La d. nasce nel 19° secolo con ritardo rispetto alla linguistica tout court, e non soltanto perché ne forma un sottoinsieme ancillare, dedito all'indagine sulle varietà (di frequente segnate da inferiorità [...] forma scientifica.
Così nacque la d. sotto il segno dello Stammbaum, cioè l'albero genealogico delle filiazioni punti si formano centri di onde, i sistemi dei quali, più o meno ampii, secondo la intensità della forza motrice, si vengono a incrociare" ...
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Lingua
Luis J. Prieto
di Luis J. Prieto
Lingua
sommario: 1. Introduzione. 2. Lingua e parole. 3. Lingua e codice non linguistico. □ Bibliografia.
1. Introduzione
Il primo problema che si presenta quando [...] significante della frase ‛Non l'ho visto'. Quando però il segno in questione costituisce da solo una frase, il suo significante si fare con l'assurdo di una regressio ad infinitum a meno di non raggiungere un universo di discorso che costituisca un' ...
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Alfabeto
A. Petrucci
G. Tamani
A.M. Piemontese
H. Gustavson
PARTE INTRODUTTIVA
di A. Petrucci
Ogni a. è un sistema di segni dotato, in quanto tale, di una forte valenza simbolico-figurativa, e quindi [...] a occupare il margine della pagina.
In forme più o meno fitte e rotondeggianti (come in Italia) o aguzze e spezzate metà dell'8° secolo. Così anche l'ortografia (dapprima segnata parimenti con punti) degli accenti per le tre vocali instabili ...
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L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] volgari e la scomparsa di vecchie istituzioni cittadine come i comuni fanno sì che il volgare segni il passo ovunque. A Firenze, ovviamente, meno che altrove. Grazie a una precoce consapevolezza del nesso tra successo politico e splendore linguistico ...
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La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] alla riforma Gentile del 1923, ma le cui grandi linee avrebbero segnato la scuola italiana, in particolare il liceo, anche molto oltre la lingua non potesse ridursi al lessico, e men che meno alla nomenclatura, affermava in quello stesso anno, in una ...
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Vicino Oriente antico. L'origine della scrittura e del calcolo
Denise Schmandt Besserat
Jean-Jacques Glassner
Jöran Friberg
Robert Englund
L'origine della scrittura e del calcolo
Le registrazioni [...] , sulle possibilità offerte dalle loro associazioni e connessioni, era possibile creare una pluralità di segni: una grande o una piccola tacca, che può presentarsi più o meno lunga o larga, un grande o un piccolo cerchio, una tacca dotata di un ...
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Lingua derivata dal latino, l’italiano fa parte della famiglia romanza (detta anche, meno spesso, neolatina) insieme a francese, spagnolo, portoghese, gallego, catalano, romeno e altre minori. A causa [...] della frase francese d’où qu’il pue donc tant (più o meno «com’è che puzza insomma tanto»): l’una e l’altra norma l’accento sull’ultima: perfil, abril, perejil, ecc.).
Quanto ai segni diacritici, l’italiano ha solo l’accento acuto, e più spesso grave ...
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La fonetica linguistica è lo studio dei suoni (o foni; ➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di) prodotti dai parlanti nell’atto di pronunciare una lingua. Ciò non esaurisce la totalità dei suoni [...] ttera, tr[e]nta, g[ɔ]nna, col[o]nna, laddove nel Lazio (o quanto meno a Roma) si hanno l[e]ttera, tr[ɛ]nta, g[o]nna, col[ɔ] riguardo alle ➔ fricative, si segnala come processo di segno opposto il rafforzamento in affricata (almeno tendenziale) di /s ...
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I primi testi volgari d’area italiana sono tradizionalmente considerati i Placiti capuani (marzo 960 - ottobre 963): un debutto tardo rispetto a quello francese (i Giuramenti di Strasburgo, primo documento [...] di accordo segnalano non ambiguamente le relazioni sintagmatiche. Segni dell’irrigidimento nell’ordine lineare si possono già di tradizione non diretta, non sono sfuggite (in italiano meno ancora che in altre lingue) a processi di adattamento. ...
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* La voce enciclopedica Lingua scritta è stata ripubblicata da Treccani Libri con il titolo Italiano, parlare, scrivere, arricchita e aggiornata da un contributo di Giuseppe Antonelli.
La scrittura è [...] anche là dove il cambiamento di tema avrebbe richiesto un segno adeguato a rappresentare una pausa medio-forte (si veda latino mi concerne, mi ha reso la caduta in questo triste mondo meno sfracellatrice, mi è rifugio e madre tuttora, che m’illeb[b] ...
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meno
méno avv. e agg. [lat. mĭnus, neutro (con valore avverbiale) di minor, compar. di parvus «piccolo»]. – 1. avv. a. Funge da comparativo dell’avv. poco; significa quindi più poco, in minor quantità, contrapponendosi direttamente a più....
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...