(v. equazioni, XIV, p. 132; App. III, I, p. 564; IV, I, p. 714)
Ogni anno migliaia di pubblicazioni compaiono nella letteratura scientifica e ci si dovrà quindi limitare a delineare alcune linee essenziali, [...] nella teoria della biforcazione si vuole sapere come le soluzioni del problema [1 , u, Du) [3]
dove il coefficiente di diffusione A è non negativo, ma non necessariamente strettamente maggiore di 0. Tali equazioni si trovano spesso nelle applicazioni, ...
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Termine con cui è anche chiamata l'algebra combinatoria, disciplina che studia, piuttosto che le strutture algebriche classiche (gruppo, anello, corpo, ecc.), le strutture algebriche di tipo più semplice, [...] che la risposta fosse negativa, e che lo stesso dovesse accadere se invece di 6 si fosse preso un qualunque «numero non parimenti pari» (cioè un numero congruo a 2 mod 4), mentre sapeva che era positiva in tutti gli altri casi. La prima parte della ...
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La seconda rivoluzione scientifica: introduzione. Filosofia e pratica matematica
Umberto Bottazzini
Filosofia e pratica matematica
Quando si parla di 'seconda rivoluzione' scientifica si pensa di solito [...] alla fine dell'Ottocento, e si è affermata, non senza difficoltà e resistenze, come frutto della ricerca di punti di vista e teorie unitarie in grado di abbracciare campi sempre più vasti del sapere matematico. Nella storia della matematica le idee ...
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L'Ottocento: matematica. Equazioni differenziali alle derivate parziali
Thomas Archibald
Equazioni differenziali alle derivate parziali
Nel corso del XIX sec. la teoria delle funzioni di più variabili [...] esami finali per il conseguimento del diploma di laurea di primo grado. Non è noto se quel problema sia stato risolto da qualche candidato, ma fra questi era preseente James C. Maxwell, il quale venne a sapere che Stokes aveva avuto il teorema da ...
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La civilta islamica: antiche e nuove tradizioni in matematica. Geometria pratica
Hélène Bellosta
Geometria pratica
Nella classificazione delle scienze di al-Fārābī figura la categoria dei 'procedimenti [...] materiali, a dimostrazione che a quel tempo (X sec.) i confini tra sapere e fare tracciati da un certo aristotelismo non erano più molto rigidi. L'attenuazione di questa opposizione si incontra anche in un teorico della dimostrazione in geometria ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Algebra, geometria, indivisibili
Enrico Giusti
Primi progressi nell’algebra
Dopo un periodo di gestazione lungo tre secoli, l’algebra è la prima disciplina in cui nel Cinquecento si registrano sostanziali [...] a Michelangelo Ricci (1619-1682), addirittura si fa vanto dinon conoscere i metodi di Viète:
Studiamo il foglio della sineresi, et anastrofe, e alle ricerche di Fermat. Gli Elementi di Euclide costituiranno il fondamento di ogni sapere matematico, ...
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Scienza greco-romana. La matematica nel V secolo
Reviel Netz
La matematica nel V secolo
Il titolo di questo capitolo è di per sé problematico. Decidere se al di là di alcuni lavori isolati si possa [...] origini greche si collega così a quello delle origini non greche. Prima di passare ad analizzare queste ultime vogliamo sottolineare quanto abbiamo appreso fin qui; non si tratta solamente disapere chi furono i primi matematici greci, ma anche chi ...
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Numeri, teoria dei
Larry Joel Goldstein
La teoria dei numeri è il settore della matematica dedicato allo studio delle proprietà degli interi, cioè dell'insieme ℤ costituito dai numeri
…, −4, −3, −2, [...] , allora αβ appartiene a I. Se α è un elemento non nullo di OF, allora l'insieme (α) costituito dai numeri αβ, sapere come proseguire in questa direzione.
Le questioni riguardanti i numeri di classi dei corpi quadratici reali sono molto più oscure di ...
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La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Algebra e linguistica. Gli inizi dell'analisi combinatoria
Roshdi Rashed
Algebra e linguistica. Gli inizi dell'analisi combinatoria
Intorno [...] contesto matematico molto diverso.
Quanto riferito da Ibn Ḫaldūn sembra non lasciare dubbi su questo punto: egli vuole suggerire che Ḫalīl la regola di formazione e il teorema del binomio. Anche se i matematici sapevanodi manipolare procedimenti ...
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MANFREDI, Gabriele
Luigi Pepe
Nacque a Bologna il 25 marzo 1681 da Alfonso e Anna Maria Fiorini.
Il padre, originario di Lugo, era un notaio provvisto di buona cultura e scelse per i figli i migliori [...] trasferitosi a Pisa e già matematico famoso, desiderava saperedi più dei metodi del calcolo differenziale, già utilizzati con fu effettivamente realizzato nel 1773 sotto la guida di A. Lecchi, ma non risolse allora i problemi delle valli tra Argenta ...
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sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] (pres. indic. so 〈sò〉 [radd. sint.;...
saputo
agg. [part. pass. di sapere]. – 1. letter. a. Che sa, che è informato di quanto è avvenuto o avviene: fare s. qualcuno, fargli sapere, informarlo di qualche cosa. b. Che ha esperienza e conoscenza, sia in genere sia in una determinata...