chimica Metodo-r. Rapida perturbazione dell’equilibrio di una reazione chimica mediante variazioni di temperatura (provocate da assorbimento di microonde o di energia luminosa prodotta da laser) o di pressione (derivate da onde sonore) realizzate in tempi brevissimi (in genere dell’ordine di qualche microsecondo), e sulla registrazione dell’evoluzione del sistema reagente durante il ripristino dell’equilibrio. Questo metodo, introdotto da M. Eigen nel 1954, consente lo studio dei meccanismi delle reazioni chimiche estremamente veloci e si è rivelato un utile strumento d’indagine anche in biochimica. fisica Fenomeni di r. Quelli nei quali un sistema in qualche modo perturbato si porta, in genere con modalità regolari e riproducibili caratterizzate da un tempo di r., in uno stato d’equilibrio; così, per es., il r. elastico è la diminuzione delle tensioni interne che si manifesta con il passare del tempo in un corpo elastico sottoposto a sollecitazione costante, per effetto di deformazioni viscose. Si parla di r. anche in riferimento al passaggio di un elettrone, di un nucleo ecc., da un livello eccitato a uno di energia più bassa. Gli oscillatori a r. sono circuiti nei quali è sfruttata la carica e la scarica di un condensatore per intrattenere correnti periodiche non sinusoidali (➔ oscillatore). medicina Con riferimento a formazioni articolari (per lo più capsule e legamenti), l’eccessiva distensione o distensibilità o comunque la scarsa attitudine ad assolvere la funzione di contenere nei normali limiti l’ampiezza dei movimenti dell’articolazione. Tale condizione abnorme (secondaria per lo più a traumatismi) è causa di mobilità dell’articolazione, di predisposizione a distorsioni e lussazioni e talora di atteggiamenti viziati dell’arto.