FALCONIERI, Ottavio
Matteo Sanfilippo
Nacque a Roma il 6 giugno 1636 da Piero e Dianora Del Bene nel palazzo di famiglia in via Giulia. Della sua giovinezza e dei suoi studi si sa ben poco, a parte [...] la propria erudizione. Nel 1655 scrisse e pubblicò l'Urania, un'ode di ventuno stanze di sei versi, composte da settenari ed endecasillabi alternati, seguita da una Gratulatoria in latino dedicata ad Alessandro VII, appena eletto papa. Un anno dopo ...
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ALTICOZZI, Niccolò
Alberto Asor Rosa
Nato a Cortona e vissuto a Siena nella prima metà del sec. XVI, ebbe il titolo di "maestro" (e forse sarà stato medico). Sembra che praticasse l'astrologia, l'astronomia, [...] Congrega dei Rozzi, costituita in Siena nel 1531.
Di lui conosciamo tre commedie: Nencia,brevissima, in terzine e in strofette di settenari; Pomona,in ottave, senza divisione di atti e di scene; I cinque disperati,in ottave, in cinque atti, ma senza ...
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Letterato e uomo politico (Firenze 1220 circa - ivi 1294 circa). Notaio e cancelliere del comune (anche suo padre, Bonaccorso, era notaio), tornando nel 1260 da un'ambasceria ad Alfonso X di Castiglia, [...] diffusa. In italiano scrisse invece il Tesoretto, arido poema didattico allegorico, incompiuto, in settenarî accoppiati e il Favolello, epistola morale in settenarî, a Rustico di Filippo; la sua Rettorica è il volgarizzamento di parte del De ...
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Poeta latino (n. Pesaro 170 - m. intorno all'84 a. C.); di origine servile, ebbe nella sua lunga vita rinomanza e fortuna. Fu poeta, immaginoso e fecondo, soprattutto di tragedie (restano 45 titoli con [...] ; una operetta in metro sotadeo, forse parte dei Didascalica, specie di satura Menippea in almeno 9 libri; Pragmatica in settenarî trocaici (almeno 2 libri), sul teatro e la poesia drammatica, coltivò anche la poesia georgica (Praxidica o Parerga, in ...
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DELLE COLONNE, Guido
Margherita Beretta Spampinato
Nacque probabilmente a Messina nei primi decenni del sec. XIII. Di lui sappiamo soltanto che fu giudice a Messina.
La sua attività di pubblico funzionario [...] da fenomenologia generale dell'amore. La canzone è composta da cinque stanze ciascuna di tredici versi misti di endecasillabi e settenari secondo lo schema "ABB (b5) A / (a5) BBAB" con sirma "CCD (d5) EE", tutta intessuta di rime ricche o addirittura ...
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DI LEO, Mario
Marina Frettoni
Nacque a Barletta da nobile famiglia verso il 1500, ed ivi compi i primi studi; conseguì all'università di Napoli il titolo di utriusque iuris doctor, con il quale è nominato [...] si legge: Marius De Leo auctor - recentemente pubblicata in Japigia (1942). Si tratta di una canzonetta di ventisei endecasillabi e settenari - di cui gli ultimi sette mutili - nella quale il poeta esprime il desiderio di morire colpito dall'arco che ...
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Famiglia fiorentina, che si diceva di origine romana e che appartenne alla piccola nobiltà cittadina per titoli ottenuti e cariche ricoperte. Ramo della potente famiglia degli Elisei, derivò il suo nome, [...] ) e chiose all'Inferno; scrisse un pedestre poemetto di materia scientifica e morale, il Dottrinale, composto di 60 capitoli in settenari a rime accoppiate. L'altro figlio, Pietro (m. Treviso 1364), bandito anch'egli insieme al padre da Firenze (dove ...
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Torquato Tasso (Sorrento 1544 - Roma 1595) affrontò nella sua opera il più ampio ventaglio di generi testuali, sia in prosa che in versi. Sono in prosa i ventisei Dialoghi di vario argomento (la nobiltà, [...] in endecasillabi sciolti (Il mondo creato), e dall’Aminta, dramma pastorale o favola boschereccia in endecasillabi e settenari, rappresentato per la prima volta nel 1573, senza il quale «non si spiegherebbe lo sviluppo del teatro pastorale ...
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GENOINO, Giulio
Francesca Brancaleoni
Nacque a Frattamaggiore, presso Napoli, il 13 maggio 1773 da Carlo e Maria Tramontano. Avviato alla carriera ecclesiastica, fu seguito nella sua formazione dal [...] nella memoria. La sua prova d'esordio come poeta - un Saggio di poesie (Napoli 1811) che comprendeva odi in settenari di genere metastasiano o, più propriamente, savioliano - era apparsa per i tipi del Monitore delle Due Sicilie durante il regno ...
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BARBATI (Barbato), Petronio
Enzo Noè Girardi
Discendente da una nobile famiglia che aveva goduto l'aggregazione al consiglio della città di Foligno fin dall'anno 1211, nacque in questa città verso la [...] la toscanità della lingua. Quanto all'Ippolito trattasi di una libera versione in endecasillabi e settenari del testo euripideo; i cori son. tutti di settenari. Il Messini vi trova amplificazioni retoriche e abbellimenti non sempre di buon gusto.
Le ...
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settenario
settenàrio agg. e s. m. [dal lat. septenarius, der. di septeni, distributivo di septem «sette»]. – 1. a. Nella metrica accentuativa, verso di sette sillabe (o, più propriam., di sette «posizioni metriche»: v. senario), con accento...
sestina
s. f. [dim. di sesto1, sostantivato al femm.]. – 1. a. Forma particolare della canzone, come composizione poetica, formata nel suo schema tipico di sei stanze di sei endecasillabi ciascuna, con un congedo di tre endecasillabi; ogni...