Cultura politica
Gabriel A. Almond
La preistoria della teoria della cultura politica
Il tentativo di spiegare la dottrina e l'azione politica attraverso la teoria della cultura politica risale alle [...] dei paesi asiatici. Il primo tema consiste in realtà di due parti: una letteratura che tratta delle scoperte che sono connesse a The anni cinquanta fino ai settanta, documentano una radicale trasformazione della cultura politica tedesca, dal modello ...
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Lucio Caracciolo
Ripensare il mondo. Le provvisorie lezioni dell'11 settembre
11 settembre
Negli Stati Uniti quattro aerei di linea vengono dirottati da terroristi e portati a colpire, in una successione [...] e in quello dei mass media, è il terrorismo transnazionale, che comporta l'utilizzazione di forme di azione di violenza radicale da parte di gruppi che si considerano i rappresentanti di nazioni senza territorio (come, per es., i palestinesi o gli ...
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Pluralismo
Nicola Matteucci
di Nicola Matteucci
Pluralismo
La parola
Il termine 'pluralismo', derivato dall'aggettivo sostantivato 'plurale', esprime il concetto di molteplicità e si contrappone - [...] società libera.Nella sua descrizione del sistema politico americano, Tocqueville opera un radicale capovolgimento rispetto a canoni allora tradizionali, ma ancor oggi vigenti. Partendo dall'assioma che negli Stati Uniti è il popolo a governare, la ...
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Nazionalismo
Francesco Tuccari
La parola e la cosa
Nel linguaggio politico e nel lessico delle scienze storico-sociali il termine 'nazionalismo' viene abitualmente impiegato per indicare fenomeni di [...] straniere'.
In questa prima fase dunque - come è stato da più parti osservato - almeno in linea di principio l'idea di nazione fu nazione prese a trasformarsi in maniera più o meno radicale, secondo alcune linee già peraltro anticipate dal corso dell ...
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Politica e mito
Dino Cofrancesco
di Dino Cofrancesco
Politica e mito
Il mito politico e la filosofia politica moderna
In prima approssimazione il mito politico è una forma di legittimazione del potere [...] è una risorsa di potere, non tutto il potere; copre una parte della politica, non tutta la politica.
Come si può definire il di tutta la nazione; o in quella versione estrema e radicale del nazionalismo, che è il razzismo nazista, secondo il quale ...
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Cesarismo
Angelo Panebianco
Definizione
Per cesarismo si intende, in prima approssimazione, un regime politico il cui fondamento è costituito da un rapporto diretto, veicolato da tecniche plebiscitarie [...] normale dialettica fra maggioranza e opposizione (nonché all'interno dei partiti di governo) viene meno, e i capi di governo è, soprattutto, il prodotto di un cambiamento radicale della posizione statunitense: da paese periferico a superpotenza ...
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CICCOTTI, Francesco
Luigi Agnello
Nato a Palazzo San Gervasio (Potenza) il 28 apr. 1880 da Michele e Maria Teresa Barile, piccoli proprietari terrieri, ebbe rettificato il cognome in Scozzese Ciccotti [...] 'ambiguità del suo contegno durante gli ultimi gli procurarono duri attacchi da parte di L. Galetto e A. Aspettati nel XV congresso nazionale dei P i legami con gli ambienti massonici e radicali argentini: entrò nella redazione del quotidiano Noticias ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Gaetano Mosca
Claudio Martinelli
Fondatore della moderna dottrina della scienza politica italiana e classico esponente del pensiero elitista, Gaetano Mosca elabora un’originale e fortunata teoria della [...] 66).
Classe dirigente e classe politica
L’organizzazione del potere da parte delle élites, le sue modalità di acquisizione, di conservazione, di una forma di governo.
Mosca propone un radicale cambio di prospettiva: una classificazione che guardi ai ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Paolo Farneti
Luigi Bonanate
Paolo Farneti può essere considerato uno tra i primi rappresentanti italiani di una scienza politica di derivazione statunitense in un Paese in cui stentava a ottenere riconoscimento [...] . Secondo Sartori, invece, il sistema non era immobilizzato perché, anzi, i due partiti maggiori avrebbero vissuto una situazione di distanziamento radicale (tipica dei bipolarismi) che si sarebbe andata estremizzando per contrapposizione e nel ...
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elettorali, sistemi
L’istituto della rappresentanza, che oggi è alla base di tutti i sistemi politici che si reggono democraticamente, affonda le sue radici in tempi lontani attraverso i quali, tra arresti [...] diventata sempre più preoccupante a fronte dell’emersione di un terzo partito, il Liberal democratic party (che anche nelle elezioni del 2010 col nome di Popolari), che, affiancati dai radicali, si batterono per l’approvazione della proporzionale, ...
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radicale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo radicalis, der. di radix -icis «radice»; come termine polit., ricalca l’ingl. radical]. – 1. In botanica, che si riferisce alla radice: pelo r.; apparato r.; polloni r.; velo r., v. velo1, n. 3 a;...
partito2
partito2 s. m. [der. di partire «dividere»; propr. «ciò che è diviso, parte»]. – 1. a. Ciascuna delle soluzioni che si possono adottare nel caso di una scelta, o ciascuno dei mezzi di cui ci si può servire per raggiungere uno scopo,...