La pragmatica è il settore degli studi linguistici e semiotici che si occupa del rapporto fra i segni e i loro utenti, ovvero dell’uso dei segni, che ha sempre luogo in un contesto. Preannunciata dal filosofo [...] tanto che Chien Shiung Wu, un fisico di notevole valore che lavora alla Columbia University, ha commentato che Dio dev R. Carston nell’ambito della teoria della pertinenza e di F. Recanati in quello del contestualismo semantico; cfr. Bianchi 2009 ...
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Come indicò Saussure (1916), la lingua si può studiare in due modi: o lungo l’asse della simultaneità, descrivendo il sistema di fenomeni esistente in un momento dato, in una certa comunità di parlanti, [...] forme ridotte del perfetto o dell’imperfetto di habere; il suo valore è quello di un futuro del passato (disse Sellier.
Parodi, Ernesto G. (1957), Lingua e letteratura. Studi di teoria linguistica e di storia dell’italiano antico, a cura di G. Folena ...
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Per focalizzazione si intende l’insieme di fenomeni che consentono di mettere una porzione di enunciato in maggiore evidenza di altre. Gli enunciati infatti non solo trasmettono informazioni, ma spesso [...] (70) e (71) diventano inaccettabili a meno che assumano valore meta-discorsivo, cioè che siano riferiti al discorso stesso; ad (a cura di) (1992), Storia e teoria dell’interpunzione. Atti del Convegno internazionale di studi (Firenze, 19-21 maggio ...
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di Silvia Morgana
La storia linguistica dell’Ottocento copre un arco cronologico più esteso rispetto al mero XIX secolo e va dall’arrivo dei francesi in Italia nel 1796 fino al 1915: è infatti l’inizio [...] in Toscana e a Roma, dove la distanza del dialetto dall’italiano era minore), la competenza passiva di ‹j› con valore di i semiconsonante (jeri, muoja) e finale con valore di -ii (studj 1873), le pecche della teoria manzoniana: la mancata coincidenza ...
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L’Italia può vantare il maggior trattato di linguistica dell’Europa medievale, il De vulgari eloquentia di ➔ Dante Alighieri, scritto in latino per definire i caratteri del volgare illustre, in cui, per [...] quelle di Trento, Torino e Alessandria, ma esclude ogni valore della parlata di Roma e anche di quella toscana, spregiando Meno noto è invece il consenso che egli diede alle teoriedel Traité de la formation méchanique des langues (1765) di Charles ...
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Assieme ai ➔ nomi, i verbi sono una categoria di parole (➔ parti del discorso) cruciale nell’organizzazione lessicale e grammaticale delle lingue, al punto da essere considerati un universale linguistico: [...] che riempiono le posizioni argomentali: si vedano i diversi valori di fare in fare una torta (dove è predicativo pp. 1-88 (trad. it. Il caso del caso, in E. Bach & R.T. Harms, Universali della teoria linguistica, a cura di Giorgio R. Cardona, ...
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Dante Alighieri nacque a Firenze nel maggio, o giugno, 1265, l’anno prima della battaglia di Benevento, che segna la distruzione della parte ghibellina in Italia. Di famiglia guelfa, cresce in anni segnati [...] simbolo della rigenerazione civile e politica dell’Italia.
Questa teoria, con la quale Dante intende convertire la propria eccellenza della geografia fisica e politica del suo tempo, e sulla base di giudizi di valore e disvalore di carattere ...
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Pronuncia è il termine correntemente usato, anche dai non specialisti, per designare il modo di articolare i suoni di una lingua (si parla infatti di pronuncia della erre, di difetto di pronuncia, ecc.) [...] di Roma ha per sé l’avvenire
L’enfasi sul valore simbolico della capitale e l’affermarsi della radio che proprio loro implicazioni per la teoria fonologica generativa, in Studi di fonetica e fonologia. Atti del Congresso internazionale della Società ...
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DEVOTO, Giacomo
Aldo L. Prosdocimi
Nacque il 19 luglio 1897 a Genova da Luigi, clinico e patologo prima a Genova poi trasferitosi a Pavia e quindi a Milano, e da Luigia Cortese. Conseguita la maturità [...] (di storia linguistica e di storia totale) delle teoriedel D.; quello che è apparso inessenziale teoricamente (Ramat, e le scelte degli autori, senza giudizi di valore letterario ma con giudizi di valore linguistico: quando la lingua di un autore si ...
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L’ordine degli elementi di una struttura sintattica (come un sintagma o una frase) è un parametro cruciale negli studi linguistici, principalmente in quelli di tipologia. A partire dalla struttura della [...] (per es., il valore avversativo).
La marcatezza pragmatica svolta ieri nell’aula magna).
Una ricognizione tra le lingue del mondo rivela che tra le strutture in (5) due direction theory (in italiano «teoria della direzione della ramificazione»: cfr ...
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valore
valóre s. m. [dal lat. tardo (in glosse) valor -oris, der. di valere: v. valere]. – 1. Riferito a persona indica: a. Possesso di alte doti intellettuali e morali, o alto grado di capacità professionale: un uomo, una donna di v., di...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...