In senso oggettivo, il complesso di norme giuridiche, che comandano o vietano determinati comportamenti ai soggetti che ne sono destinatari, in senso soggettivo, la facoltà o pretesa, tutelata dalla legge, [...] Balcani, e quindi in Ucraina e in Russia. Soprattutto, la compilazione giustinianea influenzò la formazione dei d. europei, assieme ai d. dei popoligermanici e al d. canonico.
Dopo la caduta dell’impero romano d’Occidente e la formazione dei regni ...
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(lat. Vandăli o Vandilii) Nome che indicò dapprima un vasto gruppo di popoligermanici orientali di cui facevano parte, tra gli altri, i Burgundi e i Goti, e si restrinse poi a una singola gente cui Tacito [...] . Stanziati all’inizio sulle coste del Baltico e sulla Vistola, furono costretti dall’arrivo di altre popolazionigermaniche (Longobardi, Rugi, Burgundi) a spostarsi verso nuove sedi nell’Europa centrale (Slesia, Polonia meridionale), dove furono ...
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Stato dell’Europa meridionale, comprendente la parte inferiore della Penisola Balcanica, gli arcipelaghi delle Ionie e dell’Egeo e l’isola di Creta. Confina a NO con l’Albania, a N con Repubblica della [...] ). Il declino fu accelerato dalle epidemie, come quella del 165 d.C., e dalle incursioni barbariche: dei Costoboci nel 170 e dei popoligermanici a cominciare dalla seconda metà del 3° sec. d.C.
In G. esistono tanti diritti quante sono le pòleis. La ...
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Centro abitato di dimensioni demografiche non correttamente definibili a priori, comunque non troppo modeste, sede di attività economiche in assoluta prevalenza extra-agricole e soprattutto terziarie, [...] Romani).
In tutta l’area dell’antico Impero Romano, a partire dal 5° sec., le migrazioni dei popoligermanici, una dilagante crisi economica e demografica e il sovvertimento irreparabile della struttura sociale provocarono un’eclissi generale della ...
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barbàriche, invasióni In passato, furono così designate da una concezione 'romana' e classicistica della storia del tardo Impero gli spostamenti dei popoligermanici che a partire dal 4° sec. entrarono [...] superata da una più ampia visione storiografica che, guardando il fenomeno dall'angolo visuale della storia dei vari popoli (goti, vandali, franchi ecc.), preferisce parlare piuttosto di migrazioni e di movimenti, indagando non solo gli effetti che ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] in caste e gruppi sociali chiusi).
La storia romana dei sec. 4° e 5°, con la grande migrazione dei popoligermanici, vede sempre più intrecciarsi le guerre civili con le guerre esterne e accentuarsi i fenomeni dell’imbarbarimento dell’esercito e ...
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Stato dell’Europa centro-settentrionale. Il suo territorio comprende la maggior parte della penisola dello Jylland, il cui lembo più meridionale appartiene alla Germania, e alcune centinaia di isole. La [...] che letterario, e sono comunque da considerare appartenenti al nordico comune. Solo con la conversione dei popoligermanici al cristianesimo e l’introduzione della scrittura, nacque una letteratura danese medievale. Nei conventi, fondati dagli ...
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Stato dell’Europa nord-occidentale, affacciato per i 3400 km del suo perimetro costiero sull’Oceano Atlantico e sui mari dipendenti (di Barents, di N., del Nord), mentre per via di terra confina a NE con [...] , nelle forme più antiche, delle leggende (a cominciare dalle nibelungiche), della mitologia e dei modi di vita dei popoligermanici, prima della conversione al cristianesimo. Essa si espresse attraverso forme peculiari come il carme dell’Edda e il ...
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Veneto Regione dell’Italia nord-orientale (18.399 km2 con 4.879.133 ab. nel 2020, ripartiti in 568 comuni; densità 266 ab./km2) compresa fra le Alpi Carniche a N, il Trentino-Alto Adige e il Lago di Garda [...] (➔ Veneti), il V. decadde in età tardoantica, in particolare nei centri cittadini (Altino, Concordia), per le invasioni di popoligermanici e per lo spostamento dei flussi commerciali. A partire dal 569 passò in mano ai Longobardi iniziando da Verona ...
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(lat. Gallia) Denominazione latina della regione comprendente l’Italia settentrionale (G. Cisalpina) e in particolare la vasta area dell’Europa centrale delimitata dal Reno, i Pirenei, le coste atlantiche [...] di regni autonomi
Nel corso del 3° sec. l’assetto della G. fu turbato dall’intentificarsi delle incursioni di popolazionigermaniche, respinte da Gallieno attraverso i generali Aureliano e Postumo. Con la ribellione di Postumo si creò l’impero delle ...
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popolo no-global
(popolo no global, Popolo No Global), loc. s.le m. I contestatori della globalizzazione. ◆ Gli anarchici, tutti in nero, un migliaio, tanti venuti dalle terre basche di Spagna e Francia, dalla Germania, sono spuntati come...
popolare1
popolare1 (ant. populare) agg. [dal lat. popularis, der. di popŭlus «popolo1»]. – 1. a. Del popolo, inteso come collettività dei cittadini, senza distinzione di classi sociali: cercare il favore p.; ottenere il consenso p.; volontà...