Indirizzo filosofico del 19° sec., il cui iniziatore è il francese A. Comte e i cui maggiori rappresentanti sono in Inghilterra J. S. Mill e H. Spencer, e in Italia R. Ardigò. Più in generale, il termine [...] . La filosofia ha il compito di generalizzare i risultati delle scienze, e questi risultati consentono a Spencer di formulare una teoriadell’evoluzione di applicazione universale. Nell’evoluzione sociale egli prevede un punto di approdo in cui i ...
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Filosofo (Derby 1820 - Brighton 1903); prima ingegnere ferroviario, poi (1848) viceredattore dell'Economist, pubblicò nel 1850 la sua prima opera, la Social statics, cui seguirono varî saggi, alcuni pubblicati [...] che, partendo dalla biologia, si estendeva a ricomprendere psicologia, sociologia, teorie etiche ed educative. La sua teoriadell'evoluzione, formulata prima della pubblicazione dell'opera più importante di Darwin, rimane, nonostante la successiva ...
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In fisica, è detto delle radiazioni elettromagnetiche percepite dall’occhio, corrispondenti al campo di lunghezze d’onda compreso tra i limiti approssimativi di 400 e 800 nm.
L’astronomia nel v., o astronomia [...] una sintesi nel diagramma Hertzsprung-Russel (➔ stella) ha permesso di costruire una completa teoriadell’evoluzione stellare. La morfologia e la dinamica delle galassie esterne è campo di ricerca in espansione, come pure quello più prettamente ...
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Termine coniato da J.W. Goethe (ted. Morphologie) nel 1785 per indicare l’anatomia comparata; significa, in generale, studio, descrizione delle forme.
Biologia
Studio della forma e della struttura degli [...] . Čelakovský, J. Velenovsky ecc., la m. ebbe un maggiore impulso (teoriadella metamorfosi degli organi, applicazioni dellateoriadell’evoluzione, omologia degli organi riproduttivi delle Cormofite ecc.). La m. è in continuo sviluppo, in particolare ...
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adattaménto animale Secondo un'ottica evoluzionista, è quel processo di cambiamenti che di generazione in generazione porta gli organismi ad adottare i meccanismi morfologici, fisiologici e comportamentali [...] , variazione dei caratteri, ambiente, selezione, fitness, è entrata in biologia ben prima che fosse elaborata la teoriadell’evoluzione, portando con sé significati garantiti solo dal senso comune, su cui furono spesso fondate visioni del mondo ...
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mutaménto socioculturale Locuzione con cui si denota la presenza di variazioni, alterazioni e cambiamenti, relativamente ampî e non temporanei, nelle componenti strutturali, ovvero nei maggiori sistemi [...] , per quanto possa trovare una parziale giustificazione sul piano della ricerca storica. Le difficoltà incontrate nella teoriadell'evoluzione e del progresso suggeriscono l'adozione dell'espressione m. sociale, ovvero m. socioculturale, per indicare ...
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Etnologo tedesco (Brema 1826 - Trinidad 1905), considerato tra i fondatori dell'antropologia culturale.
In qualità di medico di bordo toccò (1851-1859) varie regioni dell'Africa, Asia, America; nel 1861-66 [...] , 1881; Allgemeine Grundzüge der Ethnologie, 1884). Pur condividendo con la teoriadell'evoluzione la concezione del progresso dell'umanità, in polemica con le generalizzazioni dell'evoluzionismo B. considera il progresso non uno sviluppo necessario ...
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Complesso di indirizzi di ricerca antropologica, affermatisi negli USA dopo il 1940, accomunati da una rivalutazione degli approcci evoluzionistici del 19° sec., in polemica con la scuola di F. Boas e [...] la sua impostazione storico-culturale e sociopsicologica. All’interno si riscontrano notevoli differenze: dalla teoriadell’evoluzione culturale universale di L.A. White, critico verso il particolarismo storico e il riduzionismo psicologico, ...
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Matematico inglese (Cranleigh, Surrey, 1877 - Cambridge 1947), prof. all'univ. di Cam bridge. Ha compiuto ricerche sulla teoria dei numeri, sulla teoriadelle funzioni armoniche e delle serie trigonometriche [...] coppia genica in una popolazione rimane immutata se si verificano determinate condizioni. Tale enunciato, molto importante per la teoriadell'evoluzione, è noto col nome di legge di H.-Weinberg, perché fu contemporaneamente esposto da W. Weinberg. ...
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Giornalista e letterato egiziano (n. ez-Zaqāziq 1887 circa - m. 1958), di religione cristiana. Terminati gli studî in Egitto, si recò in Europa (Parigi e Londra), dove venne a contatto con le idee socialiste [...] arrestato per le sue attività politiche. Intellettuale eclettico, modernista appassionato, S. M. si occupò dellateoriadell'evoluzione, dell'emancipazione femminile e di numerose altre problematiche socio-politiche; scrisse più di quaranta testi ...
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evoluzione
evoluzióne s. f. [dal lat. evolutio -onis, der. di evolvĕre, propr. «svolgere (il rotolo di papiro per leggere)»]. – 1. Nel sign. proprio, svolgimento, sviluppo, spiegamento; quindi, movimento ordinato a un fine: i due compagni...
teoria
teorìa s. f. [dal gr. ϑεωρία, der. di ϑεωρός (v. teoro), e quindi, in origine, «delegazione di teori»; nel sign. 1, attraverso il lat. tardo theorĭa]. – 1. Formulazione logicamente coerente (in termini di concetti ed enti più o meno...