche nelle Operette morali.
Il dato più rilevante nella distribuzione dei fenomeni ...
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Ludovico Ariosto (Reggio Emilia 1474 - Ferrara 1533) trascorse quasi tutta la vita a Ferrara. Frequentò la società letteraria della corte estense, che stimolò i suoi primi esperimenti letterari in latino [...] , come lo sarà il romanzo manzoniano: due casi uguali e contrari, che aprono e chiudono il percorso della norma linguistico-letteraria dell’italiano.
Ariosto, Ludovico (1960), Orlando Furioso, secondo l’edizione del 1532, con le varianti delle ...
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Insieme a nomi, verbi e aggettivi, gli avverbi costituiscono una delle classi aperte di parole nel lessico dell’italiano.
Uno degli aspetti più difficili nell’analisi degli avverbi riguarda la loro definizione [...] (per es., affatto, mai, mica, più, ecc.). Come mostrano gli esempi in (48-49), nell’italiano di oggi non precede di norma gli avverbi come mai e più (sui quali ha ‘portata’: cfr. supra). Inoltre, qualora questi due elementi co-occorrano nella stessa ...
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Con lingua dello sport o linguaggio sportivo (locuzione, quest’ultima diffusa dall’ultimo decennio del XIX secolo e poi utilizzata da Bertolini 1923), si indicano sia le ➔ terminologie tecniche e specifiche [...] -scientifici ai resoconti sportivi (filtrare, fluidificare, intercettare) e dal linguaggio letterario o aulico, di norma con enfatizzazioni epicizzanti (compagine «squadra»; espugnare; svariare; violare).
È essenziale osservare, invece, come anche ...
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norma
nòrma s. f. [dal lat. norma «squadra» (come strumento) e fig. «regola»]. – 1. In origine, con sign. non più in uso, strumento adoperato da tecnici e operai per tracciare misure e rapporti di linee e di angoli; squadra: fare a norma,...
normando
s. m. [dal fr. normande, femm. sostantivato dell’agg. normand «normanno»]. – Carattere tipografico con asta molto piena, ma con forte chiaroscuro e grazie sottilissime, usato per titoli e sim.; è detto anche normanno.