I primi testi volgari d’area italiana sono tradizionalmente considerati i Placiti capuani (marzo 960 - ottobre 963): un debutto tardo rispetto a quello francese (i Giuramenti di Strasburgo, primo documento [...] ’accusativo’ si trovano a confluire, per la loro manifestazione formale, con gli oggetti, secondo un modulo che era estraneo antiche del francese e del provenzale, ma tracce di sistemi casuali ridotti si trovano anche nel resto del dominio neolatino ...
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* La voce enciclopedica Lingua scritta è stata ripubblicata da Treccani Libri con il titolo Italiano, parlare, scrivere, arricchita e aggiornata da un contributo di Giuseppe Antonelli.
La scrittura è [...] sottoscritta (e non chi vi parla, che sarebbe avvertito come formale e sostenuto); e sono diverse le frasi idiomatiche che documentano la Sono da tempo codificate anche alcune incoerenze tra sistema grafico e sistema fonetico: la grafia ‹zi› + vocale ...
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La pragmatica è il settore degli studi linguistici e semiotici che si occupa del rapporto fra i segni e i loro utenti, ovvero dell’uso dei segni, che ha sempre luogo in un contesto. Preannunciata dal filosofo [...] a introdurre la nozione di soggetto, richiama il fatto che i sistemi di segni, i linguaggi, vengono usati. La pragmatica si caratterizza e Richard Montague, che hanno sviluppato l’analisi formale del significato, Ludwig Wittgenstein, che per primo ha ...
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La morfologia è il settore della linguistica che studia la struttura interna delle parole e le relazioni fra i cambiamenti di forma e i cambiamenti di senso delle parole. Ad es., la parola italiano può [...] panno / la panna, ma anche al fatto che nomi semanticamente e formalmente simili possano avere genere diverso in un’altra lingua romanza. Ad es del ➔ caso, che era correntemente usato nel sistema nominale e pronominale latino.
Tra i pronomi tonici ...
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di Silvia Morgana
La storia linguistica dell’Ottocento copre un arco cronologico più esteso rispetto al mero XIX secolo e va dall’arrivo dei francesi in Italia nel 1796 fino al 1915: è infatti l’inizio [...] le oggettive deficienze iniziali e il percorso accidentato, il sistema scolastico fu via via efficace nel ridurre il divario l’alternanza tra istituti poetici ereditati e soluzioni formali già novecentesche si configura come una stagione di transito ...
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Con il termine origini ci si riferisce convenzionalmente alla fase aurorale delle lingue romanze (o neolatine), quando testi (o frammenti di testi) scritti in volgare cominciarono a essere conservati su [...] , specialmente nelle iscrizioni cristiane;
(b) lo scardinamento del sistema casuale è più tardo nel latino parlato e scritto in e II, 793; Formentin 2007: 95-137). Sotto il profilo formale i due Ritmi attestano in vario modo l’influenza di moduli ...
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Gli studiosi moderni, come già i retori e i grammatici del mondo classico e umanistico, hanno tentato di ordinare i testi raggruppandoli in classi omogenee. Ne sono emerse varie tipologie testuali, divergenti [...] o affidata alla ricostruzione del lettore); (c) il sistema dei legamenti di coesione (morfosintattici, semantici, prosodici e italiano al dialetto o a un’altra lingua, o dal formale all’informale, o dalla lingua standard a un linguaggio ...
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Vicino Oriente antico. L'analisi linguistica
Gábor Zólyomi
Giovanni Garbini
L'analisi linguistica
Grammatica
di Gábor Zólyomi
A partire dal III millennio, se non prima, in Mesopotamia vi furono due [...] verbo: il tema Š. In sumerico non esiste una regola formale altrettanto precisa per indicare la causalità: una forma verbale causativa di omografi a livello consonantico, avremmo avuto un sistema notevolmente diverso; resta comunque il fatto che la ...
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Il soggetto (dal lat. subiĕctu(m) «che sta sotto», calco del gr. hypókeímenon) indica una funzione grammaticale fondamentale nella frase, insieme a quelle di ➔ oggetto e di predicato (➔ predicato, tipi [...] / i giudici hanno premiato te; ➔ pronomi) e, nelle varietà formali, anche per le terze persone. La distinzione tra pronomi personali soggetto e complemento costituisce un retaggio del sistema casuale del latino.
Come s’è accennato, è il verbo che ...
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Dante Alighieri nacque a Firenze nel maggio, o giugno, 1265, l’anno prima della battaglia di Benevento, che segna la distruzione della parte ghibellina in Italia. Di famiglia guelfa, cresce in anni segnati [...] cioè sulla base di 27 mss. anteriori alla sistemazione editoriale data al testo da Boccaccio, che risultavano divisi elegiaco, come il più basso, problematicamente definendolo, non in termini formali ma tematici, come «stile degli infelici»: II, iv, ...
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ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di opportunità, di armonia, e sim.: mettere,...
realizzazione
realiżżazióne s. f. [der. di realizzare]. – 1. L’azione, l’operazione di realizzare; il fatto e il modo con cui qualcosa si realizza o viene realizzato: è vissuto tanto da vedere la r. dei suoi sogni; r. di un piano, e un progetto,...