ITALICI
Francesco RIBEZZO
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. Si designa con questo nome un gruppo di popolazioni che abitarono l'Italia antica, le quali presentano particolari affinità linguistiche che conferiscono loro una posizione [...] indoeuropeo, costruzione comune col celtico. Non prive di significato sono infine le innovazioni comuni nel sistema della declinazione e cioè a) la sostituzione della desinenza pronominale -asōm all'-ōm del gen. pl. dei temi in -ā; b) la creazione di ...
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Nacque a Magonza il 14 settembre 1791, ultimogenito di un funzionario del principe palatino Federico Carlo. Fu educato ad Aschaffenburg, dove il padre si era trasferito al seguito del suo signore, compì [...] , e procedendo dallo studio delle radici a quello della declinazione pronominale e nominale, della flessione verbale, e della formazione delle parole, il B. trova ciò che i sistemi morfologici di ciascuna delle lingue comparate hanno di comune.
Tra ...
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GEROGLIFICI
Giulio Farina
. Con questo nome si suole intendere la scrittura degli antichi Egiziani. Il termine deriva da Clemente Alessandrino (Strom., V, 4,20) che la designa γράμματα ἱερογλυϕικὰ "lettere [...] grammatici chiamano stato assoluto, stato costrutto, stato pronominale. Ciò che nella coscienza stava intimamente legato Africa? Già sulla fine della XI dinastia troviamo tracce di un sistema con il quale alla meno peggio si cerca d'indicare le ...
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L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] per essi» (Dec. VIII, 2, 30). La forma pronominale del verbo (➔ pronominali, verbi) è spesso preferita in vari tipi di subordinate, specie Nella morfologia è in atto una semplificazione del sistema dei pronomi personali di terza, con ampliamento dei ...
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Un indicatore fondamentale dello stato di aggregazione delle regioni italiane è costituito dal grado di integrazione linguistica, ovvero dal ‘coefficiente di penetrazione’ dell’italiano nel tessuto linguistico [...] e sociali della nazione erano troppo arretrate, il sistema scolastico era inefficiente e il divario culturale fra le fra i tratti siciliani i seguenti elementi: l’inversione della coppia pronominale ci e si, come non si ci vede niente; il participio ...
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L’espressione lingua (o italiano) d’oggi, così come quella, equivalente, di italiano contemporaneo (entrambe usate negli studi: per l’una Cortelazzo 2000, LId’O 2004, Dardano & Frenguelli 2008; per [...] passeggeri fenomeni di moda, ma anche le innovazioni ‘interne’ del sistema da quelle ‘esterne’, non limitate al lessico; e ancora: nelle forme composte con l’ausiliare avere e con i verbi pronominali (ma ho fatto la spesa, mi sono bevuto una bibita ...
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La morfologia è il settore della linguistica che studia la struttura interna delle parole e le relazioni fra i cambiamenti di forma e i cambiamenti di senso delle parole. Ad es., la parola italiano può [...] , ci limitiamo a segnalare che essi conservano tracce dell’impiego del ➔ caso, che era correntemente usato nel sistema nominale e pronominale latino.
Tra i pronomi tonici di prima e seconda persona singolare c’è una chiara distinzione fra pronomi ...
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di Silvia Morgana
La storia linguistica dell’Ottocento copre un arco cronologico più esteso rispetto al mero XIX secolo e va dall’arrivo dei francesi in Italia nel 1796 fino al 1915: è infatti l’inizio [...] oggettive deficienze iniziali e il percorso accidentato, il sistema scolastico fu via via efficace nel ridurre il avviene a vantaggio della forma più colloquiale.
L’enclisi pronominale (➔ parole enclitiche), tratto tipicissimo dell’italiano scritto ...
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Con il termine origini ci si riferisce convenzionalmente alla fase aurorale delle lingue romanze (o neolatine), quando testi (o frammenti di testi) scritti in volgare cominciarono a essere conservati su [...] , specialmente nelle iscrizioni cristiane;
(b) lo scardinamento del sistema casuale è più tardo nel latino parlato e scritto in rilievo del complemento oggetto della subordinata con ripresa pronominale (una dislocazione a sinistra; ➔ dislocazioni), ...
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Vicino Oriente antico. L'analisi linguistica
Gábor Zólyomi
Giovanni Garbini
L'analisi linguistica
Grammatica
di Gábor Zólyomi
A partire dal III millennio, se non prima, in Mesopotamia vi furono due [...] stessa locuzione prepositiva in accadico è messa in rapporto con una forma pronominale sumerica con l'aggiunta di tre suffissi indicanti il caso (-ra a livello consonantico, avremmo avuto un sistema notevolmente diverso; resta comunque il fatto che ...
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neutro
nèutro agg. [dal lat. neuter -tra -trum]. – 1. Che non è né l’uno né l’altro di due fatti o stati che si considerano antitetici o contrapponibili. In partic.: a. In grammatica, genere n. (o semplicem. neutro come s. m., dal lat. neutrum...
sessuato
sessüato agg. [der. di sesso]. – 1. In biologia, di individuo provvisto di organi della riproduzione sessuale, in contrapp. a asessuato. Nelle società degli insetti, sono così detti gli individui provvisti di organi della generazione...