L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] si tratta dellateoria cortigiana della ➔ questione della lingua (➔ cortigiana, lingua) e della proposta cosiddetta si insinuano fortemente nella lingua e determinano quella misura regionale dell’italiano nettissima ancora oggi (➔ italiano regionale). ...
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Vicino Oriente antico. L'origine della scrittura e del calcolo
Denise Schmandt Besserat
Jean-Jacques Glassner
Jöran Friberg
Robert Englund
L'origine della scrittura e del calcolo
Le registrazioni [...] i contrassegni non presentano dimensioni standardizzate: la misuradella lunghezza, dell'altezza e del diametro può variare da 1 2. ed.: 1963; trad. it.: Teoria generale e storia della scrittura. Fondamenti della grammatologia, a cura di Rocco Ronchi, ...
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I primi testi volgari d’area italiana sono tradizionalmente considerati i Placiti capuani (marzo 960 - ottobre 963): un debutto tardo rispetto a quello francese (i Giuramenti di Strasburgo, primo documento [...] misura concorrenti. Anche il rapporto tra defonologizzazione della quantità vocalica (➔ quantità fonologica), e instaurarsi della nella formazione della morfosintassi romanza, Pisa, Giardini.
La Fauci, Nunzio (1997), Per una teoria grammaticale del ...
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di Silvia Morgana
La storia linguistica dell’Ottocento copre un arco cronologico più esteso rispetto al mero XIX secolo e va dall’arrivo dei francesi in Italia nel 1796 fino al 1915: è infatti l’inizio [...] (i dialetti) e sui vari generi dell’italiano scritto (Morgana 1994), anche se in misura diversa nelle varie aree. Fu più forte ’«Archivio Glottologico Italiano» (1873), le pecche dellateoria manzoniana: la mancata coincidenza tra capitale linguistica ...
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Dante Alighieri nacque a Firenze nel maggio, o giugno, 1265, l’anno prima della battaglia di Benevento, che segna la distruzione della parte ghibellina in Italia. Di famiglia guelfa, cresce in anni segnati [...] argomentazione filosofica. Boyde (1979: 203-261) ha misurato l’incremento di complessità sintattica che caratterizza le poesie cioè lo strumento e il simbolo della rigenerazione civile e politica dell’Italia.
Questa teoria, con la quale Dante intende ...
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Il lessico è l’insieme dei lessemi (o, con termine non tecnico, delle parole) di una lingua. Come altre lingue nazionali, che vengono usate da secoli per molte delle principali funzioni comunicative, anche [...] , composto dai lessemi che tutti usano in larga misura per costruire qualsiasi tipo di testo. Sono poco nei nomi, in Categorie del verbo. Diacronia, teoria, tipologia. Atti del XXXI convegno della Società Italiana di Glottologia (Pisa, 26-28 ottobre ...
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Pronuncia è il termine correntemente usato, anche dai non specialisti, per designare il modo di articolare i suoni di una lingua (si parla infatti di pronuncia della erre, di difetto di pronuncia, ecc.) [...] ), che ha elaborato la cosiddetta teoria H&H, secondo cui la qualità dell’articolazione si distribuisce lungo una scala In Italia dunque la fonologia toscana è stata assimilata nella misura in cui era chiaramente visibile nella grafia, e le ...
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Semiotica
Thomas A. Sebeok
Introduzione
Tutti gli esseri viventi, sia gli organismi interi sia le parti che li compongono, sono interrelati in un modo altamente organizzato. Quest'ordine, o organizzazione, [...] ' e la 'semantica'. In base a tale teoria, la sintattica è la branca della semiotica che studia il modo in cui i segni che interferisce con la trasmissione), la comprensione è in misura maggiore o minore assicurata; se per contro il rumore prevale ...
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Alfabeto
A. Petrucci
G. Tamani
A.M. Piemontese
H. Gustavson
PARTE INTRODUTTIVA
di A. Petrucci
Ogni a. è un sistema di segni dotato, in quanto tale, di una forte valenza simbolico-figurativa, e quindi [...] l'epigrafia di età ottoniana seguirono e, in qualche misura, perfezionarono - ma anche irrigidirono - i grandi modelli meridionale d'Arabia Felice. Per teoria prevalente, in trafila epigrafica si ritiene un adattamento dell'a. lapidario dei Nabatei d ...
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Il vocabolario è uno dei pochi prodotti culturali che si siano sviluppati in autonomia in epoca moderna (cfr. Auroux 1992: 33). È vero che dizionari e glossari esistevano già in epoca classica, simili [...] Cinquecento, nelle quali il peso delleteorie letterarie relative alla fisionomia ideale della lingua volgare si fece subito Crusche, presenti e future. Ciò dà la misuradella sua irritazione e delle sue ambizioni. Infatti il suo dizionario segnò ...
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misura
miṡura s. f. [lat. mensūra, der. di mensus part. pass. di metiri «misurare»]. – 1. a. Il valore numerico attribuito a una grandezza, ottenuto ed espresso come rapporto tra la grandezza data e un’altra della stessa specie assunta come...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...