Baker
Baker Alan (Londra 1939) matematico inglese. Dopo gli studi al Trinity College di Cambridge, vi proseguì il suo lavoro di ricerca. Per i suoi contributi sulle equazioni diofantee, per alcune classi [...] contributo alla soluzione del settimo problema di Hilbert concernente la questione se ab è necessariamente un numero trascendente nel caso in cui a ∉ {0,1} e b sono numerialgebrici. A partire da questo risultato, ha generato un’ampia categoria di ...
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IMMAGINARIO
Gaetano Scorza
. Termine matematico, con cui si designa una classe di numeri, che, storicamente, si presentarono dapprima come non corrispondenti a grandezze reali.
1. Cenni storici. - A [...] (Scorza, S. Spampinato, Albert) e ha condotto il Dickson a una vasta generalizzazione della teoria dei numerialgebrici. Non essendo possità le entrare qui, a questo proposito, in troppi particolari, basti accennare rapidissimamente alle nozioni ...
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Letteratura
Nella metrica classica, lunga i. è la sillaba di quantità lunga che in determinate sedi di alcuni versi può sostituire la breve di un piede. Era così detta perché, presupponendosi l’equipollenza [...] considerazione fin dagli antichi Greci).
Dal punto di vista aritmetico, i numeri i. si dividono in due grandi classi: i numeri i. algebrici, che sono radici di equazioni algebriche a coefficienti interi, come appunto √‾‾2, che è radice dell’equazione ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La logica e i fondamenti della matematica tra Ottocento e Novecento
Mario Piazza
I fondamenti della geometria
Nella seconda metà dell’Ottocento, in tutta Europa il baricentro delle ricerche geometriche [...] in due direzioni: da un lato, la nuova riflessione sull’algebra come scienza astratta delle relazioni porta la logica a eleggere a grandezze), Bettazzi (limiti), Fano (teoria dei numerialgebrici), Francesco Giudice (serie), Vivanti (teoria degli ...
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Discreto e continuo
Paolo Zellini
Matematica e intuizione
La matematica ha sempre cercato di stabilire un nesso tra il continuo e il discreto, il primo esemplificato, tipicamente, nelle figure dello [...] della matematica e non implica alcuna perdita di esattezza del ragionamento.
Per Lovász si può pure codificare un numeroalgebrico (un numero reale che sia radice di un polinomio), anziché come un oracolo (o black box) di tipo speciale, come ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. I problemi di Hilbert e la matematica del nuovo secolo
David E. Rowe
I problemi di Hilbert e la matematica del nuovo secolo
Problemi matematici [...] complesso di importanti risultati sta sullo sfondo del VII problema di Hilbert, che chiede se l'espressione αβ sia trascendente per i numerialgebrici α e β con α≠0,1 e β irrazionale. Nessun progresso degno di nota si ebbe fino agli anni Venti, e ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. L'emergere della concezione strutturale in algebra
Leo Corry
L'emergere della concezione strutturale in algebra
Il punto di vista strutturale [...] può più agevolmente evidenziare in due importanti contesti: l'evoluzione della teoria di Galois e la teoria dei campi di numerialgebrici.
Le lezioni di Dedekind
La pubblicazione dei lavori di Évariste Galois (1811-1832) nel 1846, a cura di Joseph ...
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Le meraviglie del p
Angelo Guerraggio
Le meraviglie del π
Il numero indicato con il simbolo π (pi greco) è forse il numero più famoso nella storia della matematica. È sicuramente l’unico numero che [...] messo la parola fine alle ricerche sulla quadratura del cerchio con riga e compasso: le lunghezze delle linee costruibili con riga e compasso sono necessariamente numerialgebrici mentre quadrare il cerchio è equivalente a costruire il valore π, che ...
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GAZZANIGA, Paolo
Luca Dell'Aglio
Nato a Soresina (Cremona) il 26 luglio 1853 da Pietro e Giulia Moschini, svolse a Pavia i suoi studi superiori, frequentando il collegio Ghislieri e laureandosi nel [...] degli ideali e dei corpi di E.E. Kummer, R. Dedekind e L. Kronecker e dalla sistematizzazione della teoria dei numerialgebrici operata da D. Hilbert a fine secolo. Nel pieno di questo sviluppo, di stampo prevalentemente tedesco, i testi del G ...
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rappresentazione galoisiana
Massimo Bertolini
Sia ℚ il campo dei numeri razionali e si indichi con ℚ_ la chiusura algebrica di ℚ. Il campo ℚ_ è il sottocampo del campo dei numeri complessi contenente [...] numerialgebrici, cioè quei numeri complessi che soddisfano un’equazione algebrica p(x)=0, dove p(x) è un polinomio xn+an−1xn−1+...+a0 di grado n≥1 a coefficienti in ℚ. In modo equivalente, si può definire ℚ_ come l’unione di tutti i campi di numeri ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
algebra
àlgebra s. f. [dal lat. mediev. algebra, e questo dall’arabo al-giabr, propr. «restaurazione», e quindi «riduzione» (dapprima nel sign. medico-chirurgico, e poi in quello matematico), che compare la prima volta in un trattato arabo...