Il Risorgimento e il paradigma intransigente
Ulderico Parente
Intransigenti e Risorgimento: una questione non solo politica
La questione degli intransigenti cattolici, caratteristica dell’Ottocento, [...] , era ritenuto come l’ultimo portato di una progressiva apostasia dalla religione cattolica, che aveva preso avvio nella Riformaprotestante, con la contestazione dell’autorità del papa e con l’esaltazione del libero arbitrio dell’uomo6. Questa ...
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Le leggi razziste
Anna Foa
Per gli ebrei italiani, riportati di un colpo a uno statuto di inferiorità legale e civile simile a quello che aveva preceduto l’emancipazione, le leggi emanate da Mussolini [...] privilegiato dei cattolici. Quasi assente nelle polemiche dell’età della Restaurazione, concentrate invece nell’accusare la Riformaprotestante, il giansenismo, l’illuminismo di essere i motori della congiura anticattolica volta ad aprire la società ...
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Pluralismo
Nicola Matteucci
di Nicola Matteucci
Pluralismo
La parola
Il termine 'pluralismo', derivato dall'aggettivo sostantivato 'plurale', esprime il concetto di molteplicità e si contrappone - [...] principio: "un re, una legge, una fede". Ma questo equilibrio politico e morale venne sconvolto dal trauma della Riformaprotestante con cui non finiva soltanto l'unità religiosa dell'Europa, ma, all'interno dei singoli Stati, la popolazione stessa ...
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Le biblioteche
Paolo Traniello
Ridurre a una esposizione sintetica di tipo lineare la storia plurimillenaria di un’istituzione comunemente denominata biblioteca appare compito tanto arduo da sconsigliare [...] impetuoso della stampa nel 16° sec. ha una notevole ricaduta anche sul piano religioso ed ecclesiastico, dove la riformaprotestante si avvale largamente dei suoi prodotti e da vita per iniziativa dello stesso Lutero a numerose biblioteche di base ...
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Formulazione di un assetto politico, sociale, religioso che non trova riscontro nella realtà ma che viene proposto come ideale e come modello; il termine è talvolta assunto con valore fortemente limitativo [...] il modello di uno stato evangelico disegnato dal teologo protestante J.V. Andreae nel poema didascalico Christenburg (1615) e le difficoltà inerenti al loro sviluppo con piani di riforma della società, secondo presunti principi e leggi sociali di ...
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Religioni
Massimo Introvigne
Nuove religioni
Problemi di terminologia
Le problematiche relative alle nuove r. sono nate in ambiente cristiano occidentale e soltanto in seguito si sono estese anche a [...] , così che necessario sarebbe stato non tanto 'riformarla', quanto 'rifondarla'. Questa idea si accompagna spesso tale categoria, delle nuove r. che abbiamo definito di origine protestante.
Nel caso dell'Italia si deve inoltre considerare che oltre la ...
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GUERRA
Mario Silvestri
Angelo Panebianco
Antonio Cassese
Storia
di Mario Silvestri
I primi conflitti armati
La guerra come fenomeno sociale, o come continuazione della politica 'con altri mezzi', [...] invece essere indossato dal cavaliere. Tale è il senso della riforma attribuita all'imperatore Gallieno, che regnò insieme al padre Valeriano in Inghilterra dopo aver abbracciato la religione protestante e insegnò all'Università di Oxford. Gentili ...
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LAVORO
Alessandro Roncaglia e Marino Regini e Giuseppe Pera
Economia
di Alessandro Roncaglia
Introduzione
È necessario innanzitutto precisare che ci occuperemo del lavoro solo dal punto di vista della [...] Religionssoziologie, vol. I, Tübingen 1920 (tr. it.: L'etica protestante e lo spirito del capitalismo, in Sociologia della religione, a scritta e dove impera la common law, la riforma si realizzò in termini di immunità dalle possibili interferenze ...
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ECONOMIA E SOCIETÀ
Richard Swedberg e George Dalton
Sociologia economica
di Richard Swedberg
Introduzione
Intorno al 1800 il concetto di 'economia' divenne estremamente importante nell'ambito della [...] economista tedesco. Schmoller si prodigò per dare un orientamento riformista all'economia storica e nel 1872 fu tra i fondatori economica sono semplicemente incompatibili. Il testo sull'etica protestante è il primo di una serie di straordinari lavori ...
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Borghesia
Luciano Cafagna
Introduzione
'Borghesia' e 'borghese' sono termini che mirano a denominare, nell'uso oggi corrente, un gruppo sociale storico proprio della civiltà europea e occidentale, germinato [...] dell'opera di Max Weber che associò l'etica protestante alla formazione del Geist des Kapitalismus, o l della classe agiata, Torino 1949).
Venturi, F., Utopia e riforma nell'illuminismo, Torino 1970.
Villari, R., Rivolta e coscienza rivoluzionaria ...
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riformato1
riformato1 agg. e s. m. (f. -a) [part. pass. di riformare]. – 1. Modificato mediante una riforma, che ha subìto una riforma. In partic., nella sfera religiosa, ordini r., congregazioni r., che seguono una regola riformata rispetto...
riforma
rifórma s. f. [der. di riformare]. – 1. Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento, ecc., rispondente a varie necessità ma soprattutto a esigenze di rinnovamento...