L'a. m. applica la tecnica d'indagine archeologica allo studio del periodo che, nel mondo europeo e mediterraneo occidentale, ha inizio convenzionalmente con la caduta dell'Impero Romano d'Occidente (476) [...] funerarie.
In Italia l'archeologia funeraria è stata a lungo limitata allo studio delle necropoli dei popoligermanici immigrati: quelle gote (Acquasanta Terme), le longobarde (Cividale, Trezzo sull'Adda, Testona, Nocera Umbra, Castel Trosino ...
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Sotto il nome di disposizioni per l'anima (donationes, testamenta, legata pro anima, pro remedio animae, pro animae redemptione, ad pias causas) nel più largo senso s'intendono le donazioni e le disposizioni [...] sui lasciti per l'anima trovarono un resistente ostacolo alla loro attuazione negli istituti giuridici dei popoligermanici, principalmente nella rigida comunione domestica, che rendeva impossibile la disposizione dei beni comuni senza il consenso ...
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Poeta norvegese, infaticabile agitatore e suscitatore della coscienza nazionale del suo popolo. Nacque d'antica famiglia di contadini l'8 dicembre 1832 a Kvikne, fra le montagne del Dovre, dove il padre [...] Prussia una guerra senza speranza; così come, nel 1870, il sentimento vivo dell'unità di stirpe di tutti i popoligermanici lo fece invece esultare per la raggiunta unità dell'Impero. Poiché la personale esperienza gli ebbe insegnato che servire un ...
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È il complesso di beni che la donna porta al marito per sostenere gli oneri del matrimonio.
Diritto romano e intermedio. - La dote è istituto antichissimo: benché non esclusivo della società romana, fu [...] nella legislaz. statut. dell'It. sup., in Riv. it. per le scienze giurid., 1909; F. Schupfer, Il dir. priv. dei popoligermanici, II, Città di Castello 1914 (e ivi bibliografia sul dir. germ.); F. Brandileone, Scritti di storia del diritto priv. ital ...
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. Re degli Unni dal 434 al 453, è forse il più famoso fra i re barbari. Figlio di Munzuco, salì al potere, insieme col fratello Bleda, nel 434, succedendo allo zio paterno Rua (Prisc., p. 276 Dindorf). [...] gli Alani (Iord., XXXVII, 194) e i Bacaudi (Chron. gall., ad a. 448), e ben presto sia i due imperi sia i popoligermanici ancora liberi videro la necessità di un'intesa. Perciò nel 450 riuscì facile ad Ezio gettare le basi di un'alleanza formale ...
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Figlio di Costantino il Grande e dell'imperatrice Fausta, cesare dal 323 o 324 al 337, augusto dal 337 al 361. Nacque probabilmente a Sirmio in Pannonia, il 7 agosto 317 o 318. Fu eletto cesare dal padre [...] dell'Impero.
La necessità di riparare ai danni prodotti dalla lunga guerra civile e le minacciose incursioni dei popoligermanici trattennero C. nelle provincie occidentali fino al 359. Al governo dell'Oriente aveva provveduto fino dal marzo 351 ...
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LANCIA (lat. lancea; fr. lance; sp. lanze; ted. Speer, Spiess; ingl. lance)
Mariano Borgatti
Arma in asta da offesa con ferro acuto alla sua estremità superiore. La lancia primitiva consistette, certamente, [...] nome di framea o di ronfea, col quale nome però s'indica più propriamente una speciale scure d'armi dei popoligermanici (vedi Francisca). Bellissimo esemplare di lancia longobarda o franca medievale è quella trovata nella necropoli di Testona presso ...
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Nel comune uso della lingua parlata codardo è colui che fugge i pericoli, o in mezzo a essi si scoraggia, o in altro modo rivela la propria viltà d'animo. In senso più ristretto e tecnico, la voce codardia [...] era colpito d'infamia chi usciva incolume dal combattimento in cui era caduto il comandante. Con la trasmigrazione dei popoligermanici in Italia tale diritto consuetudinario passò nella penisola. L'editto di Rotari (643) comminava la pena di morte ...
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. Popolazionegermanica, forse originariamente affine ai Vandali. I primi ricordi risalgono al I sec. d. C. (Burgodiones in Plin. Nat. Hist., IV, 99), quando dovevano risiedere ancora nella zona della [...] avessero le loro più antiche sedi nella Scandinavia, officina gentium aut certe velut vagina nationum. Frammischiati con altri popoligermanici (Vandali), emigrarono nel sec. III verso sud; urtarono contro i Gepidi, vennero a contrasto con gli stessi ...
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Così oggi si chiama un centro abitato di media grandezza e importanza; o, talvolta, una parte della città che si estende fuori della cerchia delle antiche mura. Ma il significato originario del nome pare [...] quello di luogo fortificato. La parola è propria dei popoligermanici. I Romani l'avevano adottata, latinizzandola, a designare la torre del sistema difensivo contro i barbari. Nella Germania e nella Francia Settentrionale, dove era meno radicato il ...
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popolo no-global
(popolo no global, Popolo No Global), loc. s.le m. I contestatori della globalizzazione. ◆ Gli anarchici, tutti in nero, un migliaio, tanti venuti dalle terre basche di Spagna e Francia, dalla Germania, sono spuntati come...
popolare1
popolare1 (ant. populare) agg. [dal lat. popularis, der. di popŭlus «popolo1»]. – 1. a. Del popolo, inteso come collettività dei cittadini, senza distinzione di classi sociali: cercare il favore p.; ottenere il consenso p.; volontà...