ITALIA (XIX, p. 693; App. I, p. 742; App. II, 11, p. 72)
Mario Cataudella
Giuseppe de Meo
Giovanni Spadolini
Ignazio Baldelli
Alessandra Briganti
Fortunato Bellonzi
Carlo Melograni
Confini. - Con [...] 'economia italiana dal 1960 in poi - di cui si è detto fin qui - è il risultato di molteplici fattori economici e non economici , sono illustrati nei grafici1-2-3-4. Per motivi di spazio non tutti i dati relativi a tali grafici sono riportati in ...
Leggi Tutto
Linguaggio
Raffaele Simone
Preliminari
Quando si studiano i fenomeni del linguaggio, si resta colpiti dal fatto che la riflessione su questo tema, ben lungi dall'essere un'invenzione moderna (come accade [...] non avrebbero alcuna ragione di cambiare, né nel tempo né nello spazio. Al contrario, la prima e la più forte esperienza di chiunque genere possa essere conosciuto e adoperato da un utente finito, se non attraverso una serie stratificata di algoritmi ...
Leggi Tutto
Semantica
Tullio De Mauro
*La voce enciclopedica Semantica è stata ripubblicata da Treccani Libri con il titolo Il valore delle parole, arricchita e aggiornata da un contributo di Stefano Gensini.
sommario: [...] e di riflessioni. Noi crediamo che in tale campo vi sia spazio per costruire una scienza istituzionalmente unitaria: ma la costruzione, se come non pare essere) un universo popolato da un numero finito di entità, ma è invece un universo popolato da un ...
Leggi Tutto
Semiologia
Luis J. Prieto
di Luis J. Prieto
Semiologia
sommario: 1. Introduzione. 2. Semiologia della comunicazione. 3. Semiologia della connotazione. □ Bibliografia.
1. Introduzione
Quando, agli inizi [...] ravvisare due parti distinte dal punto di vista spazio-temporale, cioè i due cartelli menzionati, ognuna comporta in numero infinito risultano dalla combinazione di un numero finito di segni.
L'incidenza esaminata sopra, per importante che essa ...
Leggi Tutto
L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] le trappole dell’incomprensione.
La storia sociale e politica d’Italia è fin da subito decisiva ai fini della lingua. Come la crescita di una nuova classe sociale apre spazi alle varie lingue materne, così ne autorizza ufficialmente l’uso la nascita ...
Leggi Tutto
La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] di Milano e aveva già larga fama. Il Proemio, finito di scrivere nel settembre del 1872, apparve nel 1873, pochi un panorama siffatto assume per la prima volta un largo spazio il libro divulgativo rivolto al grande pubblico, spesso ispirato da ...
Leggi Tutto
La fonetica linguistica è lo studio dei suoni (o foni; ➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di) prodotti dai parlanti nell’atto di pronunciare una lingua. Ciò non esaurisce la totalità dei suoni [...] fonetico-fonologica dell’inglese dipende, evidentemente, dal fatto che lo spazio acustico di [th] può risultare non di rado più simile . cooperare, linee (con entrambe le vocali atone) o finii, lineetta, piissimo (con accento su una delle due vocali ...
Leggi Tutto
Come indicò Saussure (1916), la lingua si può studiare in due modi: o lungo l’asse della simultaneità, descrivendo il sistema di fenomeni esistente in un momento dato, in una certa comunità di parlanti, [...] Che la lingua cambi nel tempo (oltre che nello spazio) è nozione comune, fondata sulla personale esperienza di ognuno ➔ congiunzioni); la coordinazione di gerundio e verbo di modo finito («Il quale, avendo disposto di fare una notabile e maravigliosa ...
Leggi Tutto
di Silvia Morgana
La storia linguistica dell’Ottocento copre un arco cronologico più esteso rispetto al mero XIX secolo e va dall’arrivo dei francesi in Italia nel 1796 fino al 1915: è infatti l’inizio [...] colloquiali e modi di dire prettamente fiorentini trovano spazio fra le letture scolastiche, ed è lecito collegare delle forme impiegate e nella predilezione per le parole rare. Fin dalla produzione giovanile (Canto Novo, 1882; Intermezzo di rime ...
Leggi Tutto
Le lingue dei segni nel mondo
Mauro Mottinelli
Virginia Volterra
A differenza delle lingue vocali, che usano il canale acustico-vocale, le lingue dei segni si servono della modalità visivo-gestuale. [...] alla seconda classe e può di conseguenza essere dislocato nello spazio (fig. 21).
Il medesimo verbo non modifica il suo udenti.
Ma i bambini sordi che imparano una lingua dei segni fin dalla nascita sono una minoranza, di fatto solo la piccola ...
Leggi Tutto
spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...