Nazione, idea di
Francesco Tuccari
Nazione e idea di nazione
Nel corso degli ultimi due secoli la 'nazione' ha costituito un punto di riferimento fondamentale nei processi di formazione e di consolidamento [...] , ha costruito in questo senso un'utilissima successione tipico-ideale, ripresa poi dallo stesso Hobsbawm, l'appunto Rousseau con la sua concezione del rapporto morale tra l'individuo e lo Stato; quella 'storica' elaborata da Burke, il quale proprio ...
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Monarchia, diarchia, tetrarchia
La dialettica delle forme di governo imperiale fra Diocleziano e Costantino
Valerio Neri
A partire dall’inizio del regno di Diocleziano fino alla definitiva vittoria [...] come i due re spartani, discendenti da Eracle17. La collaborazione tra i due dei e i benefici che da essa trae Giove alla gloria57. Se mai però c’era stata per Massimiano questa prospettiva di successione dinastica, essa tramonta nel 293, quando suo ...
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Il potere di Costantino
Dimensioni e limiti del potere imperiale
Averil Cameron
Non vi è un solo modo di interpretare il regno di Costantino, la sua personalità e i suoi obiettivi. Le contraddizioni [...] rivendicazione della discendenza imperiale. Molti sforzi sono stati fatti tra gli storici per ‘spiegare’ la visione parte di una legislazione molto più ampia in materia di successione e di proprietà35. Eusebio sostiene che Costantino era motivato dal ...
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Il modernismo e la sua repressione
Giacomo Losito
Introduzione
Il modernismo religioso1 d’inizio Novecento e il suo inseparabile nemico giurato, l’antimodernismo, hanno alimentato un’estesa produzione [...] novità biblico-filosofiche in Italia, tra le classi agiate che erano state sensibili al cattolicesimo liberale, fra Guido Mattiussi, imposto dal pontefice alla Compagnia per la successione nell’insegnamento in Gregoriana a Louis Billot, elevato al ...
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L’‘epoca’ di Costantino e il Tardoantico
Andrea Giardina
La questione costantiniana si pose nella stessa età di Costantino. Se ci si riferisce al problema classico, oggi largamente superato, della sincerità [...] un’acquisizione per l’eternità. Il problema della successione dinastica, che Costantino impostò in modo nuovo, in seguito, per superare questo divorzio tra storia del cristianesimo e storia della cultura sarebbe stato necessario un lungo percorso. In ...
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HOHENSTAUFEN, FAMIGLIA
HHansmartin Schwarzmaier
Lo 'Staufen', un monte di forma conica (685 m) di origine vulcanica, sovrasta una dorsale situata tra i fiumi Fils e Rems (odierno distretto di Göppingen, [...] 5 marzo 1152, non solo era stata preparata e assicurata con cura, ma introduceva minaccia dell'accerchiamento del Patrimonium Petri stretto tra la Sicilia a sud e il Regno comportava nessun tipo di diritti di successione. Malgrado il titolo di re di ...
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Il concilio
Manlio Simonetti
Col nome di concilio, o sinodo, s’intende, nella Chiesa antica, un’assemblea di vescovi riuniti per discutere di questioni importanti che trascendevano l’autorità dei singoli [...] è presente a Nicea e sembra sia stato più volte direttamente consultato. Tra gli occidentali il più influente è Ossio un certo accordo con i meliziani circa le modalità della successione e certamente forzando la situazione20. Ripresi i contrasti, ...
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Visione anglicana di Costantino
Un’indagine storica
Richard Price
La storia della visione anglicana di Costantino – per essere precisi, le visioni anglicane di Costantino, in tutta la loro varietà – [...] continuità, piuttosto che una rigorosa linea di successione, in quanto gli scrittori anglicani hanno fatto ricorso anglicani del XVI secolo la questione più urgente della relazione tra Chiesa e Stato, e del ruolo all’interno della Chiesa dei monarchi ...
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Comparativo, metodo
Neil J. Smelser
Introduzione
Il metodo comparativo è ormai entrato nel novero dei metodi tradizionalmente usati nelle scienze sociali e comportamentali. Nei libri di testo e nei [...] fino a giungere allo stato di civiltà, che ha inizio con l'invenzione dell'alfabeto scritto. La successione dei progressi tecnologici individui o di unità sociali è che questi non siano tra loro legati da relazioni causali, ossia che nessuno di essi ...
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CARLO I Gonzaga Nevers, duca di Mantova e del Monferrato
Gino Benzoni
Nacque a Parigi il 6 maggio 1580, ultimo - e, per la morte precocissima dei due fratelli, unico erede maschio - dei cinque figli [...] conseguire, della cristianità, quanto meno una tregua duratura tra gli Stati europei.
Così facendo C. s'adoperava per rilanciare ce qui peu estre de vos interest et de miens en… succession".
La situazione nel frattempo precipita: muore, il 29 ott. ...
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ciclo1 s. m. [dal lat. tardo cyclus, gr. κύκλος «cerchio, giro»]. – 1. In matematica, generalizzazione del concetto di linea chiusa; in algebra, sottogruppo ciclico di un gruppo. 2. In botanica, il complesso dei fillomi (foglie, antofilli, brattee)...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...